Boleslaw Henryk Szeryng studiò il violino con Moritz Frenkel a Varsavia (1925-1927), con Willy Hess a Berlino (1928-1930), e, su raccomandazione di Bronisław Huberman, con Carl Flesch a Berlino e a Baden-Baden (1930-1933).[1] Dopo un brillante inizio di carriera (1933-1936), il giovane virtuoso decise di riprendere gli studi con Nadia Boulanger (composizione) e Paul Juon (contrappunto). Inoltre, frequentò i corsi di storia, linguistica e filosofia alla Sorbonne. Il 18 novembre 1936 fu ammesso nel corso superiore di violino del Conservatorio di Parigi nella classe di Gabriel Bouillon,[2] ottenendo il Premier Prix l'anno successivo.[3]
Considerato uno dei massimi violinisti del suo tempo, Szeryng è famoso per le sue due incisioni [4] delle Sonate e Partite di Johann Sebastian Bach delle quali fece anche una revisione critica, pubblicata dalla Schott Music nel 1981.[5]
A Venezia, per il Teatro La Fenice, nel 1960 eseguì il Concerto per violino di Ludwig van Beethoven nel Cortile del Palazzo Ducale, nel 1973 10 Sonate per pianoforte di Beethoven con il pianista Eugenio Bagnoli in tre concerti, nel 1974 il ciclo delle Sonate per tastiera e violino di Johann Sebastian Bach con la clavicembalista Huguette Dreyfus in tre concerti, e nel 1976 le tre Sonate di Johannes Brahms con Bagnoli.
A Salisburgo suonò nel 1965, 1967 e 1968 con il pianista Marinus Flipse, nel 1967 il Concerto per violino di Johannes Brahms con i Wiener Philharmoniker diretti da Claudio Abbado, nel 1970 il Concerto n. 2 per violino di Béla Bartók con i Berliner Philharmoniker diretti da Seiji Ozawa ed eseguì Sonate di Mozart in concerto con la pianista Ingrid Haebler nel 1970 e 1973, nel 1973 il Concerto per violino n. 7 di Mozart con la London Symphony Orchestra diretta da Karl Böhm e nel 1979 un recital con il pianista James Tocco.
Nel 1975 vinse il Grammy Award for Best Chamber Music Performance per l'album Brahms: Piano Trio No. 3, Op. 101/Schubert: Piano Trio No. 2, d. 929 (Rubinstein Collection, Vol. 73) per la RCA con Arthur Rubinstein e Pierre Fournier e nel 1976 il Grammy Award for Best Chamber Music Performance per l'album Schubert, The Piano Trios - Op. 99 In B-Flat • Op. 100 In E-Flat - Rubinstein/Szeryng/Fournier, del 1975 per la RCA Red Seal.
Il 19 novembre 1987, Szeryng diede la première americana del Concerto per Violino di Reynaldo Hahn con l'Atlanta Symphony Orchestra diretta da Louis Lane.[6]
Ultime apparizioni e morte
L’8 febbraio 1988, tenne un ultimo concerto al Teatro alla Scala di Milano in doppia veste di direttore e violinista.
Morì il 3 marzo dello stesso anno.
