Treno direttissimoTreno direttissimo (individuato dalla sigla DD sull'orario ferroviario) era una categoria di servizio con cui venivano definiti i treni passeggeri italiani caratterizzati da poche fermate e velocità elevata, ma a tariffa ordinaria, cioè senza il supplemento richiesto per viaggiare sui treni rapidi. I treni direttissimi delle Ferrovie dello Stato italiane effettuavano servizi a lunga percorrenza che potevano comprendere più regioni contigue e in alcuni casi attraversare tutta la penisola italiana. La categoria, sostituita in Italia da altre definizioni è rimasta utilizzata dalla società Circumvesuviana per alcuni dei suoi convogli in servizio ferroviario suburbano di Napoli. CaratteristicheLa definizione di treno direttissimo nacque agli albori delle "Convenzioni" ferroviarie del 1885 che istituirono le grandi reti di gestione del servizio ferroviario italiano. Mentre i treni omnibus (a trasporto misto passeggeri-merci) effettuavano tutte le fermate della linea percorsa e i treni di categoria "diretto", anche a lungo percorso, effettuavano servizio regolare per viaggiatori diretti verso determinate ed importanti destinazioni, i "direttissimi" nacquero per venire incontro alle categorie di viaggiatori più abbienti che intendevano recarsi nelle località di soggiorno più rinomate o per trasferirsi per diletto o per affari nelle capitali o nelle città più importanti. Nelle linee a traffico più intenso erano infatti costituiti da convogli composti da numerose carrozze di 1ª classe, vetture salone o pullman, vagoni letto e vetture ristorante oltre che da bagagliai. Solo in seguito venne aggiunta la seconda classe e sulle linee ferroviarie meno trafficate vennero realizzati, a partire dalla fine degli anni trenta non più solo a materiale ordinario ma anche con automotrici (leggere o pesanti) singole o a comando multiplo. Con l'istituzione delle categoria Treno rapido e l'immissione in servizio degli elettrotreni ETR 200 il treno direttissimo perse un poco della sua qualità divenendo sinonimo di treno a lunga percorrenza con poche fermate a servizio degli spostamenti di massa. Vennero utilizzate per la trazione le migliori e più veloci locomotive a vapore ed elettriche. Il periodo tra la fine degli anni cinquanta e la fine degli anni sessanta fu quello di maggiore utilizzazione della categoria anche a seguito dei grandi flussi migratori dall'estremo sud al nord e all'estero; le composizioni dei treni più importanti come la "Freccia del Sud", il "Treno del Sole" o altri grandi treni in servizio internazionale, raggiungevano e a volte superavano il numero di 20 carrozze e utilizzavano a volte le serie più nuove e confortevoli movimentando anche 1200 viaggiatori per treno. La categoria direttissimo rimase in uso per l'Amministrazione Ferroviaria nazionale fino al 1974; a partire da tale anno venne adottata la denominazione di treno espresso già in uso in diversi Stati europei. Voci correlate |