Nata nel Suffolk da padre francese e madre inglese,[1] a diciott'anni si trasferì con la madre nel sobborgo londinese di Ravenscourt Park, dove intraprese una rapida e apprezzata carriera di scrittrice adottando lo pseudonimo Ouida (deformazione infantile del nome Louise). Viaggiò a lungo nel continente per poi decidere di stabilirsi in Italia dove risiedette per oltre trent'anni, dal 1874 fino alla morte. Quando la scrittrice giunse in Toscana, inizialmente si stabilì a Firenze e poi nel 1874 soggiornò nelle colline di Scandicci[2]. È sepolta nel cimitero inglese di Bagni di Lucca in una tomba a sarcofago rassomigliante a quella di Ilaria del Carretto.
Opere
Nei suoi scritti traspaiono sia le idee anticonformiste sia la volontà di evadere dal contesto della limitante condizione femminile dell'epoca.
Nel corso della sua vita ha scritto oltre una quarantina di opere, tra cui numerosi romanzi come Sotto due bandiere, Falene o La principessa Napraxine. Attivista dei diritti degli animali, spesso li faceva diventare protagonisti delle sue opere, come nel romanzo Il cane delle Fiandre.
Degli altri volumi di Ouida meritano di essere ricordati: Due zoccoletti (1876), storia di un piccolo vaso di fiori; Bimbi (1882), brevi racconti rivolti ai più piccoli; In Maremma (1882), storia di un povero ragazzo abbandonato; La Stufa di Norimberga, storia di un bambino che si nasconde in una stufa e dopo mille curiose peripezie arriva alla corte del Re; Pascarel (1873) e Una stazione invernale. Questi due ultimi volumi sono il contributo di ammirazione alla città di Firenze che Ouida descrive con grande abbondanza di dati, riferimenti e citazioni.
^Benché questi dati siano generalmente accettati, tuttavia fra gli storici continua a permanere qualche dubbio sulle sue vere origini. A titolo esemplificativo, si può segnalare l'articolo OUIDA AN AMERICAN. apparso su The New York Times del 29 gennaio 1908, all'indomani della sua morte, che la farebbe americana, sorella del colonnello confederato George Roy Gliddoth.
A.F. Guidi, Ouida, estratto da "Nuova Antologia", Roma 16 febbraio 1908
G. Gobbi Sica, Scheda su Ouida, in I Giardini delle Regine. Il mito di Firenze nell'ambiente preraffaellita e nella cultura americana fra Ottocento e Novecento, catalogo della mostra (Firenze, Galleria degli Uffizi, 6 aprile-31 agosto 2004), Sillabe, Livorno 2004, pp. 217-218
Ouida, In Maremma, con prefazione di M. Ciacci, Semper, Firenze 2008
R. Carapelli, Ouida: una scrittrice inglese dell'Ottocento e il suo romanzo "In Maremma", in "Le Antiche Dogane", a. XI, n. 117, marzo 2009, p.7