Le forze terrestri turche (turco: Türk Kara Kuvvetleri) o esercito turco (turco: Türk Ordusu) sono la componente principale e più numerosa delle forze armate turche responsabile delle operazioni militari terrestri, ed è il secondo più numeroso esercito della NATO con i suoi 350.000 effettivi su cui conta, superato solamente dall'esercito degli Stati Uniti.
In seguito all'armistizio di Mudros agli alleati fu concesso il diritto di occupare i forti sullo stretto dei Dardanelli e del Bosforo, e il diritto di occupare "in caso di evenienza" ogni territorio turco in caso di una minaccia alla sicurezza, l'Esercito ottomano smobilitato e porti, ferrovie, e altri punti strategici resi disponibili per l'uso da parte degli Alleati.
All'armistizio seguì l'occupazione di Costantinopoli e la successiva spartizione dell'Impero ottomano, occupato da truppe francesi, britanniche, italiane e greche; in seguito alla collaborazione del sultano con gli occupanti, il generale Mustafa Kemal si rivoltò contro il potere imperiale, con la formazione di un secondo potere politico costituendo, il 23 aprile 1920, ad Ankara, una nuova Grande Assemblea Nazionale (GNA; BMM) avviando una guerra contro il governo di Mehmet VI e gli eserciti stranieri occupanti.
Il sultano, sostenuto dai britannici, intuendo che la situazione gli stava per sfuggire di mano, diede incarico al suo ministro della guerra, Süleyman Şefik Paşa, di creare una forza militare destinata a combattere i nazionalisti, denominata Esercito del Califfo.
La guerra civile fra l'Esercito del Califfo, guidato da Süleyman Şefik Paşa, e i nazionalisti turchi, comandati dal generale Mustafa Kemal Atatürk, sembrò volgere a favore dell'Esercito del Califfo, ma, il 10 agosto 1920 con la firma del Trattato di Sèvres, che sanciva lo smembramento dell'Impero, i soldati dell'esercito del Califfo decisero di smettere di lottare causando in pratica la dissoluzione dell'Esercito del Califfo.
L'Esercito turco dovette affrontare, rispettivamente nel 1925, 1930 e 1937, delle rivolte curde che vennero severamente represse.
Custode della costituzione
Mustafa Kemal che assunse il cognome Atatürk ("Padre dei Turchi") assegnato esclusivamente a lui con apposito decreto del 1934 dal Parlamento della Repubblica. Secondo la costituzione kemalista, a difesa della laicità dello Stato contro i possibili tentativi dei movimenti islamici, venne posto l'esercito stesso a custode della costituzione, autorizzato anche a colpi di stato per difendere la secolarizzazione.
Quando morì il 10 novembre 1938 e a succedergli fu il suo principale luogotenente, İsmet İnönü. Questi durante la seconda guerra mondiale decise di mantenere una politica di stretta neutralità a meno che i suoi interessi vitali non fossero stati minacciati, così il 18 giugno 1941, quattro giorni prima dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, firmò un trattato di non aggressione con la Germania nazista. I successi delle forze dell'Asse aumentarono la simpatia verso queste anche nei circoli ufficiali[5]. Nonostante ciò la Turchia non permise mai a navi ed aerei di passare per il territorio o le acque del proprio stato, e la Convenzione di Montreux (riguardante il passaggio per gli stretti e le acque territoriali) fu applicata in modo scrupoloso. La Turchia ruppe le relazioni diplomatiche con la Germania nell'Agosto del 1944 e il 23 febbraio del 1945 dichiarò simbolicamente guerra a Germania e a Giappone[6], condizione necessaria per partecipare alla Conferenza di San Francisco dell'Aprile 1945, dalla quale nacque l'ONU e della quale la Turchia risultò così il cinquantesimo membro.
Nel 1952 la Turchia entrò a far parte della NATO, diventando durante tutto il periodo della guerra fredda un baluardo contro l'espansione sovietica nel Mediterraneo.
Durante la sua storia l'Esercito Turco è intervenuto nella vita politica con tre colpi di stato per il ripristino della costituzione: nel 1960, nel 1971 e nel 1980 e con un golpe, presto fallito, nel luglio 2016.
