Provincia di Sassari
La provincia di Sassari (prubìntzia di Sassari in sassarese, provìntzia de Tàtari in sardo, pruvincia di Sassari in castellanese, pruìncia di Sassari in gallurese, província de Sàsser in catalano) è una provincia italiana della Sardegna di 473 629 abitanti[1]. Affacciata a nord e a ovest sul mar di Sardegna al Golfo dell'Asinara e il Mar Tirreno a est, confina a sud con le province di Oristano e di Nuoro. La provincia di Sassari venne istituita nel 1859, prima anche dell'Unità d'Italia del 1861, con un territorio che fino al 1927 comprendeva l'intero Capo di sopra dell'isola. Dal 1878 ha sede nell'omonimo Palazzo della Provincia a Sassari. Con la riforma degli enti locali sardi del 2021 (Legge Regionale n. 7/2021) per la provincia è stata prevista la soppressione a favore delle istituende città metropolitana di Sassari e provincia della Gallura Nord-Est Sardegna.[2] SocietàEvoluzione demograficaLa provincia conta 92 comuni e 474 564 abitanti (al 30.11.2021) distribuiti su una superficie estesa per 7692 km². Da tali dati emerge che la densità abitativa, inferiore alla media isolana, è pari a 62 ab./km². La provincia presenta una densità abitativa assai ineguale: il comune meno densamente popolato è Semestene con un valore di appena 3,61 abitanti per km quadrato, mentre Sassari ha un indicatore di 223 (Porto Torres 203 e Alghero 188). I principali indicatori demografici presentano questi dati:
Presentando quindi come bilancio globale:
Qualità della vita
StoriaNel territorio della provincia, dalla Regione Sardegna venne prevista l'istituzione di un'area metropolitana di Sassari con la legge regionale 2 agosto 1996, rinviata dal governo il 6 settembre dello stesso anno. La legge venne impugnata per ragioni d'illegittimità sull'autonomia nell'ordinamento degli enti locali, perché in contrasto con la legge istitutiva nazionale, la 142/1990, che prevedeva l'istituzione della sola area metropolitana di Cagliari.[6] Dopo lo stralcio per evitare il mutuo rallentamento con il processo di creazione delle nuove province[6][7] vennero formulate nuove proposte di legge nell'intento di estendere all'area metropolitana di Sassari la disciplina prevista per l'area metropolitana di Cagliari si procede all'eliminazione del riferimento all'istituzione di una area metropolitana, onde evitare la riproposizione del rilievo governativo, proponendo l'attribuzione sostanziale delle speciali forme di autonomia politica ed organizzativa alla Provincia di Sassari.[8] In seguito alla legge regionale n. 9 del 2001 e successive integrazioni, era stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della Regione Autonoma della Sardegna, che aveva portato il numero delle province da quattro a otto. Le modifiche avevano assunto piena operatività a partire dal maggio 2005, quando si svolsero le elezioni per rinnovare tutti i consigli provinciali. La provincia di Sassari aveva subito le seguenti modifiche:
In seguito ai referendum del 2012 e al progetto di abolizione o riforma delle province in Sardegna, approvato dal Consiglio regionale il 24 maggio 2012,[9] secondo gli intendimenti della Regione la Provincia di Sassari doveva dar vita a un nuovo ente amministrativo o essere abolita il 1º marzo 2013[10][11][12], scadenza poi prorogata al 1º luglio 2013[13]. In tale data tuttavia la provincia non era stata commissariata come capitato a 5 delle 8 province sarde, e proseguiva così la sua regolare attività istituzionale. Nel corso degli anni sono stati sviluppati vari protocolli d'intesa e pianificazione, come il Piano strategico intercomunale comprendente il capoluogo della provincia e altri sei comuni.[14] L'istituzione di un'area metropolitana nella provincia, attualmente di valore principalmente accademico, amministrativo e statistico, viene periodicamente riproposta in occasione delle riforme degli enti territoriali locali.[15] Successivamente, nel 2016, a seguito della legge di riforma delle province sarde (legge regionale 2/2016) alla provincia di Sassari venivano riassegnati i territori dell'ex provincia di Olbia-Tempio (inclusi i comuni di San Teodoro e Budoni, che provenivano dalla provincia di Nuoro), che ne costituiscono oggi la Zona Omogenea di Olbia Tempio, che sono una sede distaccata della sede centrale di Sassari nella zona est del territorio provinciale (Gallura). L'estensione territoriale e giurisdizionale della provincia di Sassari oltre a tornare alla stessa dimensione antecedente al maggio 2005, risulta accresciuta dei territori dei comuni di San Teodoro e Budoni, ridiventando così la più grande provincia d'Italia per estensione. La successiva legge regionale 7/2021[16] ripristinava però in buona parte la situazione antecedente al 2016, prevedendo una volta attuata la riforma il nuovo distacco della Gallura e dei territori attigui (confluiti nella provincia della Gallura Nord-Est Sardegna) affiancato dall'istituzione della Città metropolitana di Sassari, destinata a ereditare il territorio residuo della provincia sassarese. SimboliLo stemma della provincia di Sassari era stato concesso con regio decreto del 24 marzo 1938.