Pallacanestro ai Giochi olimpici
La pallacanestro è compresa nei Giochi olimpici estivi con un torneo maschile dalla XI Olimpiade di Berlino 1936. Vi fu tuttavia una prima edizione dimostrativa ai Giochi di Saint Louis 1904. A partire dai Giochi di Montréal 1976 venne organizzata l'edizione femminile. StoriaSebbene fece una breve apparizione già alle Olimpiadi di Saint Louis nel 1904 con un torneo dimostrativo, la pallacanestro debuttò come competizione sportiva ai Giochi Olimpici di Berlino nel 1936. La pallacanestro apparve per la prima volta al pubblico delle Olimpiadi ai Giochi di Saint Louis nel 1904 con un torneo dimostrativo, quindi senza classifiche e senza consegna di premi. L'esordio ufficiale avvenne nel 1936 alle Olimpiadi di Berlino. Il torneo è ricordato non solo in quanto esordio ufficiale per lo sport, ma anche per una serie di vicissitudini. Iscritte 23 squadre, parteciparono inizialmente in 21 a causa delle rinunce, poco prima l'inizio dei Giochi, di Ungheria e Spagna (quest'ultima a causa dello scoppio della Guerra civile spagnola), e successivamente in 20 a causa del ritiro del Perù a torneo in corso. Inoltre la FIBA spinse gli organizzatori a giocare le partite all'aperto, su campi da tennis riadattati per l'occasione. Questa scelta portò ad avere la finale con il punteggio più basso della storia delle Olimpiadi, poiché Stati Uniti e Canada giocarono nel fango e sotto la pioggia. Vinsero gli statunitensi 19-8 e vennero premiati da James Naismith, il quale alzò la prima palla a due del torneo.[1] Dalle Olimpiadi di Helsinki del 1952 fino alla fine degli anni '80 la rivalità politica tra Stati Uniti e Unione Sovietica venne portata anche nei campi di pallacanestro, vedendo le due nazionali giocarsi la medaglia d'oro per 5 volte su 6 (di cui 4 consecutive) tra il 1952 e il 1972. Proprio i Giochi di Monaco del 1972 segnarono una tappa indelebile nella storia della pallacanestro olimpica infatti, dopo 62 partite vinte consecutivamente (e 7 medaglie d'oro), per la prima volta la nazionale statunitense venne sconfitta in una delle finali più controverse dello sport americano. A Montréal non si vide la rivincita della finale dell'edizione precedente poiché l'Unione Sovietica venne sconfitta in semifinale dalla Jugoslavia di Kićanović, Ćosić e Dalipagić. Gli Stati Uniti vinsero la loro ottava medaglia d'oro. In Canada esordì inoltre il torneo femminile di pallacanestro, un unico girone all'italiana che vide come prima vincitrice l'Unione Sovietica, squadra rimasta imbattuta per l'intera competizione. Secondo posto per gli Stati Uniti e medaglia di bronzo per la Bulgaria. Le Olimpiadi di Mosca nel 1980 videro il boicottaggio dei Giochi degli Stati Uniti per ragioni politiche. Se nel torneo femminile questo portò al secondo successo consecutivo dell'Unione Sovietica, in campo maschile diede l'occasione di assistere ad una storica finale tra la Jugoslavia (già vista nella finale dell'edizione precedente) e l'Italia di Meneghin, Villalta, Marzorati ed allenata da Sandro Gamba. Gli jugoslavi vinsero la loro prima ed unica medaglia d'oro. Un secondo boicottaggio, questa volta ad opera dell'Unione Sovietica, a Los Angeles portò gli Stati Uniti a vincere, per la prima volta, la medaglia d'oro sia nel torneo maschile che in quello femminile. Stati Uniti ed Unione Sovietica si riaffrontarono finalmente nei Giochi di Seul nel 1988, in una semifinale in cui i sovietici chiusero in vantaggio il primo periodo e che gestirono fino alla fine senza grosse difficoltà. Con la conquista della medaglia di bronzo, gli americani vissero l'edizione come