Lingua ungherese
L'ungherese o magiaro (magiàro, màgiaro;[1] nome nativo magyar nyelv) è una lingua del ceppo ugrofinnico parlata in Ungheria. Al 2022, è parlata da 12,6 milioni di parlanti totali[2]; gran parte dei parlanti vive in Ungheria ed è madrelingua. Ciò la rende la lingua non indoeuropea più parlata nel territorio europeo. GrammaticaCome le lingue imparentate finlandese ed estone, anche l'ungherese è una lingua agglutinante. Queste tre lingue agglutinanti sono i più noti rappresentanti della famiglia ugrofinnica. Le lingue agglutinanti hanno la caratteristica di esprimere un significato realizzando parole anche molto lunghe aggiungendo post-posizioni specifiche alla parola. Ad esempio si veda in ungherese a ház (la casa), a ház-ak (le case), a ház-ban (nella casa), a ház-ak-ban (nelle case), a ház-am (la mia casa), a ház-am-ban (nella mia casa) La lingua ungherese presenta sulla carta 17 casi dei nomi (che arrivano anche a 35 se si considerano quelli che si applicano alle preposizioni): nominativo, dativo, accusativo, strumentale, strumentale-comitativo, causativo, traslativo, inessivo, superessivo, adessivo, delativo, illativo, elativo, allativo, ablativo, terminativo, formativo, essivo. In realtà ognuno di questi casi è una particella che viene aggiunta in fondo alla parola. Ad esempio per esprimere l'ablativo di Marco si aggiunge la postposizione tól creando così Marcotól. Un'altra particolarità dell'ungherese è il modo di esprimere il possesso. Non esiste il verbo avere, non esiste il caso genitivo, non esiste nemmeno una preposizione corrispondente all'italiano "di". Invece il possesso si esprime aggiungendo una post-posizione all'oggetto posseduto. La post-posizione "ja/je" che significa "suo". Ad esempio la frase "Marco-nak piros kutyá-ja van" prendendo ogni singola parola significa "A Marco rosso cane-suo esiste", ma si traduce in italiano con "Marco ha un cane rosso". A differenza delle lingue romanze, la lingua ungherese non possiede il genere grammaticale. ClassificazioneL'ungherese è una lingua agglutinante appartenente alla famiglia delle lingue ugriche, un sottogruppo delle lingue ugrofinniche, che a loro volta sono un ramo delle lingue uraliche. DialettiI dialetti ungheresi identificati da Ethnologue si riferiscono all'ungherese della Grande pianura ungherese, ungherese del Passo del Re (Királyhágó, Transilvania), ungherese a ovest del Danubio, ungherese del medio Danubio-Tibisco, ungherese del nordest ungherese, ungherese del nord-ovest, Siculo, ungherese orientale e ungherese di Transilvania. Questi dialetti sono reciprocamente comprensibili. Il dialetto degli Csángó, che non è elencato da Ethnologue, è parlato principalmente nella contea di Bacău, Romania. La minoranza degli Csángó è rimasta isolata per 200 anni e quindi ha conservato un dialetto ungherese arcaico.[3] Distribuzione geograficaL'ungherese è parlato nei seguenti stati:
L'ungherese è parlato anche in Australia e altri paesi del mondo. È da tener presente che fino alla prima guerra mondiale l'allora Regno d'Ungheria, che a quel tempo faceva parte dell'Impero austro-ungarico, comprendeva molte regioni che ora sono fuori dall'Ungheria ridotta agli attuali confini, sostanzialmente fissati nel 1920 con il Trattato del Trianon: in particolare la Transilvania, oggi romena, la Slovacchia ora repubblica indipendente ma un tempo denominata Alta Ungheria, la Rutenia, oggi appartenente all'Ucraina e la Voivodina oggi regione della Serbia. Lingua ufficialeL'ungherese è la lingua ufficiale dell'Ungheria, e quindi una lingua ufficiale dell'Unione europea. È inoltre una delle lingue ufficiali della provincia autonoma della Voivodina in Serbia.[4] ScritturaL'alfabeto ungherese utilizza i seguenti caratteri: a á b c cs d dz dzs e é f g gy h i í j k l ly m n ny o ó ö ő p q r s sz t ty u ú ü ű v w x y z zs A Á B C CS D DZ DZS E É F G GY H I Í J K L LY M N NY O Ó Ö Ő P Q R S SZ T TY U Ú Ü Ű V W X Y Z ZS In alcuni nomi ungheresi si trovano anche i seguenti caratteri della vecchia ortografia: ch cz th aa eé eö ew oó CH CZ TH AA EÉ EÖ EW OÓ Prima dell’avvento della scrittura latina, gli ungheresi adoperavano una scrittura che ricorda il fuþark, pur non avendo nulla a che fare con essa. Questo tipo di scrittura viene chiamata dagli ungheresi “rovásírás”. Nonostante sia formalmente in disuso, è possibile incontrare in Ungheria dei cartelli stradali che riportano il nome della città in ungherese moderno e in “rovásírás”. FoneticaAccentoUna regola generale dell'ungherese è che l'accento tonico cade sempre sulla prima sillaba. Quindi i segni diacritici sopra le vocali (che in italiano indicano gli accenti acuti) come é, ő ecc. non indicano l'accento, bensì la quantità delle vocali (cioè: lunghe o brevi). L'accento si troverà sempre sulla prima sillaba anche se le quantità delle vocali delle altre sillabe sono lunghe. VocaliLe vocali non accentate graficamente sono brevi (a /ɒ/, e /ɛ/, i /i/, o /o/, ö /ø/, u /u/, ü /y/), quelle accentate graficamente sono lunghe (á /aː/, é /eː/, í /iː/, ó /oː/, ő /øː/, ú /uː/, ű /yː/). Per la a e la e il suono varia tra la breve e la lunga: a è letto /ɒ/, á /aː/: e è letto /ɛ/ (una e aperta, come in cioè), mentre é è letto /eː/ (una e chiusa, come in perché ). I grafemi ö-ő e ü-ű rappresentano suoni assenti in italiano, cioè rispettivamente /ø/-/ø:/ (come nel tedesco, rispettivamente, Köln e Vögel) e /y/-/y:/ (come nel tedesco, rispettivamente, zurück e Tür). ConsonantiPer rendere le numerose consonanti della lingua ungherese, ci si serve non solo di singoli grafemi, ma anche di parecchi digrammi. Di seguito sono elencati i digrammi e trigrammi, assieme alle consonanti singole, che possono generare confusione rispetto all'uso che ne viene fatto in italiano:
Tabella della pronuncia di lettere e digrammi
Come esempio di pronuncia, la parola Magyarország (Ungheria) si pronuncia /ˈmɒɟɒrorsaːɡ/ Esempi di linguaParole e frasi di uso comune
Numeri cardinali0. nulla
Presente indicativo del verbo lenni = essereén vagyok = io sono
Verbi spiegare e direIn ungherese i verbi transitivi hanno due possibili coniugazioni per ogni tempo verbale: la coniugazione definita e la coniugazione indefinita. Invece i verbi intransitivi possiedono solo la coniugazione indefinita. La regola afferma che quando un verbo transitivo ha come complemento oggetto un sostantivo preceduto dall'articolo determinativo allora si deve usare la coniugazione definita. Un altro caso di utilizzo della coniugazione definita avviene quando un verbo transitivo ha come complemento oggetto una proposizione subordinata oggettiva. In tutti gli altri casi si coniuga il verbo transitivo alla coniugazione indefinita.
Note
Bibliografia
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