Sasso Marconi
Sasso Marconi (Al Sâs in dialetto bolognese[4]) è un comune italiano di 14 893 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna, il cui territorio occupa la prima zona collinare dell'Appennino bolognese compresa tra la bassa valle del fiume Reno, la porzione inferiore della valle del Setta a sud-est e parte del bacino idrografico del fiume Lavino a ovest. Fino al periodo interbellico il comune era denominato Praduro e Sasso, per assumere la denominazione di Sasso Bolognese nel 1935[5]; infine nel 1938 assunse la denominazione di Sasso Marconi[6] in onore del premio Nobel Guglielmo Marconi. Geografia fisicaTerritorioIl territorio comunale è collegato con la città di Bologna (dista circa 17 chilometri a sud dal capoluogo) dalla rete ferroviaria locale, la ferrovia Porrettana Bologna-Pistoia, la cui fondazione risale al 1864, e da un servizio di autobus. Ben tre sono le fermate ferroviarie presenti nel territorio comunale: Borgonuovo, Pontecchio Marconi e Sasso Marconi. Altra importante arteria del traffico è l'autostrada A1 Milano-Roma, che serve il territorio comunale con i due caselli di Sasso Marconi Nord (solo telepass) e Sasso Marconi Sud. Le altre principali arterie di comunicazione sono la Strada statale 64 Porrettana e la ex SS325 di Val di Setta e Val di Bisenzio. I centri principali sono situati per lo più lungo la Strada statale Porrettana, importante arteria di comunicazione locale fra la pianura padana e la Toscana, e a ridosso dell´omonima linea ferroviaria che corre parallela alla strada statale. È stato uno degli otto comuni membri della Comunità montana delle cinque valli bolognesi. Dal 16 giugno 2014 entra a far parte dell'Unione dei comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia[7]. Clima
Origini del nomeIl paese prende il nome dal Sasso della Glosina, una rupe del Contrafforte pliocenico che domina la confluenza dei fiumi Setta e Reno, e da Guglielmo Marconi, il noto scienziato. Precedentemente i toponimi che identificavano la zona erano Praduro e Sasso. Nel 1935 mutò denominazione in Sasso Bolognese, e nel '38 in Sasso Marconi[8], in memoria dello scienziato. StoriaIl paese era abitato già in epoca etrusca, come evidenziano varie tombe i cui corredi sono ora in mostra nel vicino museo di Marzabotto. Del periodo romano rimane l'imponente opera dell'acquedotto che convogliava le acque fino a Bologna, in parte ancora funzionante. Durante la seconda guerra mondiale, i partigiani della brigata Stella rossa Lupo uccisero due sottufficiali tedeschi; in rappresaglia, l'8 settembre 1944 le SS tedesche rastrellarono vari civili e li uccisero per rappresaglia; l'evento è noto come "Eccidio di Rio Conco di Vizzano", dal luogo della fucilazione.[9] Sasso Marconi è, tra le altre cose, citata[10] nel brano Bomba o non bomba (album Sotto il segno dei pesci, 1978) di Antonello Venditti: «[…] A Sasso Marconi incontrammo una ragazza SimboliLo stemma fu creato dopo il 1851, quando il Commissario Straordinario Pontificio chiese ai comuni bolognesi un disegno dei loro emblemi. Lo stemma dell'allora comune di Praduro e Sasso venne realizzato ispirandosi al blasone della nobile famiglia Sassi, raffigurante una montagna di sassi sormontata da una stella cometa, simbolo della devozione alla Madonna del Sasso.[11] Un capo d'Angiò sottolinea il legame con il capoluogo Bologna. Lo stemma venne riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 maggio 1943.[12][13] «D'azzurro, al monte roccioso al naturale, sormontato da una cometa d’oro; al capo abbassato d’azzurro, ai tre gigli fra i quattro pendenti di un lambello di rosso cucito.» In occasione del conferimento del titolo di Città al Comune di Sasso Marconi nel 2003, il consiglio comunale ha approvato un nuovo stemma comunale, simile al precedente, ma in cui viene più fedelmente rappresenta la Rupe del Sasso, prima individuata come un anonimo monte roccioso. Lo stemma e il gonfalone attuali sono stati ufficialmente concessi con il D.P.R. del 30 marzo 2004.