Per quanto riguarda il calciomercato estivo, i nerazzurri, dopo aver rinforzato la difesa con lo svincolato Godín,[10] e il centrocampo con gli acquisti di Barella, Sensi, Lazaro e Biraghi,[11] fanno segnare il colpo più oneroso della loro storia acquistando dal Manchester Utd il centravanti della nazionale belga Lukaku;[12] dallo stesso club inglese arriva anche Sánchez in prestito.[13] Tra i partenti di rilievo ci sono Nainggolan e Perišić, ceduti in prestito rispettivamente al Cagliari e al Bayern Monaco,[14] ma soprattutto Icardi, passato al Paris Saint-Germain al culmine di un rapporto logoro con il club nerazzurro.[15] Durante il calciomercato invernale, la squadra viene ulteriormente rinforzata con l'acquisto del trequartista danese Eriksen dal Tottenham[16] e degli esterni Young e Moses,[17] a fronte delle partenze di Lazaro e Politano.[18]
Dopo una buona partenza in campionato — con sei vittorie consecutive che in casa nerazzurra trovavano egual paragone solamente nel 1966-67 —[19], la squadra lamenta un avvio più difficoltoso in Champions League: costretta al pari casalingo dallo Slavia Praga, cede poi in rimonta sul terreno del Barcellona (affrontato ai gironi per il secondo anno consecutivo).[20] Persa anche la vetta del campionato a causa della sconfitta interna con la Juventus[21], l'Inter torna a tallonare gli stessi bianconeri.[22][23] Il percorso continentale è poi complicato dalla battuta d'arresto con il Borussia Dortmund, sconfitto a San Siro ma vittorioso in rimonta tra le mura amiche.[24] Tornata in corsa grazie al successo di Praga[25], la compagine meneghina riprende la vetta del torneo nazionale al principio di dicembre,[26] sfruttando la crescente intesa e la vena realizzativa mostrata dalla nuova coppia d'attacco Lautaro-Lukaku, ribattezzata giornalisticamente LuLa.[27] Il sipario sulla Champions League è tuttavia calato da un crollo interno coi catalani, circostanza che determina il declassamento in Europa League per effetto del terzo posto.[28]
A cavallo tra la fine del girone d'andata e l'inizio di quello di ritorno, la squadra incappa in qualche pareggio di troppo che ne rallenta la marcia e le fa perdere la testa della classifica.[30][31] Tuttavia, traendo giovamento da alcuni passi falsi della Juventus,[32] l'Inter riesce prontamente a ritrovare la vetta in coabitazione con i piemontesi, vincendo in rimonta un pirotecnico derby contro il Milan; per i nerazzurri si tratta del quarto successo consecutivo in campionato nella stracittadina, circostanza che non si verificava dal 1983.[33] Nella giornata successiva, tuttavia, la sconfitta esterna contro la Lazio fa scivolare l'Inter al terzo posto, dietro proprio ai capitolini e ai torinesi.[34] Nel frattempo il campionato deve fare i conti con la dilagante pandemia di COVID-19 che porta al rinvio di numerose gare, tra cui quelle dei nerazzurri contro la Sampdoria e la Juventus.[35] La sconfitta nel big match di Torino con i bianconeri, recuperato a inizio marzo in una surreale atmosfera a porte chiuse, oltre a far perdere importante terreno in classifica agli uomini di Conte[36] è anche l'ultima gara giocata prima della sospensione sine die della stagione calcistica nazionale.[37] Alla ripresa dell'attività ufficiale dopo oltre tre mesi,[38] l'Inter si trova opposta al Napoli per l'accesso alla finale di Coppa Italia: dopo aver eliminato nei turni precedenti Cagliari e Fiorentina, i nerazzurri non riescono a ribaltare la sconfitta interna maturata all'andata e devono interrompere il loro cammino nella coppa nazionale in semifinale.[39]
