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Alla sua attività di architetto, dal 1984 affiancò l'impegno didattico. Insegnò in qualità di professore invitato al Politecnico Federale di Losanna e all'UP8 di Parigi; nel 1996, insieme a Mario Botta fondò l'Accademia di Architettura di Mendrisio, nella quale ricoprì il ruolo di direttore e di responsabile per il ciclo Master per l'Architettura del Territorio. Partecipò a conferenze e seminari internazionali in Europa, America e Australia.
Un'ottantina di progetti realizzati ha consentito all'architetto di confrontarsi, nel corso della sua carriera, con temi variati e complessi, spaziando in ambiti eterogenei: dall'edilizia residenziale alle strutture di uso pubblico, dagli interventi a destinazione commerciale e direzionale fino alle infrastrutture. Fra di essi vale la pena ricordare Casa Rotalinti a Bellinzona (1960-1961), l'aula polivalente dell'Università della Svizzera italiana (con J. Könz, 1998-2001), l'École nationale de musique di Chambéry (con Y. Keromnes, 1998-2001, valsa la nomina ai premi "Equerre d'Argent 2002" e "Grand Public de l'Architecture 2003" del Ministero Francese della Cultura e della Comunicazione), la Mediateca di Chambéry (1989-1990), l'Ospedale neurospichiatrico a Mendrisio (1969-1975), il Bagno pubblico (con Ivo Trümpy e Flora Ruchat, 1967-1970), il Centro tennistico (con Walther Buchler e P. Ceresa, 1983), la Piscina coperta e la Pista di pattinaggio (1993) di Bellinzona, il Centro di manutenzione autostradale di Airolo (con Rino Tami, 1969-1979) e i ripari fonici autostradali ai piedi del Monte Generoso (con L. Pellegrini, 2001-2004), il Portale Morettina e Piazza Castello a Locarno (con L. Pellegrini, 1988-2001), una stazione per il bus a Losanna (con A. Spitsas, 1988), l'Edificio postale di Bellinzona (con A. Bianchi e R. Molina, 1977-1985), la sede della ditta Safilo (con L. Pellegrini, 1998-2002) e il NET Center (con C. Barchi e L. Schiavon, 2001-2005) a Padova.
Nell'ambito del restauro monumentale va segnalato quello della Chiesa di Santa Croce (Riva San Vitale) (1967-1975); fra gli allestimenti espositivi, quello del Parco per l'esposizione di sculture a Cureglia (1993). Va poi menzionato il progetto di Alptransit Ticino, preparato in collaborazione con P. Borrella, R. Ceschi, G. Gignoli e R. Ratti (collaboratori: A. Steiner, M.-H. Weber, A. Zufferey, 1993).
Nel 2001, insieme all'ingegner Luciano Schiavon, si dedicò al progetto NET Center, a Padova, che ospita il grattacielo più alto della regione: la Torre Rossa, caratterizzata dall'impatto cromatico dei pannelli frangisole e dalla particolarità della sua sagoma, un trapezio con rapporto variabile dei lati nell'estensione verticale dei piani. Negli anni successivi, i suoi interventi nell'area della provincia di Padova si estendono al Centro Commerciale AdiaCenter, al Piano Urbanistico San Lazzaro e al complesso residenziale sul lago Boscalto: tutti progetti promossi e voluti dal "developer" Bruno Basso della omonima società Edilbasso S.p.A di Loreggia, Padova.
Nel 2014 creò il team Galfetti, composto dai suoi più stretti collaboratori, la luganese Carola Barchi e due italiani, Luciano Schiavon ed Alex Braggion. Il team partecipò al Concorso di progettazione per la nuova sede dell’IRB (Istituto di Ricerca in Biomedicina, affiliato all'Università della Svizzera Italiana) a Bellinzona, risultando vincitore.[4]
Nel 2018 fu consulente scientifico per lo studio Di Gregorio Associati di Parma, progettista dell'intervento di riqualificazione del quartiere fieristico Fiera di Bologna, originariamente ad opera di Leonardo Benevolo e tra i poli espositivi più importanti d'Europa.
