Cattura fluvialeLa cattura fluviale è un fenomeno geomorfologico che si produce quando un corso d'acqua viene deviato dal proprio alveo originario e si trova invece a scorrere lungo l'alveo di un corso d'acqua vicino. Questo può capitare per svariate ragioni, tra le quali:
I fenomeni di cattura fluviale, aumentando la portata del corso d'acqua che ha operato la cattura stessa, ne possono aumentare la forza erosiva accelerando così la formazione di gole e canyon. I tratti della vallata originaria del corso d'acqua che ha subito la cattura della parte più a monte del proprio bacino sono detti valli secche; al loro interno il vecchio letto di scorrimento del corso d'acqua appare sovradimensionato rispetto alla portata del nuovo corpo idrico che eventualmente ne ha preso il posto. Esempi di catture fluvialiUn caso di cattura fluviale tra i meglio studiati al mondo si ha, in Italia, con la cattura del Tanaro e la sua deviazione verso la pianura alessandrina. Circa 100.000 anni fa il paleo-Tanaro a valle di Ceva si dirigeva infatti verso nord e sfociava nel Po nella zona dove oggi sorge Carignano (TO). La subsidenza dell'area astigiano-alessandrina accompagnata dall'azione erosiva dei piccoli corsi d'acqua che scorrevano tra Asti e Bra estesero verso monte il bacino di questi ultimi arrivando a catturare il Tanaro e spostandone la confluenza nel Po nella posizione attuale, collocata nei pressi di Valenza Po (AL), al confine tra Piemonte e Lombardia.[2] Un altro esempio si ha, sempre in Piemonte, con la cattura del torrente Chiusella e la sua deviazione verso la Dora Baltea. Note
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