Il ritorno in campionato, bagnato dalla vittoria nel recupero con la Sampdoria,[40] è contrassegnato da risultati altalenanti: alla roboante vittoria con il Brescia,[41] seguono la sconfitta interna col Bologna[42] e il successivo pareggio esterno con il Verona, che sembrano spegnere definitivamente ogni velleità di tricolore.[43] Nelle giornate seguenti, un rallentamento della Juventus e il calo vistoso della Lazio paiono riaprire delle speranze per l'Inter che si riprende il secondo posto solitario e riduce parzialmente il distacco dalla vetta;[44][45] tuttavia ciò non è sufficiente a insidiare realisticamente il primato dei bianconeri che, con due turni di anticipo, si riconfermano scudettati per la nona volta consecutiva. In precedenza, il pareggio esterno contro la Roma a quattro turni dal termine era valso la qualificazione alla successiva edizione della Champions League,[46] mentre all'ultima giornata, battendo in trasferta l'Atalanta, i nerazzurri certificano il secondo posto finale che mancava dal campionato 2010-11.[47] I meneghini, che chiudono con la miglior difesa del torneo, eguagliano inoltre il punteggio raggiunto nel campionato 2009-10, quello dell'ultima affermazione tricolore.[48]
Concluso il campionato, l'Inter riprende il percorso in Europa League, interrotto nel mese di febbraio dopo aver superato il Ludogorec nella doppia sfida dei sedicesimi di finale (4-1 complessivo).[49] I nerazzurri, costretti a disputare i turni successivi in gara secca e in campo neutro su suolo tedesco a causa del cambio di format imposto dalla pandemia,[50] eliminano in serie il Getafe agli ottavi (2-0),[51] il Bayer Leverkusen ai quarti (2-1)[52] e lo Šachtar in semifinale (5-0),[53] raggiungendo l'ultimo atto della manifestazione a ventidue anni dall'ultima volta. Nella finale del 21 agosto, disputata al RheinEnergieStadion di Colonia, i meneghini vengono però sconfitti per 2-3 dal Siviglia.[54]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2019-2020 è Nike, mentre gli sponsor ufficiali sono il main sponsorPirelli, il back sponsor Driver e i training kit sponsorSuning.com e Lenovo.[55] La maglia home è ispirata alla away della stagione 1989-1990 per via di un inserto a strisce diagonali all'altezza del petto che si interseca con le classiche righe verticali nere e azzurre. La casacca presenta, inoltre, un colletto bianco con scollo a V e dei bordini bianchi sulle maniche. I pantaloncini sono neri mentre i calzettoni sono per metà azzurri e per metà neri, richiamando il collo del Biscione comparso nel logo societario durante gli anni 1980.[56] La maglia away è color acquamarina e presenta un ricamo oro e nero intorno al collo a V e alle maniche. La divisa si completa con pantaloncini bianchi e calzettoni per metà verdi e per metà bianchi.[57] La terza divisa è nera con inserti gialli e si ispira alla third della stagione 1997-1998, oltre che alla home della stagione 2009-2010 per il dettaglio del colletto a girocollo. Il logo Nike è nella versione vintage mentre i colori usati per il logo della Pirelli rimandano direttamente al mondo dell'automobilismo.[58] Nella gara di campionato contro il Cagliari del 26 gennaio 2020, i giocatori sono scesi in campo con una maglia speciale per celebrare il Capodanno cinese. I nomi sono scritti in caratteri cinesi mentre i numeri sono realizzati con un pattern recante un particolare ideogramma, messaggio di buona fortuna, in diversi stili di calligrafia cinese.[59] In occasione della 37ª giornata di Serie A contro il Napoli, i giocatori hanno indossato la maglia home della stagione 2020-2021.[60] Nella giornata successiva contro l'Atalanta, hanno indossato anche la away della stessa annata.[61]
Casa
Casa (37ª Serie A)
Trasferta
Trasferta (38ª Serie A)
Terza divisa
Per i portieri sono state messe a disposizione tre divise, tutte con lo stesso template, nelle varianti nero, giallo e grigio.[62] In abbinamento alla terza divisa, sono state realizzate altre due divise, nelle colorazioni arancione-giallo e bianco-grigio.[63][64] In occasione della 37ª giornata di Serie A contro il Napoli, ha esordito una delle divise da portiere della stagione 2020-2021.[60] Un'altra ha debuttato nella partita successiva contro l'Atalanta.[61]
Consiglio di Amministrazione: Steven Zhang, Alessandro Antonello, Giuseppe Marotta, Ren Jun, Yang Yang, Mi Xin, Zhu Qing, Daniel Kar Keung Tseung, Tom Pitts
^Christian Eriksen, su transfermarkt.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
^Victor Moses, su transfermarkt.it. URL consultato il 23 gennaio 2020.
