Aws ibn HajarAws ibn Hajar (VI secolo – VI secolo) è stato un poeta arabo, preislamco, della tribù dei Banu Tamim.[1] BiografiaL'esortazione che Aws ibn Hajar rivolse al re di al Hira, 'Amr ibn Hind, salito al trono nel 554, perché vendicasse il padre assassinato, ne orienta la cronologia.[2] Aws ibn Hajar appartenne a quello che si può denominare il circolo poetico di Hira, accentrato sulla figura di Zuhayr ibn 'Ali Sulma, che di Aws fu il cantore.[2] Fu considerato il padre di una dinastia di poeti della tribù dei Banu Tamim, che incluse Aws Zuhayr, Ka'b ibn Zuhayr, Jamil ibn Ma'mar.[3] Anche il figlio di Aws ibn Hajar, Shurayb, fu un poeta.[3] Aws ibn Hajar fu celebre soprattutto per la sua descrizione dell'asino selvatico, del suo cammello, dell'arco di guerra, e per la celebrazioni delle nobili virtù beduine.[2][4] L'attribuzione dei versi di Aws ibn Hajar è molto dibattuta, dato sono sopravvissuti pochi documenti letterari riguardanti i suoi diwan.[3] Le notizie che si hanno sulle opere di Aws ibn Hajar ci informano che i suoi versi erano incentrati sulle tematiche tipiche della tribù, sulla politica tribale, sui problemi con le altre tribù, sui fatti di cronaca quali le sconfitte subite dalla sua tribù.[3] Le opere di Aws ibn Hajar furono descritte e commentate dal grande enciclopedista persiano sunnita Ibn Qutayba, nella sua opera Libro sulla poesia e i poeti (K. al-shiʿr wa l-shuʿarāʾ), che approfondì la dizione di Aws ibn Hajar e il significato degli aforismi contenuti nei suoi versi.[3] Opere
Note
Bibliografia
Voci correlate
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