Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 2005-2006.
Stagione
«È stato un anno molto positivo. Lo scudetto, arrivato anche per colpa di altri, è un ottimo scudetto [...] Mi fa piacere che l'abbia vinto l'Inter, è uno scudetto importante. Le vittorie in Coppa Italia e Supercoppa hanno confermato quelle dell'anno precedente [...] Nell'anno solare è andato tutto bene.»
Pronta a riscattare il sofferto passato[15][16], l'Inter imbastiva un ennesimo assalto allo Scudetto[17]: conquistato temporaneamente il secondo posto a danno della Fiorentina[18][19], i nerazzurri caddero a 6 punti dalla capolista piemontese.[20][21] Domenica 2 ottobre 2005 andò infatti in scena un derby d'Italia «a senso unico»[13], con Ibrahimović a tenere in apprensione la retroguardia tanto da costringere Materazzi al fallo da giallo per neutralizzarne le giocate.[22][23]
Benché squalificato per un involontario sputo a Nedvěd[24][25], Samuel assurse ben presto a leader del pacchetto arretrato[26]: con la catena di sinistra formata da Wome e Solari per arginare l'annosa falla del binario[26], Júlio César scalzava Toldo e Orlandoni nelle gerarchie a protezione dei pali[27], rinunciando alla quinta punta dopo il trasferimento di Vieri in rossonero.[11][28]Pizarro si ergeva a «faro» del centrocampo[29], mentre l'ex Pallone d'Oro Luís Figo — unico rappresentante europeo nello schieramento titolare che si oppose all'Artmedia Bratislava con soli effettivi stranieri —[30][31] costituiva un riferimento per trequarti e corsie laterali[32][33], queste ultime puntellate da Aparecido César nel mercato invernale.[34][35]
La favorevole stracittadina milanese dell'11 dicembre 2005 restituiva una supremazia assente dal 3 marzo 2002[8][36], oltre a fruttare una piazza d'onore in solitaria mantenuta sino alla gara coi sabaudi del 12 febbraio 2006[37][38]: al comando di uno spogliatoio finalmente libero da malumori[39][40] l'allenatore Roberto Mancini — che pure strizzava l'occhio alla moda «esterofila» anche in campo locale —[41][42] vantò un saldo positivo di +11 rispetto all'ultimo torneo considerando un arco di 25 giornate.[43][44]
Il sipario sui sogni di gloria veniva calato dal già citato svedese e Alessandro Del Piero[13][45], le cui reti permisero di violare il Meazza aggravando a 12 lunghezze il ritardo della Beneamata[46][47]: controverso anche lo strascico del terzo appuntamento stagionale[48][49], ora a causa del presunto contatto avvenuto negli spogliatoi tra Luciano Moggi e il corpo arbitrale.[22][50]
Sul raggiungimento del podio incisero quindi il georgiano Kaladze — match winner del derby svoltosi il 14 aprile 2006[38][51], cui Javier Zanetti e compagni si approcciarono reduci dall'eliminazione in coppa maturata col Villarreal[52][53] — e il succitato difensore azzurro con una clamorosa autorete a Empoli[54][55], archiviando a quota 76 il campionato.[53][8]
Da menzionare tra l'altro una prima fase di Champions League tenutasi nella cornice di uno stadio Meazza deserto — complice la sanzione imposta dalla UEFA —[56][57], la marcatura più longeva del club in Serie A (opera di Mihajlović all'età di 37 anni e 47 giorni[58]) e un Adriano divenuto top scorer nella massima competizione d'Euorpa[59]: degno di nota anche il lancio professionistico che lo jesino riservò all'allora diciannovenne Leonardo Bonucci[60], nonché la riuscita difesa del titolo in Coppa Italia sempre a scapito della Roma.[9][61]
