Diocesi di Amiens
La diocesi di Amiens (in latino Dioecesis Ambianensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Reims. Nel 2022 contava 498.000 battezzati su 569.662 abitanti. È retta dal vescovo Gérard Le Stang. TerritorioLa diocesi comprende il dipartimento francese della Somme. Sede vescovile è la città di Amiens, dove si trova la cattedrale Notre-Dame; con i suoi oltre 7.000 m² di superficie, è la più vasta delle cattedrali francesi. In diocesi si trova anche la basilica minore di Notre-Dame de Brebières a Albert. Il territorio si estende su 6.277 km² ed è suddiviso in 49 parrocchie, raggruppate in 14 settori apostolici (secteurs apostoliques). StoriaLa diocesi di Amiens è stata eretta verso la fine del III secolo. San Firmino, conosciuto tradizionalmente come il fondatore e primo vescovo della diocesi, non è che l'ultimo di una serie di missionari venuti ad evangelizzare il nord della Gallia nel corso del secolo; tra questi si ricordano i santi Quintino, Genziano, Vittorico e Fusciano. Contestualmente alla pace costantiniana risale la costruzione della prima cattedrale edificata sulla tomba di san Firmino ad Abladene, collina dove oggi si trova il quartiere Saint-Acheul di Amiens. L'opinione più accreditata e l'unica sostenibile è che san Firmino abbia subito il martirio all'epoca delle persecuzioni di Massimiano e di Diocleziano, tra la fine del III secolo e l'inizio del IV.[1] Primo vescovo storicamente documentato è Eulogio, la cui firma si trova nel documento redatto nel 346 con il quale, nello pseudo-concilio di Colonia, un gruppo di vescovi fece sua la decisione del concilio di Sardica a favore di sant'Atanasio di Alessandria. Samarobriva Ambianorum era la capitale e il centro amministrativo del popolo celtico degli Ambiani nella provincia romana della Gallia Belgica seconda, come testimoniato dalla Notitia Galliarum dell'inizio del V secolo.[2] Dal punto di vista religioso, come di quello civile, Amiens dipendeva dalla provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims, sede metropolitana provinciale. L'evangelizzazione delle campagne inizia solo dopo le invasioni barbariche, verso il VII secolo, ad opera di missionari eremiti, per lo più provenienti dalla Britannia, che sono all'origine delle grandi abbazie della diocesi: Saint-Valéry, Saint Riquier, Forest-Montiers e Corbie. Nel XII e XIII secolo fanno l'apparizione in Piccardia nuove istituzioni religiose, come i canonici regolari, i premostratensi e i cistercensi, che fondarono nuovi ed importanti monasteri, come quelli di Valloires (1137), di Gard (1139) e quello femminile di Berteaucourt (1095). Nel XIII secolo fu dato inizio alla costruzione dell'odierna cattedrale gotica. Nel periodo della controriforma Amiens conosce l'arrivo dei Gesuiti, che nel 1604 aprono un collegio in città; nel 1624 è fondato dal vescovo François Lefèvre de Caumartin il seminario diocesano. Tra i vescovi che si distinsero nella lotta contro il giansenismo e che si applicarono nel far osservare la bolla Unigenitus Dei Filius ci furono Pierre de Sabatier († 1733) ed il suo successore Orléans de La Motte († 1774). Nel 1746 fu approvato un breviario proprio di tendenza antigiansenista: le collette del rito romano furono eliminate in quanto sembravano esagerare in senso agostiniano la grazia efficace.[3] All'insorgere della rivoluzione, la diocesi comprendeva i territori storici dell'Amiénois, del Corbiois, del Ponthieu e del Vimeu, per un totale di oltre 750 parrocchie, raggruppate in 2 arcidiaconati, Amiens e Ponthieu, e 26 decanati.[1] Durante la rivoluzione francese, il vescovo Louis-Charles de Machault è costretto a fuggire in esilio a Tournai. Solo il concordato del 1801 ristabilisce la pace nella diocesi. Il 29 novembre 1801, in forza della bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII, il territorio della diocesi venne fatto coincidere con i dipartimenti della Somme e dell'Oise, incorporando quello della soppressa diocesi di Beauvais. Contestualmente fu resa suffraganea di Parigi. Nel 1822 fu ristabilita la diocesi di Beauvais, e Amiens ritornò nella provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Reims. In seguito a queste modifiche territoriali, rispetto all'antica diocesi, Amiens cedette alcune parrocchie meridionali alla diocesi di Beauvais; settori settentrionali furono interscambiati con la diocesi di Arras, ma soprattutto acquisì oltre 130 parrocchie dall'antica diocesi di Noyon ad est.[4] Cronotassi dei vescoviSi omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati. I più antichi cataloghi episcopali di Amiens, che si arrestano a Thibault d'Heilly († 1204), sono conservati nella raccolta di Robert de Torigni[5] e in due martirologi dell'abbazia di Corbie, questi ultimi utilizzati dagli autori di Gallia christiana. Secondo Louis Duchesne, questi cataloghi sono affidabili solo a partire dal IX secolo; i nomi precedenti invece non sono tutti garantiti dalla storia, mancano nomi di vescovi certi, alcuni di essi sono mal disposti cronologicamente. Inoltre le liste episcopali iniziano con cinque nomi di persone venerate come santi all'epoca della stesura dei cataloghi, ossia nel XII secolo.
StatisticheLa diocesi nel 2022 su una popolazione di 569.662 persone contava 498.000 battezzati, corrispondenti all'87,4% del totale.
Note
Bibliografia
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