Zolmitriptan
Il zolmitriptan è un triptano utilizzato nelle sindromi cefaliche. È un agonista del recettore della serotonina. È stato brevettato nel 1990 e approvato per uso medico nel 1997.[1] IndicazioniViene utilizzato negli adulti nella terapia degli attacchi di emicrania in forma acuta con o senza aura. Zolmitriptan non è adatto per la profilassi dell'emicrania e per la terapia dell'emicrania emiplegica. Il farmaco viene usato anche off-label nel trattamento acuto della cefalea a grappolo e nel trattamento acuto dell'emicrania mestruale.[2] Effetti indesideratiFra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano sonnolenza, parestesie, sensazione di debolezza, mialgia, vomito. A livello cardiovascolare, lo zolmitriptan può far aumentare la pressione sanguigna diastolica negli anziani e nei giovani, mentre l'aumento della pressione sanguigna sistolica può avvenire solo negli anziani. La sospensione o il sovradosaggio del farmaco può provocare mal di testa. Infine lo zolmatriptan può dare un effetto sedativo dose-dipendente.[2] ControindicazioniZolmitriptan è sconsigliato in caso di cardiopatia pregressa o in presenza di aritmia e ictus.[2] Non è consigliata la somministrazione del farmaco insieme ad altri triptani, in tal caso occorrerebbe attendere almeno 12 ore prima della somministrazione di zolmitriptan. Meccanismo d'azioneZolmitriptan è un agonista selettivo del recettore per la serotonina dei sottotipi 1B e 1D, con una debole affinità per il recettore 5-HTl 1A. La sua azione sui recettori 5-HT 1B/1D provoca vasocostrizione nei vasi intracranici e può inibire il rilascio di neuropeptidi proinfiammatori dalle terminazioni nervose perivascolari del trigemino. Lo zolmitriptan è in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, come evidenziato da sudi che prevedevano l'utilizzo di marcatori radioattivi, poi ritrovati all'interno delle cellule del nucleo caudale del trigemino e del nucleo del tratto solitario.[2] FarmacocineticaZolmitriptan è un farmaco con rapida insorgenza d'azione in grado di arrivare al cervello già entro 5 minuti dalla somministrazione intranasale. In media ha una biodisponibilità orale del 40%, un volume medio di distribuzione di 8,3 L/kg dopo somministrazione orale e 2,4 L/kg dopo somministrazione endovenosa. Zolmitriptan viene metabolizzato in tre metaboliti principali dagli enzimi epatici del citocromo P450 (principalmente l'enzima CYP1A2). Due terzi del composto originario si scindono nel metabolita attivo N-desmetil-zolmitriptan, mentre il restante produce due metaboliti inattivi: zolmitriptan N-ossido e un derivato dell'acido indolo acetico. Zolmatriptan ha un'emivita di tre ore, dopo le quali viene eliminato per via renale; la sua clearance è maggiore della velocità di filtrazione glomerulare, suggerendo che possa subire una secrezione tubulare. DosaggiIl zolmitriptan è disponibile in compresse deglutibili ed orosolubili oppure sottoforma di spray nasale (con il nome commerciale zomig), in due dosaggi da 2,5 e 5 mg.
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esternihttp://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/Zomig_5Mg.asp#P1 (foglietto illustrativo) |