Bard (Italia)
Bard (pronuncia /baʁ/ - "Bar", Bar in patois valdostano[6]) è un comune italiano di 105 abitanti della Valle d'Aosta. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia[7]. Geografia fisicaTerritorioBard è il comune più piccolo della Valle d'Aosta. È situato presso una gola posta vicino all'ingresso della valle, dove la valle della Dora Baltea tocca il suo punto più stretto. Nel punto in cui il fiume compie una brusca svolta, si innalza una roccia su cui si situa la fortezza ottocentesca. Tra Verrès e Pont-Saint-Martin, il forte domina lo sperone roccioso che sovrasta il borgo di Bard, passaggio obbligato della via romana consolare delle Gallie. Ai piedi del forte si trova il borgo di Bard, collegato a Hône da un ponte sulla Dora.
ClimaIl clima è mite per buona parte dell'anno e simile a quello della vicina cittadina di Hône, situata sulla sponda opposta della Dora Baltea. StoriaLa zona attorno all'odierno borgo venne abitata sin dal Neolitico, come testimoniano incisioni su pietre molto grandi. Da Bard, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Per lungo tempo dominio della signoria dei Bard — il cui influsso si estendeva lungo tutta la vicina valle di Champorcher — Bard, per la sua posizione strategica, al centro di una profonda ed angusta gola, era considerata nell'antichità un sicuro baluardo contro le invasioni. Durante l'epoca fascista, il comune di Bard ha incluso quello di Hône. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 4 marzo 2005.[9] «D'azzurro, seminato di crocette potenziate, fitte in punta, a due barbi addossati in palo sul tutto e alla bordura, il tutto d'oro. Ornamenti esteriori da Comune. Nastro partito con i colori dello Stato e della Regione.» Lo stemma del comune è mutuato da quello dei signori di Bard: è uno stemma parlante, infatti raffigura il barbo (in francese bar), un pesce d'acqua dolce del genere Barbus (forse il Barbus barbus). Il gonfalone è un drappo di azzurro. In epoca fascista, a seguito della soppressione del comune di Hône e con l'annessione del suo territorio a quello di Bard, fu approvata, con regio decreto del 1º luglio 1937[10], la concessione di uno stemma che univa l'emblema dei Bard ad una raffigurazione di san Giorgio, patrono della parrocchia di Hône: sbarrato d’argento: nel primo d'azzurro, seminato di crocette di San Maurizio (sic!) col piede aguzzo d'oro, a due barbi su tutto addossati e ricurvi d'oro, illuminati d'argento; nel secondo di rosso, alla figura di san Giorgio, armato di tutto punto d'argento, su cavallo bardato d'oro, in atto di calpestare un drago al naturale. Capo del Littorio.[11] Con la caduta del regime e la restaurazione del comune di Hône, il comune di Bard riprese a far uso della precedente insegna. Monumenti e luoghi d'interesseBard, oltre allo storico forte, presenta ancor oggi il tipico assetto urbano del borgo medioevale, con apprezzabili edifici risalenti al XV e XVI secolo, fra cui la Casa del Vescovo, Casa Valperga, Casa Ciucca e Casa della Meridiana. Di particolare eleganza il palazzo dei nobili Nicole, ultimi conti di Bard, risalente al Settecento. Nel vecchio borgo è possibile visitare anche Casa Challant, quartier generale dei lavori compiuti a fine anni novanta - primi anni duemila, con il contributo della comunità europea, per il recupero del forte e del borgo. Nella piazza ove è situato il moderno edificio del nuovo municipio si erge anche la chiesa parrocchiale, intitolata all'assunzione di Maria, la cui storia risale al XII secolo. Nella forma odierna, a pianta rettangolare a una sola navata, preceduta da una scala in pietra e da un porticato, fu realizzata verso la metà del XIX secolo. Il campanile ha mantenuto forme romaniche: esso ha forma di imponente torre quadrata sulla quale si aprono finestre monofore e bifore. Nei pressi del forte si trova un importante geosito archeologico con incisioni rupestri e uno "scivolo delle donne".
Via FrancigenaNel centro storico di Bard passa il percorso della Via Francigena, proveniente da Arnad e Hône, dopo l'attraversamento del ponte sulla Dora Baltea, e diretto successivamente verso Donnas e Pont-Saint-Martin[12]. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[13] Lingue e dialettiCome nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano. In virtù della vicinanza geografica e dei rapporti storici con il Canavese, la popolazione locale parla anche il piemontese. Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 6 persone (2 maschi e 4 femmine). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: CulturaMuseiPresso il Forte si trova il principale polo museale di Bard, con le esposizioni multimediali del Museo delle Alpi e delle Alpi dei Ragazzi. Una fortezza che, rinata dalle proprie ceneri, ora rappresenta il centro principale di divulgazione della cultura alpina. A Bard si trova anche l'Ecomuseo della castagna, un museo etnografico nel villaggio di Albard (chiuso per restauro). EconomiaCome in molti comuni valdostani anche nel comune di Bard si produce energia idroelettrica. La centrale omonima, in gestione alla CVA, sfrutta le acque della Dora Baltea.[14] AmministrazioneFa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose. Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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Note
Bibliografia
per la bibliografia relativa al Forte di Bard si rimanda alla bibliografia dedicata Voci correlateAltri progetti
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