Menfi (Egitto)
Menfi (AFI: /ˈmɛnfi/[1]; nome arabo attuale Mit Rahina; Menfi è la forma italiana del nome greco-latino Memphis, attualmente in uso presso altre lingue, il quale si rifà all'originale egizio Men-Nefer) fu capitale di Aneb-Hetch, primo nomo del Basso Egitto, e capitale dell'Antico Regno dalla costituzione, intorno al 2700 a.C., fino alla sua dissoluzione nel 2200 a.C. In seguito, durante il Medio Regno, diventò capitale del I nomo (distretto) del Basso Egitto. Si trova a circa 19 km a sud dalla città odierna del Cairo, sulla sponda occidentale del Nilo. FondazioneLa fondazione della città viene attribuita a Menes, che unificò i due regni dell'Egitto fondando la I dinastia tinita ma la circostanza che la lista reale di Saqqara (la necropoli di Menfi) riporti come primo sovrano dell'Egitto Merbiapen ha portato a supporre che questi sia il vero fondatore della città il cui nome originario fu
jnb ḥḏ (Ineb-Hedj oppure Ianeb-Hedj), Muro Bianco. Menfi raggiunse il massimo splendore sotto la VI dinastia. Il nome Menfi
mn nfr (Mennefer) Splendido monumento è quello inizialmente dato alla piramide di Pepi I. Solo a partire dalla XVIII dinastia il nome viene associato alla città. La principale divinità di Menfi fu Ptah che soppiantò, durante la III dinastia, le divinità più antiche di Sokar e Tatenen. Il tempio principale di Ptah a Menfi, Hut Ka Ptah, La casa del Ka di Ptah, ha dato origine al nome greco Aἴγυπτος Àigyptos da cui Egitto. Con lo spostamento della capitale a Tebe la città perse parte della sua importanza. Durante l'occupazione persiana dell'Egitto la città fu sede della satrapia. Con la fondazione di Alessandria d'Egitto Menfi decadde definitivamente.
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