Julie Anne Stanzak è nata a Charlotte, nella Carolina del Nord ed è cresciuta a New Orleans, una città multiculturale. Nel 1965, quando aveva sei anni, la sua famiglia e gli abitanti della città subirono le devastanti inondazioni causate dell'uragano "Betsy" che si abbatté sulla Louisiana; in seguito avrebbe tuttavia continuato ad amare il Mississippi, e ad assegnare una grande importanza simbolica all'acqua e ai fiumi.[1]
La sua passione per la danza viene stimolata dalla madre, che fin dalla tenera età la porta con sé agli spettacoli dell'American Ballet Theatre di New Orleans; dopo aver visto in televisione un balletto di Cenerentola del compositore Prokof'ev, nasce la sua passione per quell'arte, concepita come un modo per esprimere la gioia con il proprio corpo: «Mi sembrava di volare: ho sempre voluto provare i movimenti da sola».[1]
L'artista afroamericana Senga Nengudi, con la quale Julie Anne Stanzak ha avviato una collaborazione dal 2019
Dal 1977 al 1979 danza con il Chicago Lyric Opera Ballet sotto la direzione di Maria Tallchief, divenuta la sua mentore. Giunta in Europa per alcune audizioni, dal 1979 al 1985 entra a far parte dell'Het Nationale Ballet (Balletto Nazionale Olandese) diretto dal ballerino e coreografo olandese Rudi van Dantzig.[3][4] Al Royal Théâtre Carré di Amsterdam assiste alle prove dello spettacolo Walzer di Pina Bausch per l'Holland Festival e ne rimane profondamente colpita: «Ero affascinata. Capii cosa volevo fare nella vita.»[5]
Qualche anno dopo, durante un anno di pausa dall'Het Nationale Ballet, si presenta a New York dalla coreografa tedesca, supera il provino e dal 1986 diventa membro permanente del Tanztheater Wuppertal.[6] Il primo spettacolo a cui prende parte è Viktor, andato in scena a Roma: «Avevo 27 anni, iniziava la mia storia».[5] Da quel momento in poi partecipa a tutti gli spettacoli che rendono celebre la compagnia, fra cui La sagra della primavera, Kontakthof, Palermo Palermo, 1980, Nelken, Vollmond.[7]
Dal 1990 Julie Anne Stanzak dirige vari spettacoli per diverse compagnie e istituzioni di danza e teatro internazionali in Europa, Stati Uniti e Giappone[8], tiene seminari per ballerini, attori e non professionisti in Italia, Francia e Germania. Dal 1993 si dedica alla realizzazione di spettacoli con persone con disabilità fisiche e mentali, collaborando con la compagnia RambaZamba Theater di Berlino, l'Accademia Arte della diversità-Teatro La Ribalta di Bolzano, la Compagnie L'Oiseau Mouche di Roubaix.[9] Il metodo usato è quello introdotto da Bausch negli anni settanta: porre delle domande agli attori/autori, in questo caso persone diversamente abili, sollecitarli a rispondere con l'improvvisazione e a condividere emozioni e stati d'animo attraverso la fisicità e il movimento.[10]
Nel 2018 presenta in anteprima a Tokyo la performance Biting the Silver of the Moon, the Sun in my Mouth con 8 ballerini giapponesi.[11] Nel 2019 collabora allo spettacolo dell'artista d'avanguardia afroamericana Senga Nengudi, Topologie, svoltosi al Lenbachhaus di Monaco, con una propria performance durante la quale danza con il corpo imprigionato in una rete di collant di nylon, creando una scultura in movimento.[12]
Julie Anne Stanzak è conosciuta anche come attrice per aver preso parte a Die Klage der Kaiserin (1990), Pina (2011, regia di Wim Wenders) e Palermo Palermo - Ein Stück von Pina Bausch (2019)[13]
^Dal 2005 collabora in Giappone con i Dancing Architects di Tokyo, con i quali nel 2018 ha allestito una performance. Cfr.: (DE) Senga Nengudi. Topologie, su lenbachhaus.de. URL consultato il 19 febbraio 2023.
^Ali, su danzabile.provincia.tn.it, 3 luglio 2019. URL consultato il 18 febbraio 2023.
^Nebula, su culture.roma.it, 25 settembre 2022. URL consultato il 18 febbraio 2023.
Bibliografia
Sulle tracce di Pina Bausch. Pina Bausch, VII Premio Europa per il Teatro - l’opera di un maestro raccontata a Taormina Arte, a cura di Franco Quadri e Alessandro Martinez, Ubulibri, I libri bianchi, 2003. ISBN 9788877482310
(DE) Matthias Dohmen, Julie Anne Stanzak. Blumen ins Wassen, in Freunde und andere Menschen: Skizzen, Porträts, Besprechungen, Norderstedt, 2019, OCLC1138074790.