[17] «Inquartato: il 1° e il 4° di azzurro, alla croce d'argento; il 2° e il 3° di rosso, alla torre merlata d'oro, aperta e finestrata del campo.» Lo stemma, in uso sin dal XIX secolo, era comune sia alla provincia che al capoluogo. Nel 1936 la città di Sassari cambiò gli smalti che aveva in origine — di rosso alla croce d'argento (Savoia) e d'oro alla torre di rosso (Giudicato di Torres) — differenziandosi dalla provincia. Dal 1933 al 1943 era ornato dal capo del Littorio.[18] Geografia fisicaTerritorioIl territorio della provincia di Sassari è il più esteso della Sardegna e dell'Italia intera. È delimitato a nord dal golfo dell'Asinara, a est dal mar Tirreno, a sud dalle provincie di Nuoro e Oristano e a ovest dal mar di Sardegna. Nella provincia è presente l'unico lago naturale della Sardegna, il lago di Baratz ed uno dei laghi artificiali più grandi, il lago Coghinas, che faceva da confine con la ex provincia di Olbia-Tempio. Nel territorio è presente una delle più vaste pianure sarde, la Nurra. Nella provincia ci sono alcune delle più famose località turistiche sarde: Castelsardo, Porto Torres, Alghero e la Riviera del Corallo, Stintino, Porto Cervo, Porto Rotondo, La Maddalena e il suo arcipelago, Palau e Santa Teresa di Gallura. Le si distinguono in rocciose e in sabbiose, senza dubbio alcune delle spiagge più lunghe sono quelle del golfo dell'Asinara, come la spiaggia di Platamona che si unisce con quella della Marina di Sorso. Verso Stintino invece si distende la spiaggia di Fiumesanto che si unisce a quella di Ezzi e infine a quella delle saline, formando tutte insieme una spiaggia lunga diversi chilometri. A Porto Torres esistono delle spiagge alquanto belle come la più conosciuta spiaggia di Balai. A Stintino la spiaggia della Pelosa e altre verso il cosiddetto mare di fuori. Ad Alghero il Lido, la pineta di Maria Pia, la più famosa spiaggia delle Bombarde, e la pineta Mugoni. E a Castelsardo nella frazione di Lu Bagnu una lunghissima spiaggia. Fanno parte del territorio provinciale l'isola dell'Asinara, il lago Cuga, il lago Bidighinzu e il versante occidentale del lago Coghinas. Nella parte più interna della provincia, invece, spicca per importanza il territorio del Logudoro, caratterizzato da un paesaggio collinare e montuoso, che vede nella città di Ozieri il proprio centro più importante per storia e cultura, e che vanta la presenza del terzo centro sardo più alto sul livello del mare: Pattada. CollegamentiI collegamenti con il continente sono diversi, portuali e aerei. Portuali
I restanti porti dell'area, di diversa e minore importanza sono localizzati ad Alghero, Stintino e Castelsardo, ma si tratta di scali prettamente legati al turismo da diporto.
Aerei
StradaliLe strade principali sono la strada statale 131 Carlo Felice che, passando per Sassari e Oristano, collega Porto Torres e Cagliari (è stata conclusa la tratta Sassari – Porto Torres cosiddetta “camionale” che termina nell'area industriale turritana e presenta dei nuovi raccordi con Alghero e Stintino); la Sassari-Olbia (SS199) e la Sassari-Alghero (SS291). Il collegamento del capoluogo con Olbia è ancora in fase di completamento, la fine dei lavori della nuova strada statale 729, a quattro corsie, è prevista per il 2019, benché nel corso del 2016 siano stati inaugurati diversi lotti della nuova statale. Le altre strade sono la Sassari-Castelsardo (SS200) dell'Anglona, la SS131 bis che collega Ittiri e Thiesi alla 131 partendo dalla cantoniera di scala cavalli, la 127bis) settentrionale Sarda "vecchia Sassari-Alghero" attraverso Uri. Infine sono da citare la SP15m la Ittiri-Sassari, una delle provinciali più importanti, e la SP81 ovvero la litoranea di Platamona. FerroviariLa strada ferrata principale della provincia è la Dorsale Sarda, che collega Cagliari con la Gallura (ed in particolare Olbia) terminando nel porto di Golfo Aranci. Da essa ha origine a Chilivani (Ozieri) un'ulteriore ferrovia per Porto Torres, che raggiunge Sassari e permette il collegamento tra le due maggiori città sarde. Entrambe le linee sono gestite da Rete Ferroviaria Italiana; a Sassari fanno inoltre capo due ferrovie a scartamento ridotto colleganti il capoluogo provinciale con Alghero e con Sorso, oltre ad una terza linea terminante a Palau ma aperta al solo traffico turistico del Trenino Verde. La gestione di queste ferrovie è in capo alla società di trasporto pubblico della Regione Autonoma della Sardegna, l'ARST. Dal 2006, infine, il capoluogo è servito nell'area urbana da una tranvia, avente la particolarità di essere il primo sistema di tram-treno attivo in Italia[19]. AmministrazioneElenco dei presidentiComuniAppartengono alla provincia di Sassari i seguenti 92 comuni:
Comuni più popolosiAl 30 settembre 2021 questi erano i centri più popolosi della provincia[1]:
Note
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