Macht è nato a Filadelfia[2], ma è cresciuto a Brooklyn Heights, New York, fino alla morte del padre. All'età di nove anni, con la madre e il fratello più grande, si sono trasferisce a vivere dal nonno paterno, il proprietario di una merceria, a Mystic, Connecticut.
Il 30 agosto 1964 Macht sposa la archivista e curatrice di museo Suzanne Victoria Pulier[2][3], dalla quale ha quattro figli: Julie, Ari Serbin, l'attore Gabriel Macht e il musicista Jesse Macht.[2].
Notato da un talent scout degli Universal Studios mentre recita come guest star allo Stratford Shakespeare Festival in Canada nel 1975, Macht firma un contratto e nella metà degli anni settanta lascia l'insegnamento per fare frequenti apparizioni in film e serie televisive.
Bruno, con fisico robusto, Macht ha spesso interpretato personaggi ebrei, italiani e nativi americani; come ne I leoni della guerra (1977), dove interpreta Yonatan Netanyahu, l'ufficiale israeliano ucciso nell'Operazione Entebbe. Nel 1978 ottiene un grande successo nella miniserie The Immigrants, che narra della crescita di un figlio di immigrati italiani nella San Francisco di fine e inizio secolo scorso. Negli anni successivi interpreta la parte di un Hopi in Le ali della notte e Quincy.
Il successo del film per la TV American Dream (1981) porta alla serie televisiva Il sogno dei Novak, molto apprezzata dalla critica, che vede Macht nel ruolo di un padre di famiglia che si trasferisce dalla periferia al centro di Chicago. La stagione successiva interpreta la parte del fratello di Karen MacKenzie (Michele Lee) in California (1982-1983). L'attore interpreta anche diversi ruoli impegnativi in produzioni televisive di lunga durata, come quello del padre di Nancy McKeon in Strange Voices (1987). Nel 1984 è Benedict Arnold nella miniserie della CBSGeorge Washington e uno dei sopravvissuti in Airport '90 (1984). Macht interpreta per tre stagioni (1985-1988) il ruolo ricorrente di David Keeler, l'interesse amoroso del detective Chris Cagney (Sharon Gless), in New York New York. Appare inoltre nel film L'ultimo inverno e, durante questa sua partecipazione, inizia a spostarsi dietro le cineprese per prepararsi al suo debutto alla regia.
Interpretazioni più recenti includono la parte di un ebreo austriaco che deve essere battezzato insieme alla moglie e alla figlia per potere scappare dai nazisti in A Friendship in Vienna (1988); un dottore che aiuta Jane Seymour nella miniserie Memories of Midnight (1991): il marito sofferente di Joan Van Ark in Un medico senza scrupoli (1994). Nel 1996 partecipa per sei mesi alla serie Una vita da vivere come Elliot Durban, uno psichiatra con il vizio del gioco ricattato per ipnotizzare Victoria Lord Buchanan (Erika Slezak). La partecipazione di Macht a lungometraggi è stata invece sporadica.