Semën Afanas'evič VengerovSemën Afanas'evič Vengerov (in russo Семён Афанасьевич Венгеров?; Lubny, 17 aprile 1855 – Pietrogrado, 14 settembre 1920) è stato un critico letterario e bibliografo russo, professore di Letteratura russa all'università di Pietroburgo, ricordato soprattutto il "Dizionario critico-biografico degli scrittori e degli scienziati russi". BiografiaSemën Vengerov nacque a Lubny, all'epoca cittadina dell'Impero russo e attualmente in Ucraina, in una famiglia ebrea; Semën tuttavia si convertì in età giovanile al Cristianesimo ortodosso[1]. Ebbe quattro sorelle e due fratelli, tra cui la critica letteraria Zinaida Vengerova[2] e la pianista Isabelle Vengerova[3]. Si laureò in giurisprudenza (1878) e filologia (1880) all'Università di San Pietroburgo[4]. Insegnò letteratura russa all'università di San Pietroburgo dal 1897 al 1899 e, dopo un'interruzione, nuovamente dopo il 1906[5]. Rappresentante del populismo russo, Vengerov fu il principale studioso, nella seconda metà del XIX secolo, del valore sociale e morale della letteratura russa[5]. Šklovskij, che fu studente di filologia a San Pietroburgo, allora Pietrogrado, lo giudicava «tra i più stimati, nella nostra facoltà»[6], ma ne ricordava anche l'attitudine alla raccolta e all'archiviazione di qualsiasi documento («Ricordo che agli studenti che si iscrivevano ai suoi corsi dava una sorta di formulario da compilare. Dovevamo spiegare i motivi per cui avevamo scelto quella facoltà. [...] Dopo tanti decenni mi è capitato di rivedere quel foglio di carta: Vengerov, che era accuratissimo e schedava tutto, lo aveva messo in archivio»[6]). Ettore Lo Gatto definì "immensa" l'attività di Vengerov sia come critico e storico della letteratura, sia come organizzatore di pubblicazioni collettive, sia come raccoglitore di materiali bibliografici o biografici[5]. Vengerov ebbe una grande influenza anche su Jurij Tynjanov, teorico del formalismo e autore di racconti e romanzi storici; Tynjanov frequentò all'università di Pietroburgo i seminari dedicati da Vengerov a Puškin negli anni precedenti la prima guerra mondiale, acquisendo un metodo basato su un ampio studio dei documenti da esaminare e selezionare con discernimento, fissando in particolare l'attenzione sui documenti più comuni, quotidiani, apparentemente secondari, ma capaci di illuminare con particolari più vivi e concreti un personaggio o una situazione[7]. OpereSi ricordano qui, fra i numerosissimi lavori, solo tre grandi opere, rimaste comunque tutte e tre incomplete:
Note
Bibliografia
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