I provvedimenti adottati dalla Corte Federale in relazione allo scandalo-Calciopoli mutarono il responso del campo[62][63], allorché la condanna delle storiche opponenti ebbe per conseguenza il figurare dell'Inter al primo posto[64][65]: il 26 luglio 2006 una apposita commissione istituita da Guido Rossi (nominato a capo della Federazione[65][66]) si pronunciava in merito all'attribuzione del tricolore[65][64], coi legali Roberto Pardolesi e Massimo Coccia a coadiuvare l'ex arbitro e segretario Gerhard Aigner.[67][65]
Localizzando il fondamento del verdetto nell'articolo 49 del protocollo interno federale — il cui contenuto trattava per l'appunto casistiche di graduatorie sconvolte da provvedimenti quali retrocessioni a tavolino e similari —[67][65] i saggi disposero che la società venisse insignita del riconoscimento di campione d'Italia dovendosi tenere conto di una classifica stilata al netto delle sanzioni.[67][65]
Oggetto di un lungo contenzioso insorto tra le parti[68], l'esito del processo fu avversato a più riprese dal sodalizio bianconero con istanze volte a ottenere la restituzione del campionato in esame oppure la revoca del medesimo ai lombardi senza ulteriore conferimento[69][70]: l'inammissibilità dei vari ricorsi dichiarata dagli organi competenti determinò l'epilogo della controversia tanto sul piano ordinario quanto su quello sportivo[71], con rispettive decisioni della Cassazione e del Collegio di Garanzia CONI assunte nel dicembre 2018 e gennaio 2020.[72][73] Alla medesima linea si attenevano il TAR della regione Lazio nell'ottobre 2022 e, infine[74], il Consiglio di Stato nell'agosto 2023[75]: gli stessi torinesi abbandarono, in seguito, l'ipotesi della presentazione di un nuovo ricorso.[76][77]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 2005-2006 fu la Nike, mentre lo sponsor ufficiale fu la Pirelli.
Per gli incontri casalinghi con Livorno (16 ottobre 2005) e Lazio (19 marzo 2006) fu utilizzata in via sperimentale una maglia recante caratteri in lingua cinese[78], posizionati in luogo del normale sponsor.[79]
^Posizione in classifica determinata dalle sentenze della Corte Federale (2º grado di giudizio) in merito al processo di Calciopoli; sul campo l'Inter si era classificata al 3º posto con qualificazione per il terzo turno preliminare della Champions League 2006-07.
^Gara anticipata al venerdì su disposizione della Prefettura di Milano per ragioni di ordine pubblico; cfr. Comunicato ufficiale n. 318 (PDF), su legaseriea.it, 11 aprile 2006. URL consultato il 30 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2022).
^Giornata di campionato interamente anticipata al sabato per decisione della Lega Nazionale Professionisti; cfr. Comunicato ufficiale n. 307 (PDF), su legaseriea.it, 6 aprile 2006. URL consultato il 30 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2022).
^Calcio d'inizio posticipato di 5' per iniziativa della Federazione, dopo gli insulti razzisti rivolti dalla tifoseria al calciatore messinese Marco André Zoro durante la partita del 27 novembre 2005; cfr. Gianni Bondini, Il calcio ritarda per protesta, in La Gazzetta dello Sport, 29 novembre 2005.
^abcdIncontro disputato a porte chiuse per sanzione dell'UEFA, dopo gli incidenti causati dalla tifoseria nella stagione precedente; cfr. Inter, 4 gare a porte chiuse, su gazzetta.it, 15 aprile 2005.
^La gara è stata posticipata di una settimana rispetto alle altre partite per la sovrapposizione con Milan-Bayern Monaco, in programma a San Siro il 7 marzo 2006; cfr. Franco Ordine, Stadio dell'Inter, Moratti accelera per evitare il conflitto d'interesse, su ilgiornale.it, 20 dicembre 2005.
Bibliografia
Almanacco Illustrato del Calcio 2007, Modena, Panini Editore, 2006, pp. 736, ISSN 1129-3381 (WC · ACNP).
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN978-88-95684-11-6.