Cappella di Sant'Andrea (Bolzano)
L'ex cappella di Sant'Andrea (in tedesco St.-Andreas-Kapelle) era uno degli edifici ecclesiastici più antichi di Bolzano (Alto Adige). Si trovava in piazza del Grano (Kornplatz) e faceva parte della dimora cittadina del vescovo di Trento, costruita nel XII secolo e demolita nel XIII secolo. La cappella dedicata a Sant'Andrea Apostolo fu menzionata per la prima volta in un documento del 1189 e fu l'unica istituzione ecclesiastica nella zona dei Portici (Lauben) di Bolzano, il nucleo del borgo ivi fondato nell'Alto Medioevo[1]. Come parte della fortificazione episcopale, è da considerarsi la cappella privata dei vescovi di Trento, i cui cappellani sono nominati con Bertold Köhl nel 1438 («Perichtoldt Köel, gewaltiger capplan der cappellen zu sand Andre zu Boczen»). La cappella si trovava direttamente sull'antico fossato della città, che è stato riempito nel XIII secolo e forma l'attuale via Argentieri (Silbergasse). Grazie a numerose donazioni nell'area cittadina, il beneficio associato alla cappella aveva anche un proprio archivio, registrato dal notaio bolzanino Friedrich Schlegel all'inizio del XVI secolo[2]. La cappella, che nel 1759 appare ancora quale «S. Andree-Kürchen»[3], fu abbandonata e secolarizzata nel 1786 con il Giuseppinismo, e parzialmente demolita e integrata nell'edificio successivo. La nota locanda Gasthaus zum Schlutzigen Luis (Unterhofer) è stata gestita nell'edificio fino agli anni Sessanta.[4] Oggi l'edificio ospita diversi negozi e appartamenti, nonché la sede della cooperativa di Tagesmutter.[5] Note
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