Pieve di Gorgonzola
La pieve di Gorgonzola o pieve dei Santi Gervaso e Protaso di Gorgonzola (in latino: Plebis Gorgonzolensis o Plebis Sanctorum Gervasii et Protasii Gorgonzolensis) era il nome di un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e del Ducato di Milano con capoluogo Gorgonzola. I patroni erano i santi Gervaso e Protaso a cui è ancora oggi dedicata la chiesa prepositurale di Gorgonzola. StoriaLe prime attestazioni documentarie dell'esistenza della pieve di Gorgonzola risalgono al X secolo, anche se un'analisi completa della struttura ci perviene solo attraverso Goffredo da Bussero alla fine del XIII secolo, ove già viene segnalata la presenza di una canonica. I primi cambiamenti si ravvisarono a partire dal XIV secolo quando le chiese di Santa Margherita e Sant'Andrea di Melzo passarono alla pieve di Corneliano, ma questo non frenò la sempre crescente vita religiosa in Gorgonzola, ove si trovavano ben ventitré canonici oltre al prevosto, con sedici chiese parrocchiali e numerose cappelle. Nel XVI secolo i canonicati erano già scesi a ventuno e dall'epoca post-tridentina, la città divenne sede di un vicariato che andò, di fatto, a ricoprire l'ambito pastorale della pieve.[1] Col Rinascimento la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della Provincia del Ducato di Milano, al fine di ripartire i carichi fiscali e provvedere all'amministrazione della giustizia.[2] Dal punto di vista civile, fu solo nell'anno 1797 che la pieve amministrativa venne soppressa in seguito all'invasione di Napoleone e alla conseguente introduzione di nuovi e più moderni distretti.[3] La pieve rimase in auge praticamente sino all'Ottocento inoltrato, e dall'annuario della diocesi di Milano del 1859 apprendiamo infatti che la parrocchia di Cernusco Asinario era stata costituita in vicariato, venendo distaccata da Gorgonzola. Con decreto del 12 gennaio 1918, inoltre, il cardinale Andrea Carlo Ferrari staccò dal vicariato di Gorgonzola anche le parrocchia di Inzago, Pozzuolo Martesana, Trecella, Groppello e Masate, che costituirono di fatto la prima base del vicariato foraneo di Inzago. Nello stesso anno, inoltre, le parrocchie di Camporicco, Cologno Monzese, San Giuliano, vennero staccate dal vicariato di Gorgonzola e unite a quello di Cernusco sul Naviglio, che ottenne così la qualifica di vicariato foraneo. Altra battuta d'arresto il governo plebano la ebbe nel 1929 quando la parrocchia di Vignate venne annessa alla pieve di Melzo. Ormai completamente decaduta nelle sue antiche funzioni, la pieve di Gorgonzola venne completamente soppressa dai decreti del sinodo voluto dal cardinale Giovanni Colombo nel 1972.[4] Il suo antico territorio copre un'area di 98,10 km² con una popolazione di 66.058 abitanti nel 1972, ricadendo sotto il decanato di Gorgonzola comprendente 18 parrocchie. TerritorioNella seconda metà del XVIII secolo, dopo l'aggregazione di Retenate a Vignate, il territorio della pieve era così suddiviso:
NoteBibliografia
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