Bradley McGee
Bradley John McGee (Sydney, 24 febbraio 1976) è un dirigente sportivo, ex ciclista su strada e pistard australiano. Su pista ha vinto cinque medaglie olimpiche, tra cui quella d'oro nell'inseguimento a squadre ai Giochi di Atene 2004, e due titoli mondiali nell'inseguimento, uno a squadre e uno individuale. Professionista su strada dal 1998 al 2008, vinse due tappe al Tour de France e una al Giro d'Italia, vestendo la maglia di leader in tutti e tre i Grandi Giri.[1] Dopo il ritiro è stato direttore sportivo del team Saxo Bank-Sungard. CarrieraGli esordi e le vittorie su pistaOriginario di Wentworthville,[2] sobborgo di Sydney, quarto di quattro fratelli, iniziò a praticare ciclismo a livello agonistico nel 1986, all'età di dieci anni. Come molti connazionali iniziò con l'attività su pista, e presto si specializzò nell'inseguimento: tra gli Juniores vinse tre titoli mondiali (uno nel 1993 e due nel 1994), facendo inoltre segnare, nel 1993, il record del mondo Under-19 di inseguimento individuale sulla distanza dei 3000 m.[1][3] Appena ventenne nel 1996 partecipò ai Giochi olimpici di Atlanta, conquistando la medaglia di bronzo sia nell'inseguimento individuale che in quello a squadre. Nel 2000 ai Giochi di Sydney fu medaglia di bronzo nell'inseguimento individuale (con il quartetto fu invece eliminato ai quarti di finale dalla Germania); quattro anni dopo ad Atene conquistò finalmente l'oro olimpico nell'inseguimento a squadre, in quartetto con Graeme Brown, Brett Lancaster e Luke Roberts, oltre all'argento nell'inseguimento individuale. L'oro olimpico gli valse nel 2005 la Medaglia dell'Ordine dell'Australia.[2] Su pista fece suoi anche il titolo mondiale di inseguimento a squadre nel 1995 a Bogotà e quello di inseguimento individuale nel 2002 a Copenaghen; tornerà sul podio iridato nel 2008 come componente del quartetto australiano medaglia di bronzo mondiale. In evidenza anche ai Giochi del Commonwealth, conquistò cinque medaglie d'oro, due nel 1994 a Victoria ancora da Junior, due nel 1998 a Kuala Lumpur (in entrambi i casi sia nell'inseguimento individuale che a squadre) e una nel 2002 a Manchester nell'inseguimento individuale. 1998-2008: i successi su stradaPassò professionista su strada a inizio 1998 con la squadra francese Française des Jeux, rimanendovi per dieci stagioni, fino a fine 2007. Specialista delle gare a cronometro, nel 1999 vinse le sue prime corse, il cronoprologo al Tour de Normandie e due tappe, di cui una contro il tempo, al Tour de l'Avenir; nel 2001 fu secondo in una tappa in linea del Tour de France, anticipato dal compagno di fuga Jens Voigt.[4] Nel 2002 arrivò la consacrazione, quando, dopo aver vinto il prologo del Critérium du Dauphiné Libéré, si aggiudicò la settima tappa del Tour de France anticipando Pedro Horrillo e il gruppo allo sprint.[5] Nella Grande Boucle vinse anche il cronoprologo dell'edizione 2003 a Parigi, vestendo per tre giorni la maglia gialla; sempre nel 2003 fece sue la cronometro del Giro di Svizzera e una tappa in linea al Giro dei Paesi Bassi. Nel 2004 vinse il prologo del Tour de Romandie, la cronometro iniziale del Giro d'Italia, che gli permise di vestire per un giorno la maglia rosa (concluderà la corsa all'ottavo posto in classifica generale, miglior piazzamento per lui in un Grande Giro), e una frazione e la classifica finale della Route du Sud. Nel 2005 si aggiudicò il Grand Prix de Villers-Cotterêts e una tappa in linea al Giro di Svizzera; dopo aver corso il Tour de France sfiorando il successo sui Campi Elisi, a fine agosto grazie ai piazzamenti fu per quattro giorni in maglia oro alla Vuelta a España,[6] diventando così il primo australiano a vestire la maglia di leader in tutti e tre i Grandi Giri.[1] Nel 2006 prese parte al Giro d'Italia, arrivando secondo dietro a Paolo Savoldelli nella prologo di Seraing. Si ritirò dall'attività al termine della stagione 2008, corsa in maglia Team CSC, dopo undici stagioni e diciassette vittorie su strada da professionista. Dopo il ritiroA partire dal 2009 assunse la carica di direttore sportivo del Team Saxo Bank (ex CSC) affiancando Bjarne Riis. Nel dicembre 2012 ha lasciato la Saxo Bank per assumere il ruolo di Head Coach per il New South Wales Institute of Sports, in Australia;[7] è poi divenuto anche Road Director per la Federciclismo australiana.[3] Nel 2017 è stato inserito nella Sport Australia Hall of Fame.[1] PalmarèsStrada
Altri successi
Pista
PiazzamentiGrandi GiriClassiche monumentoCompetizioni mondiali
Onorificenze«Per il servizio allo sport come medaglia d'oro ai Giochi olimpici di Atene 2004.»
— 26 gennaio 2005[2] Note
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