Progetti realizzati
Bagno pubblico (in collaborazione con Flora Ruchat e Ivo Trümpy) Bellinzona, Svizzera (1965/1970)
Scuola elementare (in collaborazione con Flora Ruchat e Ivo Trümpy) Lugano, Svizzera (1968/1970)
Aurelio Galfetti, Scuola Sci-Arc, Vico-Morcote, 1994
Aurelio Galfetti dall'1:100000 all'1:1, Museo Vela, Ligornetto, 1993
Aurelio Galfetti dall'1:100000 all'1:1, Uni Dufour, Genève, 1994
Mostre collettive
Galfetti, Snozzi e Vacchini, Museum of Finnish Architecture - Alvar Aalto-museo, Helsinki, 1990
Un lugar, cuatro arquitectos: Botta, Galfetti, Snozzi, Vacchini en el Ticino, Museo de Bellas Artes - Pro Helvetia, Caracas, 1995-1996; in seguito Città del Messico, Buenos Aires, Lima.
Mostra "Il Bagno di Bellinzona" [di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy] presso l'Accademia Architettura Mendrisio - 17 settembre 2009 (a cura di Nicola Navone e Bruno Reichlin)
Premi
Premio Beton (1989)
Premio dell'Università di Cracovia (1992)
Médaille d'argent de la Formation - Académie d'Architecture de Paris (18 giugno 2002)
Pubblicazioni
Galfetti Aurelio, Il progetto dello spazio, I saggi, Cernobbio - Archivio Cattaneo, 2009
Galfetti Aurelio e Tedeschi Letizia (A Cura di), Progetto e territorio : gli assi di transito e le trasformazioni territoriali del Cantone Ticino : atti della giornata di studio, Airolo, 24 settembre 1998 , Mendrisio : Accademia di architettura, Università della Svizzera Italiana, 2001
Galfetti Aurelio, Aurelio Galfetti : projets 1987-1993 , Catalogue de l'exposition tenue à l'Uni-Dufour de Genève, 16 juin-8 juillet 1994, Genève. Université de Genève, 1994
Galfetti Aurelio, Villa Girasole : la storia [Mendrisio] : Mendrisio Academy Press, 2006
^Ivo Trümpy è un altro esponente della "scuola ticinese". Dal 1962 al 1970 ha lavorato con Galfetti e Flora Ruchat-Roncati a Bedano, poi con Aurelio Bianchini a Riva San Vitale. Coautore del Bagno di Bellinzona con Galfetti e la Ruchat-Roncati (1970, importante esempio di “architettura territoriale”), sua è anche la costruzione, con Aurelio Bianchini, della stazione federale di ricerche agronomiche (struttura reticolare in legno), a Cadenazzo negli anni novanta.
Massarente Alessandro (a cura di), Castelgrande a Bellinzona : Aurelio Galfetti, Firenze, Alinea, 1997
Negrini Claudio, Il restauro di Castelgrande / Aurelio Galfetti su Rivista tecnica n. 12/1991, Lugano, ADV, 1992
Norri Marja-Riitta (A Cura di), Three architects from Ticino = Tre architetti ticinesi : 1960-1990 : Snozzi, Galfetti, Vacchini - Catalogo della mostra presso il Museo di Architettura Finlandese di Helsinki dal 25 aprile al 3 giugno 1990 e al Museo Alvar Aalto di Jyväskylä dal 10 luglio al 5 agosto 1990, Helsinki, Museum of Finnish Architecture, 1990
Schneider Sabine, La nuova architettura ticinese : Mario Botta, Aurelio Galfetti, Ivano Gianola, Luigi Snozzi, Livio Vacchini , Milano , Electa, 1990
Werner, Frank, Aurelio Galfetti: Castelgrande di Bellinzona, Berlin : Ernst & Sohn, cop. , 1992