Discografia parziale
Bach, J.S.: Violin Concertos; Concerto for 2 Violins; Air from Suite No. 3 - Academy of St. Martin In the Fields/Henryk Szeryng/Maurice Hasson/Sir Neville Marriner, 1976 Philips
Bach, Sonatas & Partitas - Henryk Szeryng, 1968 Deutsche Grammophon
Beethoven, Piano Trios (Complete Beethoven Edition Vol. 9) - Beaux Arts Trio/Eckart Besch/Henryk Szeryng/Pierre Fournier/Thomas Brandis/Wilhelm Kempff/Wolfgang Böttcher, 1997 Deutsche Grammophon
Beethoven: Sonatas Nos. 5, 8 & 9 for Violin and Piano - Arthur Rubinstein & Henryk Szeryng, 1999 BMG
Beethoven, Violin Sonatas "Spring" and "Kreutzer" - Henryk Szeryng & Ingrid Haebler, Philips
Brahms: 3 Violin & Piano Sonatas, Opp. 78, 100, & 108 - Arthur Rubinstein & Henryk Szeryng, 1999 BMG
Brahms, Violin Concerto & Concerto for Violin and Cello - Bernard Haitink/Henryk Szeryng/János Starker/Royal Concertgebouw Orchestra, Philips
Mozart, The Violin Concertos (Vol. 1) - Henryk Szeryng/New Philharmonia Orchestra/Sir Alexander Gibson, 2005 Decca/Philips Complete Mozart Edition
Mozart: Sonatas for Piano & Violin, K. 451 & K. 481 - Henryk Szeryng/Ingrid Haebler/New Philharmonia Orchestra/Sir Alexander Gibson, Philips/Decca
Mozart: The Great Violin Sonatas, Vol. 2 - Henryk Szeryng & Ingrid Haebler, Philips
Paganini, Violin Concertos Nos. 1 & 3 - Henryk Szeryng/London Symphony Orchestra/Sir Alexander Gibson, Philips
Saint-Saëns, Violin Concerto No. 3 & Havanaise & Introduction et Rondo Capriccioso - Ravel: Tzigane - Eduard van Remoortel/Henryk Szeryng/Orchestre national de l'Opéra de Monte-Carlo, 1970 Philips
Schubert Piano Trio No. 1; Schumann Piano Trio No. 1 - Arthur Rubinstein/Henryk Szeryng/Pierre Fournier, BMG
Szeryng, Kreisler e altri tesori per vl - Reiner, 1963 Mercury
Szeryng, Szeryng in concert - I grandi concerti per violino, 1962/1976 Decca
Composizioni
Henryk Szeryng, Cadenza per il Concerto n. 3 di Paganini, inedita
Henryk Szeryng, Cadenza per il Concerto n. 4 di Paganini, tras. Philippe Borer, «The Strad» n. 1374 (supplemento), ottobre 2004 http://en.scorser.com/Out/300555037.html
Scritti
Performance directions, in Johann Sebastian Bach, Sonatas and Partitas for violin solo, a cura di Henryk Szeryng, con un contributo di Günter Kehr, Magonza, Schott, 1981, pp. 6-16
Des Trois Étapes de l'Art du Violon, dattiloscritto di H. Szeryng (6 pp.) ad uso degli studenti del corso estivo dell'Académie Internationale de Musique de Nice, luglio 1959
Note
^Cfr. B. Schwarz, Henryk Szeryng; V. Eicker, Szeryng, Henryk, pp. 714-715; R. d’Ivernois e B. Favre, Rencontre avec Henryk Szeryng, pp. 176, 177, 229
^Cfr. Registre d’inscription des élèves (T 495) del Conservatoire de Paris
^Rispettivamente nel 1952 per la Odeon (rist. Cbs-Sony) e nel 1968 per la Deutsche Grammophon
^Johann Sebastian Bach, Sonatas and Partitas for violin solo, a cura di Henryk Szeryng, con un contributo di Günter Kehr, Magonza, Schott, 1981
^Fu infatti la seconda esecuzione in assoluto del Concerto di Reynaldo Hahn dopo la sua creazione, il 26 febbraio 1928 a Parigi, con Gabriel Bouillon (violino) e l'Orchestra Colonne diretta dal compositore
Bibliografia
Robert C. Bachmann, Henryk Szeryng, in A l'écoute des grands interprètes, Editions Payot, Lausanne 1977, pp. 175–192
Boris Schwarz, Henryk Szeryng, in Great Masters of the Violin: From Corelli and Vivaldi to Stern, Zukerman and Perlman, London, Robert Hale, 1983, pp. 347–349
Patrizia Luppi, Henryk Szeryng, ambasciatore di buone volontà, in «Musica Viva», N. 2, Anno X, febbraio 1986, pp. 44-49
-, voce Szeryng Henryk, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. VII, 1988, p. 604
Roger d’Ivernois e Bertrand Favre, Rencontre avec Henryk Szeryng, Ginevra, Pressart 1988
Henry Roth, Henryk Szeryng, in Violin Virtuosos, From Paganini to the 21st Century, Los Angeles, California Classics Books, 1997, pp. 176–185
Tatiana Berford e Philippe Borer, Allusive masterpiece, in «The Strad», n. 1374, (Ottobre 2004), pp. 1032-1039
Jean-Michel Molkhou, Henryk Szeryng, in Les grands violonistes du XXe siècle. Tome 1- De Kreisler à Kremer, 1875-1947, Paris, Buchet Chastel, 2011, pp. 197–202
Victoria Eicker, voce Szeryng, Henryk, in Das große Lexikon der Violine, a cura di Stefan Drees, Laaber, Laaber-Verlag, 2015, pp.714-716