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Norbello

Norbello
comune
(IT) Norbello
(SC) Norghìddo
Norbello – Stemma
Norbello – Veduta
Norbello – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Amministrazione
SindacoMatteo Manca (lista civica) dal 31-5-2015 (2º mandato dal 26-10-2020)
Territorio
Coordinate40°08′07.38″N 8°49′57.59″E
Altitudine350 m s.l.m.
Superficie26,18 km²
Abitanti1 125[1] (30-11-2023)
Densità42,97 ab./km²
FrazioniDomusnovas Canales
Comuni confinantiAbbasanta, Aidomaggiore, Borore (NU), Ghilarza, Santu Lussurgiu
Altre informazioni
Cod. postale09070
Prefisso0785
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT095033
Cod. catastaleF934
TargaOR
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) norbellesi
(SC) norghiddesos
Patronosanti Giulitta e Quirico
Giorno festivo15 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Norbello
Norbello
Norbello – Mappa
Norbello – Mappa
Posizione del comune di Norbello all'interno della provincia di Oristano
Sito istituzionale
Il pane tradizionale

Norbello (Norghìddo in sardo) è un comune italiano di 1 125 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna.

Il comune è sito 34 km a nord-est dal capoluogo, e sorge a 350 metri sul livello del mare nella regione storica del Guilcer.

Geografia fisica

Territorio

Il paese è posto in prossimità del margine orientale del vasto tavolato basaltico del Guilcer e confina a nord con Aidomaggiore, a est con Ghilarza a sud con Abbasanta e a ovest con Santu Lussurgiu e Borore. La morfologia è generalmente piatta con alcune colline che raggiungono i 400 metri di altitudine. Il territorio è ricco di sorgenti anche se alcune non hanno più acqua a causa del dissesto idrogeologico, è percorsa dal Rio siddo.

A nord, nella vallata di Chenale, è situata la frazione di Domusnovas Canales.

Clima

Il clima è mite per la non rilevante altitudine, i venti dominanti sono quelli settentrionali e occidentali.

Storia

L'area fu abitata fin dall'epoca prenuragica e nuragica, per la presenza nel territorio di diverse tombe dei giganti, domus de janas e nuraghi.

Nel medioevo, con i nomi di Norgillo o Norghiddo, faceva parte della curatoria del Guilcier del Giudicato di Arborea. Troviamo tracce della sua storia nelle schede del Condaghe di Santa Maria di Bonarcado. Alla caduta del giudicato (1420) passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporato nel marchesato di Sedilo, i cui ultimi signori furono i Delitala, ai quali il paese fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Con Decreto Regio del 21 dicembre 1862, pubblicato in data 8 febbraio 1863, il vecchio nome del paese, Norghiddo, assume quello attuale di Norbello.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Norbello sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 2004.[3]

«Semipartito troncato: il primo di argento, all'albero stilizzato, sradicato, con la parte legnosa al naturale, munito di sette ramoscelli, tre per parte in banda e in sbarra, uno in palo sulla punta, fogliato di settantatré, di verde, undici foglie in ciascuno dei ramoscelli laterali, sette foglie nel ramoscello in palo; il secondo di rosso, al medaglione ellittico di argento, caricato della croce latina anomala, di otto punte, con i bracci patenti e con il piede aguzzo, di rosso; il terzo di azzurro, al castello d'oro, murato di nero, merlato alla guelfa, le due torri di tre, il fastigio di tre, esso castello finestrato di due nelle torri, una e una, di nero, chiuso dello stesso, fondato in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Di notevole pregio la chiesa di Santa Maria, ora intitolata alla Madonna della Mercede, con iscrizioni murali e croci di consacrazione, risalenti alla fine del XII secolo.

A ovest dell'abitato, dopo aver attraversato la statale 131, a circa 8 km è presente un novenario, inaugurato nel 1952 attorno alla chiesa di Sant'Ignazio da Laconi, è la prima chiesa eretta e dedicata al santo cappuccino.

Architetture civili

  • Piazza del Popolo
  • Piazza delle Donne - Piazza Otto Marzo. Con la statua di Luigi Taras chiamata Emancipazione 90.

Altro

  • Il Monumento ai Caduti situato nel giardino pubblico di Via Vittorio Emanuele è stato realizzato nel 2002, ed è dedicato ai militi e alle vittime di tutte le guerre.[4]
  • La statua: Crisalide '88 - realizzata dall'artista Luigi Taras risale al 1988.

Siti archeologici

Nel territorio comunale sono accertati 38 siti archeologici[senza fonte], tra i quali:

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

La variante del sardo parlata a Norbello è riconducibile alla Limba de mesania.

Cultura

Istruzione

Musei

  • Il M.I.D.I. Museo dell'Immagine e del Design Interattivo. Museo che vuole valorizzare Norbello grazie anche ai ritrovamenti archeologici e storici.

Geografia antropica

Frazioni

  • Domusnovas Canales, fino al 1927 un comune autonomo. Venne prima accorpato al comune di Ghilarza, successivamente ad Abbasanta fino al 1946. Quando Norbello divenne Comune indipendente, Domusnovas Canales, in seguito ad una petizione popolare ne divenne una frazione dal 1º luglio 1950. Nel territorio di Domusnovas Canales v'era l'abitato medioevale di Sella. Abitato di notevole importanza nel territorio e nella storia dell'Arborea, sono ancora presenti i resti del castello del X secolo.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
31 maggio 2015 26 ottobre 2020 Matteo Manca Lista civica "Vivere Norbello" Sindaco
26 ottobre 2020 in carica Matteo Manca Lista civica "Vivere Norbello" Sindaco

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2023 (dati provvisori).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Emblema del Comune di Norbello, su presidenza.governo.it, Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2004. URL consultato il 17 agosto 2021.
  4. ^ Sardegna DigitalLibrary - Immagini - Norbello, monumento ai caduti, su sardegnadigitallibrary.it. URL consultato il 27 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2018).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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