Giulio Cortini
Giulio Cortini (Roma, 1º dicembre 1918 – Roma, 29 maggio 2006) è stato un partigiano e fisico italiano. BiografiaGiulio Cortini nacque a Roma nel 1918, si laureò in Fisica con lode facendo la tesi con Gian Carlo Wick[1], nel 1942, mentre prestava servizio militare con il grado di sottotenente[2]. All'epoca era già legato a Laura Garroni. Entrambi erano militanti del Movimento dei Cattolici Comunisti, assieme a Adriano Ossicini, Franco Rodano[3] e Marisa Cinciari[3]. Diventato assistente di Fisica all'Università di Roma, si sposarono in chiesa il 25 ottobre 1943 durante l'occupazione tedesca[4]. Qualche mese prima era stato arrestato dalla polizia fascista. Passati alcuni giorni ci fu la caduta di Mussolini e sentì la gente fuori dal carcere urlare contro il regime e chiedere la liberazione dei detenuti finché, due giorni dopo, fu liberato. Immediatamente dopo la prigionia aderì al Partito Comunista Italiano. I capi della resistenza romana, tra cui Carlo Salinari e Antonello Trombadori, che conosceva da tempo, pensarono che, essendo laureato in fisica, fosse adatto a fare la parte dell’artificiere. In realtà però era un neofita che iniziò documentandosi su un manuale Hoepli[5]. Col nome di copertura di "Cesare" fu quindi nominato responsabile del gruppo artificieri del GAP centrale. Nel suo gruppo di artificieri ci furono la moglie Laura Garroni (1922-1996), con il nome di copertura "Caterina", e lo studente di chimica Tullio Pietrocola che si possono vedere accanto a lui nella foto dei gappisti romani[6]. Del gruppo di artificieri all'inizio fecero parte anche lo studente in architettura Giorgio Labò e il chimico Gianfranco Mattei che dopo qualche mese, il 1º febbraio 1944, furono arrestati su delazione, torturati, senza nulla rivelare, e uccisi dai nazifascisti[5]. Cortini, con il suo gruppo, preparò e mise a punto anche l'ordigno utilizzato per l'azione gappista di via Rasella contro un reparto di soldati tedeschi[3]. Dopo la liberazione, Cortini divenne professore ordinario di Fisica nucleare e collaborato a lungo con il celebre fisico Edoardo Amaldi realizzando con la sua équipe indagini sulle interazioni nucleari e sull'antimateria dei raggi cosmici. È stato uno dei pionieri degli studi sulle emulsioni nucleari nei raggi cosmici, un'attivita’ preliminare alla ricerca degli antiprotoni. Si trasferì all’Università degli Studi di Napoli Federico II, e dal 1960 al 1962 fu Direttore dell'allora Sottosezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare[7]. Tornò all'università romana negli anni Settanta e creo’ un circolo della didattica della fisica considerato un caposaldo della storia della divulgazione scientifica in Italia[8]. Cortini ha diretto la collana “Argomenti di scienze” per l’editore Loescher[2]. Dopo il pensionamento fu nominato Professore Emerito presso la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza"[2]. Nel 1947 dalla moglie ebbe la figlia Anna[3]. Morì a Roma nel 2006. OpereTra le sue pubblicazioni ricordiamo:
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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