Il Rugby Championship 2021 (in inglese2021 Rugby Championship) fu la 9ª edizione del torneo annuale di rugby a 15 tra le squadre nazionali di Argentina, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica nonché la 26ª assoluta del torneo annuale internazionale di rugby a 15 dell'Emisfero Sud.
Tornato al riposizionamento classico di calendario dopo i ritardi dell'anno precedente dovuto alla necessità di contrastare la pandemia di COVID-19, si tenne dal 14 agosto al 31 ottobre 2021 e fu vinto per la diciottesima volta dalla Nuova Zelanda.
In tale edizione di torneo vi fu una rivoluzione dal punto di vista degli accordi commerciali di naming in quanto tre nazionali su quattro avevano cambiato sponsor rispetto alla precedente edizione: la federazione argentina stipulò un accordo triennale con il gruppo assicurativo Zurich[1], quella neozelandese con il gruppo di sicurezza informatica Fortinet[2] mentre quella australiana con il gruppo finanziario eToro[3].
Il Sudafrica altresì mantenne il suo storico marchio Castle Lager di South African Breweries[4].
Il valore delle marcature, come stabilito da World Rugby nel 2017, è: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 7 punti per la meta tecnica, 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[5].
Avvenimenti
Nonostante il lento ritorno alla normalità, i timori di contagio per i troppi spostamenti spinsero il Sudafrica, che l'anno prima era uscito dalla competizione, a offrire ospitalità all'Argentina per entrambi i match tra le due squadre, che i Pumas accettarono[6].
Poco prima dell'inizio del torneo, inoltre, le sopraggiunte restrizioni ai viaggi in Nuova Zelanda imposero un ulteriore cambio di calendario: i due match contro l'Argentina furono spostati entrambi in Australia[7].
Le città messe a disposizione da quest'ultimo Paese furono Brisbane, Gold Coast, Perth e Townsville[8].
Al termine del torneo, l'Argentina non disputò alcun incontro in casa, il Sudafrica e la Nuova Zelanda uno solo sui tre previsti e l'Australia tutti i suoi tre più due degli altri tre che avrebbe dovuto giocare in trasferta.
Il torneo vide il predominio della Nuova Zelanda che, alla penultima gara di un torneo condotto fino a quel momento con quattro vittorie su quatro, si aggiudicò il proprio diciottesimo Championship battendo il Sudafrica, benché senza bonus[9]; platonica fu la rivincita degli Springbok che nella gara di ritorno batterono 31-29 gli All Blacks.