[14] «Campo di cielo, alla montagna tondeggiante, al naturale, fondata in punta e uscente dai fianchi, erbosa di verde a sinistra, essa montagna sormontata dalla cometa d'oro, con la coda ondeggiante all'ingiù; al capo di azzurro, sostenuto dal filetto d'oro, caricato dal lambello di quattro gocce, di rosso, alternate da tre gigli, d'oro. Ornamenti esteriori da Città.» Il gonfalone è un drappo di azzurro. OnorificenzeSasso Marconi è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita il 25 aprile 2010 della Medaglia d'oro al merito civile[15] e della Croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[16]: «Per la resistenza attuata dai partigiani nel territorio collinare circostante al comune. Sasso Marconi, 1943-1944»
— 25 aprile 2010 «Custode di gloriose tradizioni risorgimentali e garibaldine, strenuo oppositore della dittatura fascista, il comune di Sasso Marconi, dopo l'8 settembre 1943, innalzò il vessillo della Resistenza armata, cui concorsero tanti dei suoi cittadini, in Italia e all'estero. Situato in posizione strategicamente rilevante per le forze di occupazione nazi-fasciste, ne subì la massiccia presenza, i soprusi, gli orrori, sempre contrastandoli con azioni di guerriglia urbana e campale, atti di sabotaggio ed audaci propositi di cospirazione, che gli costarono lutti e distruzioni. I suoi numerosi caduti in combattimento, i fucilati, le donne e i bambini trucidati a Colle Ameno, Mongardino, Battedizzo, Ponte delle Lepri, costituiscono un'altra testimonianza della irriducibile volontà di libertà della sua gente. Sasso Marconi, 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945»
— 9 maggio 1994 «Decreto del Presidente della Repubblica»
— 2 dicembre 2003 Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Percorsi storici
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[17] CulturaMuseiPresso villa Griffone (casa paterna di Guglielmo Marconi) in via dei Celestini a Pontecchio, hanno sede il Museo Marconi, la Fondazione Guglielmo Marconi e il mausoleo che conserva le spoglie dello scienziato. Nel borgo di Colle Ameno, dove durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe sede un ospedale militare, un campo di prigionia e un centro di smistamento tedesco, si trova il museo e centro di documentazione Aula della Memoria. Eventi
Infrastrutture e trasportiIl servizio di trasporto pubblico è assicurato dalle autocorse suburbane e interurbane svolte dalla società TPER. Il comune è inoltre servito dalle stazioni suburbane di Borgonuovo, Pontecchio Marconi e Sasso Marconi, tutte parte della rete del Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna. Sasso Marconi usufruisce di due svincoli autostradali in A1: Sasso Marconi e Sasso Marconi Nord. Quest'ultimo casello inaugurato il 18 dicembre 2017 è solo dotato di due piste di entrata e uscita, è accessibile solo con Telepass (si tratta del primo in Italia transitabile esclusivamente con una tecnologia wireless come il Telepass). L'impresa IRSIT S.r.l., che ha realizzato gli impianti tradizionali e tecnologici, l'ha dedicato a Guglielmo Marconi (Inventore della radio). Geografia antropicaSuddivisioni amministrativeIl territorio comunale è suddiviso in cinque circoscrizioni, denominate frazioni, amministrate da una giunta di frazione presieduta da un presidente di frazione. Esse sono:
AmministrazioneL'elenco dei sindaci che si sono succeduti è riportato di seguito.[19]
GemellaggiSasso Marconi è gemellato con tre comuni:[20] Note
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Collegamenti esterni
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