Servizio centrale di protezioneIl servizio centrale di protezione è una struttura interforze, composta da appartenenti alle forze di polizia italiane statali, inquadrata presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale del Ministero dell'interno. Istituito nel 1991,[1] si occupa di tutelare e proteggere testimoni e collaboratori di giustizia. Non va confuso con l'ufficio centrale interforze per la sicurezza personale che si occupa della tutela e della protezione delle persone esposte a particolari situazioni di rischio (terrorismo, crimine organizzato, operazioni di intelligence). AttivitàIl servizio si occupa dell'attuazione dei programmi di protezione e di assistenza (legale e sanitaria) di tutti gli aventi diritto (familiari e congiunti delle personalità protette). Inoltre, assicura la promozione delle misure di reinserimento nel contesto sociale e lavorativo e protezione delle personalità ammesse al programma, dell'emissione a loro beneficio di documenti personali fittizi (carte d'identità, tessere sanitarie) e dell'assistenza finanziaria, psicologica, sanitaria e legale. Dati e statistiche2007Al 30 giugno 2007[2] rientravano nei programmi di protezione 3768 persone (795 collaboratori di giustizia e 71 testimoni, con rispettivamente 2681 e 221 familiari). Nel primo semestre del 2007, le attività hanno assorbito 31.239.109 di euro, suddivise tra assegni di mantenimento, capitalizzazioni (contributi di fine programma, risarcimenti per mancato guadagno ecc.), canoni di locazione per le abitazioni protette e misure di assistenza. 2008Al 31 dicembre 2008 i "pentiti" erano 833 ed i loro familiari 3.054. I testimoni 73, cui vanno aggiunti 243 congiunti.[senza fonte] Mediamente vengono impiegati circa 65 milioni di euro ogni anno per l'espletamento di tutte le operazioni[3]. 2009Al primo semestre 2009 sono stati gestiti e protetti 855 collaboratori di giustizia ed i loro 3088 congiunti e 78 testimoni insieme ai loro 283 familiari, per un totale di 4304 persone sotto tutela. Sono stati impiegati 40.92 milioni di euro per pagare i canoni di locazione delle abitazioni protette (34.11% del bilancio), per assicurare loro i contributi mensili per il sostentamento (23.98%) e spese finanziarie tra cui gli oneri della capitalizzazione che sono erogati al soggetto al momento della sua uscita dal programma di protezione (17.38%). Il restante si suddivide tra spese per l'assistenza legale (12.9%), alberghi (7.83%), trasferimenti (1.54%, che sono stati effettuati in totale da 22.858 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza), spese di giustizia (1.46%) ed assistenza sanitaria (0.8%)[4]. Nel secondo semestre 2009 salgono a 933 i collaboratori di giustizia ed a 3454 i loro familiari soggetti a misure di protezione; 75 i testimoni di giustizia con relativi 275 congiunti sotto tutela, per un totale di 4737 persone gestite dal Servizio Centrale di Protezione. Le risorse impiegate per tale scopo diminuiscono a 34.11 milioni distribuiti tra canoni di locazione degli appartamenti (32,92%), assegni mensili (31,34%), spese finanziarie come le capitalizzazioni (22,98%), spese di assistenza legale (5,88 %), le spese per gli alberghi (3,74%), le spese di giustizia (1,44%), spese per i trasferimenti (0,86%), le spese per l'assistenza sanitaria (0,84%)[5]. 2011Al 31 dicembre 2011 risultavano sotto protezione 1093 collaboratori (insieme a 3920 loro congiunti) e 88 testimoni (con 289 loro familiari). Anche 61 stranieri, sono tutelati dal Servizio Centrale di Protezione. Sono stati impiegati 64 milioni di euro per il pagamento dei canoni di locazione degli appartamenti o alberghi (47,18%), per erogare contributi mensili per il sostentamento dei tutelati (31,05%), per il pagamento delle spese legali (10,29%), spese finanziarie tra cui gli oneri della capitalizzazione che sono erogati al soggetto al momento della sua uscita dal programma di protezione (7,79%), le spese per i trasferimenti dei tutelati (1,54%), spese di giustizia (1,28%), spese per l'assistenza sanitaria (0,87%)[6]. 2015Al 2 novembre 2015 [7]risultavano sotto protezione 1.230 collaboratori di giustizia (assieme a 4.631 familiari) e 83 testimoni di giustizia (assieme a 271 familiari), per un totale complessivo di 6.215 persone. StrutturaSul territorio italiano è presente con 19 nuclei operativi di protezione; è inquadrato presso la direzione centrale della polizia criminale ed è articolato in 4 divisioni:
Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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