La bellezza d'Ippolita
La bellezza d'Ippolita è un romanzo del 1955 dello scrittore friulano Elio Bartolini. Dal romanzo fu tratto un film omonimo nel 1962. TramaIppolita è una bella ragazza che, insoddisfatta dalla vita nel paese natale nella bassa friulana, e disprezzata dal padre, va a Trieste a fare la domestica; ma anche lì non trova soluzione alla sua inquietudine. Durante un ritorno al paese conosce Luca, un giovane meccanico spaesato, che si innamora di lei, ma Ippolita se ne va senza nemmeno essere al corrente del sentimento di Luca. Da Trieste va a Milano a fare "la vita", cioè la prostituta. Ritorna al paese dopo qualche anno, incinta. Luca, pur messo al corrente della situazione imbarazzante, le propone il matrimonio. Ippolita accetta la proposta ma poi perde il bambino. Insieme a Luca realizza e gestisce un distributore di benzina sulla statale vicino al ponte sul Tagliamento. Nemmeno la vita matrimoniale però la soddisfa, e infine, sopraffatta dalla sua incapacità di vivere felicemente, fugge verso un tragico destino. Personaggi
Struttura e stileIl testo del romanzo è diviso in nove capitoli. Il Narratore racconta in terza persona gli avvenimenti e i pensieri dei personaggi. CriticaNell'edizione Longanesi del 1968, nella presentazione che precede il romanzo, sono riportate parte di un articolo scritto da Eugenio Montale e apparso sul Corriere della Sera del 19 novembre 1955 e di seguito anche una recensione di Giancarlo Vigorelli apparsa su "La Fiera Letteraria" n. 47 del 29 novembre 1955. Ambedue i critici esprimono pareri sostanzialmente positivi sull'opera di Bartolini. Dal testo di Montale:
Dal testo di Vigorelli:
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