Il raccordo è stato aperto nel 1964,[5] come compensazione senese per la perdita del progettato tracciato originario dell’Autosole a favore di Arezzo.[3]
L'assegnazione della numerazione RA 03 è stata introdotta col decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 settembre 2001 (Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28-09-2001)[6]; tuttavia apparve nella segnaletica solamente coi lavori di manutenzione straordinaria, iniziati a settembre 2013, e sui segnali verticali compositi di numerazione dei cavalcavia.[5]
Classificazione
Il raccordo autostradale è stato classificato come tale il 1º aprile 1967.[7] Lo stesso decreto ha classificato il raccordo tecnicamente come "strada di tipo A (autostrada)". Successivamente, il raccordo, col Decreto legislativo29 ottobre 1999, n. 461, è stato incluso nella rete stradale a viabilità ordinaria d'interesse nazionale e non più in quella autostradale. Nonostante la classificazione del 1967 di strada di tipo A, non sono stati installati i segnali di inizio e fine autostrada fino al 2013[5][8][9][10].
L'arteria si presenta di fatto come una strada di grande comunicazione a carreggiate separate, con due corsie per ogni senso di marcia, priva di corsia di emergenza, ma con piazzole di sosta e col limite massimo di velocità di 90 km/h (60 km/h nei tratti più pericolosi), vista la presenza di numerose curve, salite e discese.
Percorso
Il raccordo prosegue senza soluzione di continuità come tangenziale Ovest di Siena presso lo svincolo di Siena Nord. In origine il raccordo finiva sulla strada statale 222 Chiantigiana: l'ultimo chilometro è stato trasformato nell'uscita Siena Nord.
Su tutto il tragitto sono presenti due aree di servizio per senso di marcia.