Organizzazione
L'Esercito, coordinato dallo Stato Maggiore, dislocato ad Ankara, ha una capillare distribuzione sul territorio basata sulla divisione in Forze Operative e Logistiche.
Le forze operative
Le Forze Operative che dipendono dal comando delle forze terrestri (Turco: Kara Kuvvetleri Komutanlığı o KKK) con sede ad Ankara, comprendono la Ia Armata, la IIa Armata, la IIIa Armata e la IVa Armata, o comando dell'Egeo, un corpo d'armata autonomo dislocato a Cipro e il comando dell'aviazione dell'Esercito.
La IIa Armata, con quartier generale a Malatya, composta in prevalenza da forze leggere a rapida capacità di rischiaramento, è una vera e propria armata di fanteria di manovra, costituita da truppe da montagna, una brigata di aviotruppe e anche un intero reggimento di forze speciali, truppe dislocate su tutto il territorio nazionale. Dalla seconda armata dipendono:
La IIIa Armata, con comando a Erzincan, è composta fondamentalmente da forze di fanteria meccanizzata e da forze esploranti. Dalla terza armata dipendono:
La IVa Armata o Comando Militare Egeo il cui quartier generale è a Smirne, è un'armata di fanteria leggera leggermente ridotta nei numeri che è dislocata nei dintorni dell'area di Smirne e su tutta la costa egea, a memoria degli eventi della Seconda Guerra Mondiale e della crisi di Cipro e proprio Cipro è dislocato un ulteriore corpo d'armata: l'XI° corpo d'armata autonomo: “Cyprus Turkish Peace Corps”, a seguito delle vicende di Cipro nella Repubblica Turca di Cipro Nord. Dal Comando Militare Egeo dipendono:
L'aviazione dell'Esercito ha il compito del supporto diretto alle forze di manovra, con i suoi elicotteri da combattimento e UAVs, dislocati in vari aeroporti turchi, il principale dei quali è Güvercinlik presso Ankara che è anche sede del Comando aviazione dell'Esercito. L'aviazione dell'Esercito ha una distribuzione capillare, con grande peso dato al controllo del territorio e una notevole specializzazione e suddivisione dei compiti per le forze di terra turche. Dal Comando aviazione dell'Esercito dipendono:
Scuola comando dell'Aviazione dell'Esercito (Güvercinlik)
comando Unità aviazione dell'esercito di Cipro del Nord (Pınarbaşı)
Equipaggiamenti
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Mezzi Aerei
Sezione aggiornata annualmente in base al World Air Force di Flightglobal del corrente anno. Tale dossier non contempla UAV, aerei da trasporto VIP ed eventuali incidenti accorsi durante l'anno della sua pubblicazione. Modifiche giornaliere o mensili che potrebbero portare a discordanze nel tipo di modelli in servizio e nel loro numero rispetto a WAF, vengono apportate in base a siti specializzati, periodici mensili e bimestrali. Tali modifiche vengono apportate onde rendere quanto più aggiornata la tabella.
20 AH-1P ricevuti nel 1993, 12 AH-1S il 5 marzo 1995 e 4 TAH-1P da addestramento il 29 marzo 1995.[15] 10 AH-1W ricevuti a partire dal 1995.[16][10] Ulteriori 3 AH-1W ex US Marine Corps ricevuti nel 2012 per ripianare le perdite.[10] I 10 AH-1W superstiti sono stati trasferiti al Türk Deniz Hava Komutanlığı, il Comando dell'Aviazione di marina turca, a Marzo 2022.[17]
42 UH-1H ex US Army ricevuti tra il 1970 ed il 1974.[15] Ulteriori 60 UH-1H costruiti su licenza, ordinati nel 1982 ed entrati in servizio a partire dal 1984.[15] Degli 86 esemplari in servizi a tutto il 2017, uno è precipitato il 26 novembre 2018.[18]
^TSK Mevcut Personel Sayısını açıkladı, su Turkish Armed Forces, Aktif Haber. URL consultato il 2 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
^Può essere concesso solo ad un generale che abbia condotto vittoriosamente in battaglia una armata in almeno tre battaglie. Ultima concessione nel 1922 a Fevzi Çakmak