Sede arcivescovile è la città di Poznań, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Oltre alla cattedrale, in arcidiocesi sorgono altre 5 basiliche minori: la basilica collegiata di Nostra Signora della Consolazione e di San Stanislao a Szamotuły; la basilica sulla Santa Montagna a Głogówko; la basilica di San Giuseppe a Poznań; la basilica di San Nicola a Leszno; e la basilica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso e Santa Maria Maddalena a Poznań.
La diocesi di Poznań fu eretta nel 968, come prima diocesi polacca. Dopo gli anni 999-1000 quando fu eretta l'arcidiocesi di Gniezno, la diocesi di Poznań rimase esente dalla sua giurisdizione metropolitica fino al 1075.[3]
Il capitolo della cattedrale di Poznań esisteva già nel X secolo. La sua composizione era in continua evoluzione; il numero massimo di componenti è documentato nel XVI secolo, quando era composto da 10 dignità e 34 canonici.[3]
Dopo l'erezione della sede di Gniezno e la definizione dei confini tra le due sedi, la diocesi di Poznań era costituita da due entità territoriali non contigue tra loro, nella Grande Polonia, dove si trovava la sede episcopale, e nella Masovia, dove si trovava Varsavia.[3]
La suddivisione in parrocchie della diocesi è documentata già a partire dal XIII secolo. Le parrocchie più antiche sono quelle di Oborniki, Przemęt, Zbąszyń, Kościan e Śrem. Nel XV secolo il territorio era suddiviso in circa 560 parrocchie.[3]
Nel 1518 il vescovo Jan Lubrański fondò l'Accademia Lubrański, il primo collegio universitario di Poznań, che divenne presto un centro umanistico e teologico, che preparava i candidati allo stato clericale.[3]
Il 16 ottobre 1798 cedette una porzione di territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Varsavia (oggi arcidiocesi).
Il 28 ottobre 1925 con la bolla Vixdum Poloniae unitas di papa Pio XI furono modificati i confini tra le due sedi di Gniezno e di Poznań, con uno scambio reciproco di 2 decanati: Miłosław e Jarocin passarono a Gniezno, che cedette Ołobock e Krotoszyn a Poznań.[4]
Durante l'occupazione nazista della Polonia, quasi tutte le chiese dell'arcidiocesi furono chiuse, compresa la cattedrale, saccheggiata di tutte le sue opere d'arte e delle suppellettili sacre. In questo periodo molti sacerdoti furono incarcerati o deportati e 240 trovarono la morte.[3]
Il 3 maggio 1946 fu de facto separata dall'arcidiocesi di Gniezno, anche se la divisione definitiva fu sancita solo il 25 marzo 1992 con la bolla Totus tuus Poloniae populus di papa Giovanni Paolo II. Con la stessa bolla, l'arcidiocesi di Poznań ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Kalisz[5].
^La diocesi di Kalisz ha acquisito i decanati di Bralin, Kępno, Koźmin, Krotoszyn, Odolanów, Ołobok, Ostrów I, Ostrów II e Ostrzeszów. Vedi: (PL) Nuncjatura apostolska v Polsce, Dekret o ustanoviwieniu i określeniu granic nowych diecezji i prowincji kościelnych w Polsce oraz przynależności metropolitanej poszczególnych diecezji, in Wrocławskie Wiadomości Kościelne, kwiecień-czerwiec 1992 r., XLV, 2, p. 144