ArcivescovoIn alcune chiese cristiane un arcivescovo (in greco antico: ἀρχιεπίσκοπος?, archiepískopos, composto da arché, primo, ed epískopos, supervisore) è un vescovo che presiede un'arcidiocesi. Essere arcivescovo invece che vescovo non comporta un'ulteriore ordinazione: è lo stesso grado del sacramento dell'ordine; la distinzione non è di carattere sacramentale, ma di funzione nella Chiesa. CaratteristichePer indicare che l'arcivescovo è a capo di una arcidiocesi metropolitana si usa l'espressione "metropolita", sottolineando così il fatto che l'arcivescovo presiede la diocesi "metropolitana", cioè quella che corrisponde normalmente alla città più grande o più importante della provincia ecclesiastica, che a sua volta, da sola o con altre, forma una regione ecclesiastica. In questo caso gli arcivescovi sono insigniti del pallio e il loro stemma porterà tale simbolo. Talvolta sono straordinariamente ammessi all'uso del pallio anche arcivescovi non metropoliti.[1] TipologiaNel rito latino esistono arcivescovi non metropoliti, nei tre casi seguenti:
In tutti questi tre casi, e comunque ogni volta che un arcivescovo non è vescovo metropolita, egli di regola non indossa il pallio, che è un segno liturgico connesso alla potestà di supervisione nell'ambito della provincia ecclesiastica. Lo stemma dell'arcivescovo, perciò, non recherà tale simbolo. In passato esistevano gli arcivescovi elettori: tale qualifica era riconosciuta ai pastori delle arcidiocesi di Treviri, Colonia e Magonza[2], principi elettori del Sacro Romano Impero. Anche qualora non fossero cardinali, era loro riconosciuto il trattamento di eminenza. AbbigliamentoIn alcuni casi l'uso del pallio è concesso dal pontefice ad alcuni arcivescovi per motivi particolari. Ad esempio nel 2008 l'uso del pallio è stato concesso da papa Benedetto XVI all'arcivescovo di Trnava Ján Sokol, dopo che l'arcidiocesi di Trnava aveva perso il rango di sede metropolitana. AraldicaNella Chiesa cattolica tutti gli arcivescovi, metropoliti e non, hanno un segno distintivo nella propria araldica: i cordoni che scendono dal galero verde sui due lati dello stemma hanno quattro file di fiocchi (i semplici vescovi ne hanno soltanto tre; i cardinali cinque) e la croce è doppia.
Note
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