Si è votato con sistema proporzionale plurinominale. I 79 seggi spettanti alla Francia sono stati ripartiti secondo il metodo del quoziente e della più alta media, con liste bloccate e soglia di sbarramento al 5%. La legge del 25 giugno 2018 ha ripristinato la circoscrizione nazionale unica, ritornando al sistema elettorale in vigore fino alle elezioni del 2004.[3]
Delegazioni presenti nel Parlamento europeo prima del voto
Fino alle elezioni del 26 maggio erano presenti al Parlamento europeo le seguenti delegazioni francesi:
In Francia il presidente Emmanuel Macron, eletto nel maggio 2017, ha dovuto fronteggiare una repentina perdita di consenso. A indebolire l'immagine del presidente è stato in particolare il caso Benalla, dal nome della guardia del corpo protagonista del pestaggio di alcuni manifestanti al corteo del 1º maggio 2018. L'inchiesta di Le Monde, seguita da ulteriori scoop di Le Canard enchaîné, ha rivelato infatti come Benalla godesse di una posizione privilegiata nei ranghi dell'Eliseo, tanto da essere ritenuto un confidente molto ascoltato dal presidente.[13] Il 17 novembre 2018 sono iniziate le proteste del movimento dei gilet gialli, causate dall'aumento del prezzo del carburante e dal carovita, sceso in piazza a oltranza ogni sabato nelle principali città francesi per chiedere le dimissioni di Macron.[14] Il presidente ha tentato di rispondere con un'iniziativa di mediazione, il Grand débat national, per venire incontro ad alcune delle richieste dei manifestanti.[15]
Alle difficoltà del presidente ha faticato a replicare un'opposizione indebolita e divisa, in particolare a sinistra.[16][17] Ad aprile 2019 la campagna elettorale è stata sospesa alcuni giorni per l'incendio della cattedrale di Notre-Dame, evento che ha suscitato parecchia emozione in Francia e in tutto il mondo.[18]
Sondaggi
Secondo il sito "Europe Elects" – che aggrega i sondaggi di diversi istituti – le proiezioni dei seggi (e dei voti) francesi per gruppo parlamentare europeo erano:
EPP 11 seggi (12%),
S&D 5 seggi (10%),
ALDE 19 seggi (23%),
GUE/NGL 10 seggi (10%),
ECR 0 seggi (0%),
EFDD 7 seggi (8%),
G/EFA 7 seggi (7%),
ENF 20 seggi (22%),
NI 0 seggi (0%),
Non affiliati 0 seggi (7%).[19]
Al 3 maggio 2019, data di chiusura del periodo di deposito delle candidature, 34 liste di candidati alle elezioni sono state ufficialmente registrate. Ogni lista comporta 79 candidati, con un'alternanza di sesso dei candidati.[20]
Liste e capilista (secondo l'ordine ministeriale):[20]