Disambiguazione – "Anselmo da Lucca" rimanda qui. Se stai cercando invece l'omonimo e suo zio Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca divenuto papa col nome di Alessandro II, vedi Papa Alessandro II.
Fu nominato cardinale nel 1062, ma non ne è noto il titolo.
Sembra che, prima di ricevere l'ufficio vescovile da Enrico IV - cosa che avvenne per la pressione di Gregorio VII nella seconda metà di aprile del 1074 quando Enrico IV fu assolto dalla scomunica - sia stato monaco,[2] come in effetti accenna anche Rangerio nel suo poema[3] e come ebbe a ribattere un canonico di San Martino al discorso sinodale di Anselmo ai canonici[4] È certo che dopo l'investitura regia rinunci alla carica episcopale ritirandosi nel monastero di Saint-Gilles, da cui lo richiama Gregorio VII.[5]
A partire dal 1081, curò la redazione della Collectio canonum, una raccolta in tredici libri di fonti del diritto canonico (attinte soprattutto dalle Regulae Ecclesiasticae di Burcardo di Worms); ha lasciato anche una difesa di Gregorio VII.
Morì a Mantova il 18 marzo 1086. Anselmo aveva espresso il desiderio di essere sepolto nell'abbazia di Polirone ma Bonizone di Sutri presente alle esequie assieme a Matilde di Canossa, e al vescovo Ubaldo, sostenne che la sepoltura adatta ad un vescovo doveva essere in cattedrale e così fu tumulato sotto l'altare maggiore della cattedrale cittadina[6].
Il suo corpo, esumato alcuni secoli dopo, fu trovato integro, e tale rimane ancora oggi[7]. Ogni anno nella ricorrenza della morte, viene tolta la copertura esterna dell'altare ed il corpo del santo è reso visibile: è venerato come patrono della città lombarda.
^Anselmo II sarebbe entrato nel monastero di San Benedetto di Polirone presso Mantova, che poco dopo (fra il 27 genn. 1076 e il 7 apr. 1080, ma probabilmente all'inizio del 1077) passò sotto l'obbedienza cluniacense, secondo gli studi effettuati da G.B.Borino "Il monacato e l'investitura" ( da nota 24 p.11 in Rangerio Il poema di Anselmo, vescovo di Lucca di Roberta Amari, Pisa Univerversity Press, 2015)
^Rangerius Lucensis, Vita metrica Anselmi Lucensis episcopi. Edizione: E. SACKUR, G. SCHWARTZ, B. SCHEIDLER, in Monumenta Germaniae Historica, SS 30,2, Hannoverae1834, pp. 1152- 1307, vv. 1455-1466 e vv.1123-1158
^Rangerius Lucensis, Vita metrica Anselmi Lucensis episcopi. Edizione: E. SACKUR, G. SCHWARTZ, B. SCHEIDLER, in Monumenta Germaniae Historica, SS 30,2, Hannoverae1834, pp. 1152- 1307 vv.1595-1704
^Raffaele Savigni, Episcopato e società cittadina a Lucca da Anselmo II (+1086) a Roberto (+1225), p. 400, Lucca, 1996
^Grazie ai principi della termodinamica che impediscono ad un corpo di deteriorarsi ulteriormente una volta raggiunto il grado di entropia di equilibrio, proprio come avviene per alcuni ritrovamenti preistorici.[senza fonte]
Bibliografia
Andrey Mitrofanov, L'ecclésiologie d'Anselme de Lucques (1036-1086) au service de Grégoire VII: Genèse, contenu et impact de sa "Collection canonique", Instrumenta Patristica et Mediaevalia 69, Turnhout, Brepols Publishers, 2015. ISBN 978-2-503-55489-1
Renata Salvarani, Liana Castelfranchi, Matilde di Canossa, il papato, l'Impero, Cinisello Balsamo, 2008.
Cesarina Casanova, Regine per caso: donne al governo in età moderna, Bari, 2014.
Roberto Brunelli, Diocesi di Mantova, in Adriano Caprioli, Antonio Rimoldi, Luciano Vaccaro (a cura di), Storia religiosa della Lombardia, vol. 8, Brescia, La Scuola, 1986, ISBN88-350-7765-6.