Raro!
Raro! è stato un mensile d'informazione e critica musicale italiano,[1] con una particolare attenzione al collezionismo discografico, fondato nel 1987[2] da Andrea Tinari e Roberto Ruggeri. Ha chiuso nel marzo 2013, quando Fernando Fratarcangeli, il direttore, ha fondato con una nuova società la rivista Raropiù, identica per grafica e contenuti alla prima.[3][4] Storia1987-2013: RaroSebbene Raro! sia stato fondato nel 1987[5] da Andrea Tinari e Roberto Ruggeri, le pubblicazioni effettive iniziarono solo l'anno successivo: nel 1987 fu pubblicato soltanto il numero 0, con in copertina Mina, di cui veniva ricostruita la discografia, e venduto solo in alcune fiere del disco e negozi di dischi; i numeri successivi furono distribuiti nelle edicole con successo crescente.[6] Sin dai primi numeri l'attenzione principale è stata quella di ricostruire le discografie degli artisti trattati; nel corso degli anni gli argomenti si sono ampliati dal collezionismo discografico quello relativo a gadget, manifesti ed altro, trattando sia artisti italiani che stranieri.[2] Vi sono inoltre nella rivista recensioni delle nuove pubblicazioni discografiche, di libri e DVD musicali, oltre alla rubrica delle lettere al direttore.[7] La prima sede era situata in piazza Euclide 19; il primo direttore, fino al 1999, è stato Roberto Ruggeri a cui è seguito Fernando Fratarcangeli.[7] Nel corso degli anni hanno scritto su Raro! i maggiori esperti di musica italiani; tra gli altri ricordiamo Fernando Fratarcangeli (dal 1999 direttore), Dario Salvatori,[8] Massimiliano Canè, Italo Gnocchi,[9] Alessandro Pomponi, Enzo Giannelli, Sergio Mancinelli, Franco Settimo,[10] Andrea Tinari, Susanna Buffa e molti altri. Nel 2007, in occasione dei vent'anni dalla nascita della rivista, è stato pubblicato da Raro! un volume, intitolato Discografia italiana, in cui sono racchiuse tutte le discografie di artisti italiani dagli anni quaranta al 2007.[11] 2013-in poi: Raro PiùLa Raro! RecordsNel corso degli anni di attività, Raro! ha anche stampato alcuni dischi e CD, spesso in edizione limitata, attingendo per lo più al catalogo della RCA Italiana; tra i dischi pubblicati: Il re del castello de il Balletto di Bronzo, Donna Plautilla del Banco del Mutuo Soccorso, Matteo di Riccardo Fogli, il cofanetto con gli inediti di Patty Pravo,[12] varie raccolte con brani rarissimi di Mina, i picture disc di Theorius Campus di Antonello Venditti e Francesco De Gregori, di Il mio canto libero di Lucio Battisti, di No! Mamma, no! di Renato Zero, di Ritratto di Gianni di Gianni Morandi, e molti altri.[2][6] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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