^Ashley Young, su transfermarkt.it. URL consultato il 19 gennaio 2020.
^abGabriel Barbosa, su transfermarkt.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
^Federico Dimarco, su transfermarkt.it. URL consultato il 31 gennaio 2020.
^Valentino Lazaro, su transfermarkt.it. URL consultato il 24 gennaio 2020.
^Matteo Politano, su transfermarkt.it. URL consultato il 28 gennaio 2020.
^Partita inizialmente prevista per il 23 febbraio 2020 alle ore 20:45 CET e rinviata al 21 giugno alle 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 186 del 23 febbraio 2020 (PDF), in legaseriea.it, 23 febbraio 2020. URL consultato il 13 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2020). Cfr. Comunicato ufficiale n. 228 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 13 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista per il 1º marzo 2020 alle ore 20:45 CET e rinviata prima al 13 maggio 2020 e poi all'8 marzo 2020 alla stessa ora a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 203 del 5 marzo 2020 (PDF), su legaseriea.it, 5 marzo 2020. URL consultato il 13 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2020).
^Partita inizialmente prevista per l'8 marzo 2020 alle ore 15:00 CET e rinviata prima al 15 marzo 2020 alle ore 18:00 CET e poi al 24 giugno 2020 alle ore 19:30 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista per il 15 marzo 2020 alle ore 18:00 CET e rinviata prima al 22 marzo 2020 alle ore 20:45 CET e poi al 28 giugno 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista per il 22 marzo 2020 alle ore 20:45 CET e rinviata al 1º luglio 2020 alle ore 19:30 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista per il 5 aprile 2020 alle ore 18:00 CEST e rinviata al 5 luglio 2020 alle ore 17:15 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato dell'11 aprile 2020 e rinviata al 9 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 19 aprile 2020 e rinviata al 13 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 22 aprile 2020 e rinviata al 16 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 26 aprile 2020 e rinviata al 19 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 3 maggio 2020 e rinviata al 22 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 231 del 1º giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 1º giugno 2020. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 10 maggio 2020 e rinviata al 25 luglio 2020 alle ore 19:30 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 263 del 14 luglio 2020 (PDF), su legaseriea.it, 14 luglio 2020. URL consultato il 14 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 17 maggio 2020 e rinviata al 28 luglio 2020 alle ore 21:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 263 del 14 luglio 2020 (PDF), su legaseriea.it, 14 luglio 2020. URL consultato il 14 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2020).
^Partita inizialmente prevista nella giornata di campionato del 24 maggio 2020 e rinviata al 1º agosto 2020 alle ore 20:45 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato ufficiale n. 280 del 28 luglio 2020 (PDF), su legaseriea.it, 28 luglio 2020. URL consultato il 28 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2020).
^Partita inizialmente prevista per il 5 marzo 2020 alle ore 20:45 CET e rinviata al 13 giugno alle ore 21:00 CEST a causa della pandemia di COVID-19, cfr. Comunicato Ufficiale n. 201 del 4 marzo 2020 (PDF), su legaseriea.it, 4 marzo 2020. URL consultato il 4 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2020). Cfr. Comunicato ufficiale n. 237 del 12 giugno 2020 (PDF), su legaseriea.it, 12 giugno 2020. URL consultato il 13 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2020).
^(EN) Internazionale-Slavia Praha (PDF), su it.uefa.com, Union of European Football Associations, 17 settembre 2019.
^(EN) Barcelona-Internazionale (PDF), su it.uefa.com, Union of European Football Associations, 2 ottobre 2019.