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Salto in alto

Salto in alto
Il salto a 2,09 m di Stefka Kostadinova nel 1987 a Roma, uno dei più longevi record dell'atletica femminile
FederazioneWorld Athletics
ContattoNo
GenereMaschile e femminile
Indoor/outdoorOutdoor e indoor
Campo di giocoCampo
Olimpicodal 1896 (uomini)
dal 1928 (donne)
Campione mondialeMaschile outdoor:
Italia (bandiera) Gianmarco Tamberi (2023)
Femminile outdoor:
Australia (bandiera) Eleanor Patterson (2022)
Maschile indoor:
Corea del Sud (bandiera) Woo Sang-hyeok (2022)
Femminile indoor:
Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich (2022)
Campione olimpicoMaschile:
Nuova Zelanda (bandiera) Hamish Kerr,
(2024)
Femminile:
Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich (2024)

Il salto in alto è una specialità sia maschile sia femminile dell'atletica leggera in cui l'atleta deve superare con un salto un'asticella orizzontale messa a una certa altezza.

Il salto si può effettuare in qualsiasi modo, purché ci si stacchi da terra con un piede solo.[1] La tecnica di salto più utilizzata è lo stile Fosbury, introdotta a partire dagli anni 1960 e resa celebre da Dick Fosbury, oro ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968.[2]

La disciplina può essere praticata sia indoor che outdoor benché, a livello olimpico, solo in quest'ultima varietà.

Il record mondiale maschile è tra i più longevi dell'atletica leggera: appartiene al cubano Javier Sotomayor, che, nel 1993 a Salamanca, saltò 2,45 m; mentre quello femminile è stato stabilito il 7 luglio 2024 al Meeting de Paris dall'ucraina Jaroslava Mahučich con la misura di 2,10 m[3].

Ancora Sotomayor detiene dal 1989 il record indoor con 2,43 m conseguito a Budapest mentre più recente, in tale varietà, è il primato femminile, appannaggio della svedese Kajsa Bergqvist, che ad Arnstadt raggiunse i 2,08 m nel 2006.

Regole

In gara, all'inizio l'asticella è messa a un'altezza relativamente modesta, poi viene alzata con incrementi di 2, 3 o 5 cm, o a volte di un cm nei tentativi di record. Ogni atleta può scegliere a che altezza entrare in gara. Una volta effettuato un salto a quella altezza, nessuno può entrare ad una misura inferiore.

L'atleta ha 60 secondi di tempo da quando viene chiamato; quando rimangono 2-3 atleti ne ha 90, quando rimane un atleta ha 3 minuti. Dopo tre salti falliti consecutivi è eliminato. Vince l'atleta che ha saltato la misura maggiore. Se due o più saltano la stessa altezza massima, vince chi ha fatto meno errori a tale altezza. Se ancora pari, vince chi ha fatto meno errori in tutta la competizione. Se le serie degli atleti risultano identiche, si effettuano salti ulteriori (jump-off), le cui misure sono anch'esse valide ai fini dei record, ma se gli atleti ex aequo trovano un accordo, la gara può finire alla pari (cosa che è successa, ad esempio, ai Giochi olimpici di Tokyo 2020).

L'asticella è di vetroresina o altro materiale ma non metallo. Altri materiali sono permessi, ma entro certi limiti di peso e curvatura. L'asticella è lunga circa 4 m (la World Athletics regola la lunghezza a scopo di record), con una sezione trasversale circolare, e due punti di appoggio semicircolari con una superficie piatta alle estremità. È collocata all'altezza voluta su due montanti regolabili che prendono il nome di ritti.

L'altezza saltata si misura dal punto di decollo al bordo superiore della parte centrale dell'asticella. Al di là dell'asticella c'è un materasso molle di gommapiuma, che permette un atterraggio sicuro. Gli atleti devono saltare con un solo piede. Nel salto possono toccare l'asticella, ma il salto è nullo se questa cade per il tocco. In rari casi l'atleta è stato autorizzato a ripetere il tentativo, ma solo se il giudice dichiara che l'asticella è caduta per circostanze esterne, come il vento. Ci sono 4 parti dell'esecuzione: rincorsa, stacco, volo e atterraggio.

Nell'anno sportivo 2016-17, la revisione del regolamento tecnico internazionale ha introdotto la regola per cui un salto è nullo anche se l'atleta, nella rincorsa, tocca l'asticella o l'immaginario piano verticale posto tra i ritti e poi non effettua il salto.[4][5] Se invece l'atleta non supera il piano verticale tra i ritti, può ripetere il tentativo.

Storia

Anche se probabilmente il salto in alto era praticato già nei Giochi olimpici antichi, la prima gara documentata avvenne in Scozia all'inizio del XIX secolo, e fu vinta con un salto di 1,67 m.

