Titolazione di ossidoriduzioneLe titolazioni di ossidoriduzione sono titolazioni in cui la reazione tra titolante e analita è una ossidoriduzione. Se la reazione analitica è una ossidazione si parla di ossidimetria, nel caso di una riduzione, di riduttimetria. Affinché la titolazione abbia buon esito occorre conoscere:
Equilibri redox in chimica analiticaL'equazione di Nernst deve essere modificata per poter esprimere il potenziale della soluzione in relazione alle concentrazioni analitiche. Per una generica reazione: si ha: E0f, chiamato potenziale formale standard, è in relazione con E0 attraverso dei coefficienti correttivi per le reazioni collaterali delle specie che prendono parte alla ossidoriduzione. Essendo un potenziale standard si ha che Cox = Crid = 1. Viene così correlato il E misurato (o rilevato con un indicatore) con la concentrazione analitica di interesse. Influenza del pHDato che ioni H+ o OH− sono sovente scambiati durante le reazioni di ossidoriduzione, il pH influenza il potenziale. In una reazione dove reagiscono m moli di H+ il potenziale formale ne risente in questo modo: Dove E0' è il potenziale formale corretto per i coefficienti di attività. Influenza della complessazioneNel caso avvengano reazioni di complessazione, la concentrazione dello ione libero diminuisce e quindi cambia anche il potenziale. La variazione dipende dalle costanti di stabilità (Kf) dei complessi delle forme ossidata e ridotta. Curve di titolazioneViene messo in relazione il potenziale della soluzione all'equilibrio e il volume di titolante aggiunto. Si ottiene una curva asimmetrica in cui il potenziale prima del punto equivalente cresce lentamente e dopo varia molto poco. La grandezza del salto dipende dalla differenza dei potenziali standard del titolante e dell'analita; per individuare bene il punto finale è necessario un ΔE ≈ 200 mV. Il punto equivalente non è centrato rispetto al salto della curva ma è spostato verso la coppia redox che scambia più elettroni. Metodiche principaliBibliografia
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