Dinaro algerino
Il dinaro algerino è la moneta dell'Algeria dal 1964, anno in cui ha rimpiazzato il franco algerino. Il nome deriva dal nome della moneta romana denarius. Esso è suddiviso in 100 santeem (سنتيم). MoneteIn generale le monete in circolazione sono da 5, 10, 20, 50, 100 dinari e a partire dal 2012 si sono diffuse le monete da 200 dinari. A causa della forte inflazione, i centesimi sono stati tolti dalla circolazione come anche le monete da 1 e 2 dinari[1]. Come buona parte degli altri stati africani, anche l'Algeria è molto parsimoniosa nel numero di emissioni metalliche; infatti a causa dell'elevato costo della materia prima rispetto a quella cartacea, si preferisce incentivare la produzione di banconote rispetto alle monete. Di conseguenza, la produzione non viene iterata ogni anno, come accadeva per esempio in tutti i paesi d'Europa, ma cadenzata in maniera diversa (da una coniazione all'altra possono passare anche sette anni); inoltre essa non avviene attraverso emissioni di serie complete, ma con valori sfalsati. Non desta stupore perciò che i soggetti riportati sul verso dei valori celebrino anniversari relativi alla storia algerina, come le tre emissioni degli anni settanta-ottanta della moneta da 50 centesimi celebranti il 30º anniversario del primo scontro franco-algerino (1975), il 1400º anniversario dell'ascensione di maometto al cielo (1980), il 25º anniversario della costituzione (1988). BanconoteLe banconote in circolazione sono: 100, 200, 500, 1000 e 2000 dinari. La prima serie di banconote del dinaro fu emessa nel 1964 ed era costituita da biglietti da 5, 10, 50 e 100 dinari. Nel 1970 la serie fu integrata con il biglietto da 500 dinari seguito nel 1992 da quello da 1000 dinari e nel 2011 quella da 2000. A differenza delle precedenti banconote, al diritto il testo è in arabo mentre al rovescio è in francese.
La banconota da 100 dinari è gradualmente sostituita da monete. In circolazione ci sono banconote da 200, 500 e 1000 dinari. Le banconote da 500 e 1000 dinari datate 1998 hanno una riga olografica sul diritto. Note
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