Mathew Hayman
Mathew Hayman (Camperdown, 20 aprile 1978) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada australiano. Passista-velocista[1], professionista dal 2000 al 2019, ha vinto la Parigi-Roubaix 2016. Dal 2020 è direttore sportivo del Team Jayco AlUla, già Mitchelton-Scott e BikeExchange. CarrieraNel 1997 si trasferì tra le file del team dilettantistico Rabobank Beloften, per poi passare alla squadra madre, la Rabobank, nel 2000, debuttando così nel professionismo. Ottenne i suoi primi successi da pro l'anno dopo, nel 2001, al Trofeo Manacor (una delle prove del Challenge de Mallorca) grazie a una lunga fuga di 177 chilometri che gli permise di aggiudicarsi anche la classifica generale della corsa spagnola[2]. In seguito rinunciò però ai successi personali per mettere le proprie qualità di passista veloce al servizio dei velocisti Óscar Freire e Graeme Brown, suoi compagni di squadra. Nel 2003 mostrò inoltre buone doti da corridore di classiche sul pavé, terminando decimo alla Gand-Wevelgem e ventiseiesimo alla Parigi-Roubaix. Nello stesso anno arrivò quarto nel campionato nazionale in linea australiano e quinto in quello a cronometro. Nel 2005 Hayman ottenne vari piazzamenti, tra cui un ottavo posto alla Dwars door Vlaanderen e un quattordicesimo alla Parigi-Tours, e una vittoria, la classifica generale del Sachsen-Tour International. Nella stagione successiva ottenne invece il suo più importante successo fino allora, la medaglia d'oro nella prova in linea dei Giochi del Commonwealth a Melbourne. Nella stagione 2007 si propose come velocista puro, partecipando come unico uomo veloce della Rabobank alla Parigi-Nizza e cogliendo un terzo posto nella prima tappa. L'anno successivo si presentò al Tour Down Under con grandi ambizioni, ma dopo aver ottenuto un piazzamento in volata nella terza tappa, nella quarta cadde a seguito di una spinta da parte di Elia Rigotto e si ruppe una clavicola. Rigotto venne poi squalificato dalla giuria[3]. Nel 2009 si piazzò nuovamente ottavo nella Dwars door Vlaanderen e partecipò alla fuga vincente della Gand-Wevelgem in cui tuttavia non riuscì a tenere il passo del vincitore Edvald Boasson Hagen, terminando quarto. Nel 2010 è passato alla neonata squadra britannica Sky, con la quale ha partecipato al Giro d'Italia. L'anno dopo, sempre tra le file della Sky, si è classificato terzo alla Omloop Het Nieuwsblad e ha poi vinto la Parigi-Bourges; nel 2012 ha invece centrato l'ottavo posto alla Parigi-Roubaix, mentre nel 2013 ha ottenuto il terzo posto alla Dwars door Vlaanderen. Dal 2014 al 2019 gareggia tra le file della formazione australiana Orica-GreenEDGE (poi Mitchelton). Nel 2016 vince a sorpresa la sua prima classica monumento, trionfando in volata alla Parigi-Roubaix sul plurivincitore della corsa Tom Boonen, su Ian Stannard e su Sep Vanmarcke. È il secondo extra-europeo a trionfare nella regina delle classiche, dopo il connazionale Stuart O'Grady, vittorioso nel 2007.[4] Dopo il successo all'Inferno del Nord non coglie alcun risultato di rilievo nelle stagione 2017 e 2018. Si ritira dall'attività il 20 gennaio 2019, nel suo paese, dopo aver corso i campionati nazionali e il Tour Down Under. A partire dalla stagione 2020 assume il ruolo di direttore sportivo per la sua ultima squadra, la Mitchelton-Scott (nota come Team BikeExchange dal 2021 e come Jayco AlUla dal 2023). Palmarès
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