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Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali

Il Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali è stato l'ente organizzatore delle omonime Olimpiadi invernali di Cortina d'Ampezzo del 1956.

Storia

In base all'articolo 26 del regolamento del CIO toccò al Comitato olimpico nazionale italiano la responsabilità dell'organizzazione dei Giochi. Nelle riunioni del 4 e 5 Agosto 1949, la giunta esecutiva CONI deliberò di effettuare i primi preparativi e opere attraverso i suoi uffici, nominando successivamente un Comitato Organizzatore vero e proprio al quale demandare tutti i poteri per la preparazione dei Giochi.[1]

Nella riunione del 25 marzo 1953, la giunta esecutiva del CONI deliberò la costituzione dei comitati. Innanzitutto, al presidente del CIO Avery Brundage venne offerta la presidenza onoraria dei Giochi, al Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi l'Alto Patronato, e venne promossa la formazione di un Comitato d'onore, del quale fecero parte le più alte cariche della Repubblica Italiana, quali i Presidenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, il Presidente del Consiglio dei ministri, nonché alcuni ministri direttamente interessati per il loro ruolo allo svolgimento dei Giochi (Affari Esteri, Interno, Finanze, Tesoro, Difesa, Pubblica Istruzione, Lavori Pubblici, Trasporti, Poste e Telecomunicazioni).[1] Si procedette poi a costituire il Comitato Organizzatore, formato dai due membri italiani del CIO, dai rappresentanti del CONI fra cui il presidente ed il segretario generale, dai due presidenti delle federazioni nazionali degli sport invernali, dal prefetto della provincia di Belluno e dal sindaco di Cortina d'Ampezzo.[1][2]

Al Comitato Organizzatore fu assegnato il mandato del CONI di realizzare i Giochi di Cortina 1956, tramite regolamento che ne fissava i compiti, con un Comitato Esecutivo e varie commissioni alle sue dipendenze. Inizialmente i due comitati furono presieduti dal presidente del CONI Giulio Onesti, con segretario generale Giordano Bruno Fabjan.[1] Il 15 luglio 1954 la giunta esecutiva del CONI stabilì gli incarichi definitivi dei comitati: il conte Paolo Thaon di Revel fu scelto quale presidente del Comitato organizzatore,[3] con Fabjan rimasto nel ruolo di segretario generale,[3] mentre Giulio Onesti mantenne la presidenza del Comitato esecutivo, con vicepresidente Ottorino Barassi.[1]

Il CONI istituì infine delle commissioni (di cinque esperti ciascuna) per un miglior svolgimento delle gare: Commissione per lo Sci, presieduta da Piero Oneglio; Commissione per il Bob, presieduta da Federico Terschak; Commissione per l'Hockey, presieduta da Enrico Calcaterra; Commissione per il Pattinaggio Artistico, presieduta da Bruno Bonfiglio; Commissione per il Pattinaggio di Velocità, presieduta da Icilio Perucca.[1]

Il Comitato Organizzatore si sciolse a Giochi conclusi, dopo un'ultima riunione con cerimonia svolta la mattina del 21 marzo 1956 nel salone d'onore del CONI al Foro Italico di Roma.[4]

Composizione

Comitato Organizzatore

Il Comitato Organizzatore era così composto:[5]

Presidente
Segretario Generale
Membri

Note

Bibliografia

Voci correlate

Information related to Comitato Organizzatore dei VII Giochi olimpici invernali

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