una delle peggiori figure della storia olimpica dal momento che questa volta la sconfitta contro l'URSS, vincitrice poi del torneo, fu chiara e netta. Fu principalmente questo il motivo che portò gli Stati Uniti a schierare, nell'edizione successiva, il Dream Team. La realizzazione della simbolica squadra fu possibile grazie alla decisione della FIBA, nel 1989, di dare la possibilità agli atleti professionisti di partecipare ai Giochi[2]. Fino ad allora solo atleti amatori erano in grado di partecipare al torneo Olimpico, ma dato che la NBA era uno dei pochi campionati di pallacanestro professionistici dei tempi (la FIP ad esempio costituì il primo campionato professionistico nel 1994) spesso si poteva ugualmente vedere alle Olimpiadi un giocatore non americano considerato però simil-professionista dagli americani. Un giocatore preso ad esempio è Oscar Schmidt, brasiliano che ha partecipato alle Olimpiadi in quanto giocatore nel campionato della Serie A italiana ma considerato dai media americani professionista sia per stipendio che per livello di gioco[3]. I Giochi di Barcellona del 1992 sono diventati perciò uno dei tornei più memorabili della storia olimpica del basket. Gli Stati Uniti hanno schierato un roster composto dal miglior giocatore della NCAA (Christian Laettner) e da 11 stelle della NBA, fra tutti Michael Jordan, Magic Johnson e Larry Bird. Il Dream Team ha completato il torneo vincendo facilmente tutte le partite con una media di 44 punti di distacco. Le Olimpiadi videro inoltre come protagoniste anche le neonate nazionali di Lituania e Croazia. I croati Petrović, Rađa e Kukoč, giocatori già medagliati nel 1988 con la nazionale jugoslava, spinsero la propria nazionale ad aggiudicarsi la medaglia d'argento infliggendo agli USA il loro maggior numero di punti subiti nell'edizione (85). I giocatori simbolo della Lituania Sabonis, Chomičius, Kurtinaitis e Marčiulionis componevano i quattro quinti dei titolari di quella Unione Sovietica che sconfisse gli Stati Uniti nel 1988. In questa edizione nulla poterono nella semifinale contro gli americani (55 punti di scarto), ma nella finale per il terzo posto sconfissero proprio la rappresentativa delle Repubbliche dell'ex-URSS, squadra formatasi a causa della dissoluzione dell'Unione Sovietica. Nel torneo femminile invece la Squadra Unificata riuscì ad aggiudicarsi la medaglia d'oro perdendo solo nella partita inaugurale della competizione con Cuba. Da questa edizione in poi la nazionale femminile americana vincerà tutti i tornei olimpici disputati. In campo maschile, dopo altre due edizioni in cui si vide la vittoria finale degli Stati Uniti (a discapito di Jugoslavia e Francia), i Giochi di Atene 2004 videro trionfare l' Argentina. La Generación Dorada, composta da giocatori simbolo del basket latinoamericano come Ginóbili, Nocioni, Oberto e Scola sconfissero in semifinale gli USA ed in finale l'Italia allenata da Carlo Recalcati. Per riparare al terzo posto dell'edizione precedente, LeBron James, Wade e Anthony, che nel 2004 erano rookie in NBA, decisero di ripresentarsi alle Olimpiadi di Pechino 2008 supportati da altre stelle NBA, fra tutti Kobe Bryant. In semifinale si presero la rivincita con l'Argentina battendola di 20 punti, vincendo poi la medaglia d'oro battendo la Spagna. Albo d'oroMaschile 5x5Femminile 5x5
Maschile 3x3
Femminile 3x3
MedagliereAggiornati a Parigi 2024. In corsivo le squadre delle Nazioni non più esistenti. PallacanestroMaschile
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Pallacanestro 3x3Maschile
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