I primi saltatori usavano un approccio diretto all'asticella (valicamento frontale) o una tecnica detta "a forbice": l'atleta si accostava all'asticella in diagonale e gettava al di là prima la gamba interna (la più vicina all'asticella) e poi l'altra, con un movimento che ricorda le lame delle forbici.

Verso fine secolo la tecnica di salto iniziò a evolversi, a partire da quella introdotta da Michael F. Sweeney: iniziato il salto come nella tecnica a forbice, si stende la schiena in orizzontale sopra l'asticella volgendo il fianco verso l'asticella; con questa tecnica il valicamento è più facile, e il saltatore portò il record mondiale a 1,97 m nel 1895.

Un altro atleta statunitense, George Horine, ideò una tecnica ancor più efficiente, detta western roll. La rincorsa è sempre diagonale rispetto all'asticella, ma lo stacco si fa con la gamba interna, mentre quella esterna è portata verso l'alto per proiettare il corpo oltre l'asticella mantenendo sempre il fianco verso l'asticella. Horine portò il record mondiale a 2,01 m nel 1912 e la sua tecnica fu largamente usata nella gara dei Giochi olimpici di Berlino 1936, vinta da Cornelius Johnson con 2,03 m.

I saltatori statunitensi e sovietici dominarono per i successivi quarant'anni, che videro l'evoluzione della tecnica ventrale, o straddle, in cui il saltatore scavalca l'asticella a pancia sotto, con il torso quasi parallelo a essa.

Fra i più grandi saltatori ventrali si ricordano Charles Dumas, che saltò 2,13 m nel 1956, John Thomas che valicò per primo i 2,23 m nel 1960 e Valerij Brumel', che dominò per oltre quattro anni, portando il record mondiale a 2,28 m e vincendo l'oro ai Giochi olimpici di Tokyo 1964, prima che la sua carriera fosse interrotta da un incidente in moto.

Gli allenatori statunitensi, incluso il due volte campione NCAA Frank Costello dell'Università del Maryland, migrarono in Russia per imparare da Brumel' e dai suoi allenatori. Tuttavia fu un solitario innovatore all'Università statale dell'Oregon, Dick Fosbury, a portare il salto in alto nel nuovo secolo. Grazie al materassino di atterraggio più alto e più soffice, egli aggiunse una nuova rotazione al vecchio salto ventrale. Passò l'asticella prima con la testa e le spalle, poi con la schiena arcuata, in una posizione che gli avrebbe fatto rompere il collo sulle vecchie buche di atterraggio in sabbia.[2]

Dopo la sua vittoria con lo stile Fosbury ai Giochi olimpici di Città del Messico 1968, la tecnica iniziò a diffondersi in tutto il mondo e ben presto divenne la più in uso. L'ultimo uomo a stabilire il record mondiale con lo stile ventrale fu il sovietico Volodymyr Jaščenko, che saltò 2,33 m nel 1977 e poi 2,35 m (indoor) nel 1978; l'ultima donna fu Rosemarie Ackermann, la prima a superare la soglia dei 2 metri (1977).[6]

Dopo la rivoluzione Fosbury, si sono distinti gli statunitensi Dwight Stones (con un personale di 2,34 m) e Franklin Jacobs (alto 1,73 m, riuscì a valicare un'asticella posta a 59 cm più in alto, a 2,32 m); i cinesi Ni Zhiqin e Zhu Jianhua; i tedeschi Gerd Wessig e Dietmar Mögenburg; il campione mondiale svedese Patrik Sjöberg e il campione olimpico e mondiale cubano Javier Sotomayor. In campo femminile si sono affermate l'italiana Sara Simeoni, la tedesca Ulrike Meyfarth e la bulgara Stefka Kostadinova.

Record mondiale secondo quattro diverse tecniche di salto[7]
Anno Stile Atleta Misura
1895 Forbice Stati Uniti (bandiera) Michael F. Sweeney 1,97 m
1912 Costale Stati Uniti (bandiera) George Horine 2,01 m
1978 Ventrale Unione Sovietica (bandiera) Volodymyr Jaščenko 2,35 m
1993 Fosbury Cuba (bandiera) Javier Sotomayor 2,45 m

Record

Javier Sotomayor, detentore dei record mondiali di salto in alto
Jaroslava Mahučich, primatista mondiale femminile dal 2024
Kajsa Bergqvist, detentrice del record mondiale indoor

Il record mondiale maschile è di 2,45 m, stabilito nel 1993 dal cubano Javier Sotomayor, mentre il record mondiale femminile è di 2,10 m ed è stato stabilito nel 2024 dalla ucraina Jaroslava Mahučich. A livello indoor i record mondiali sono detenuti dallo stesso Javier Sotomayor con la misura di 2,43 m e dalla svedese Kajsa Bergqvist con 2,08 m.

Il miglior differenziale, ovvero la differenza tra la statura dell'atleta e la miglior misura saltata in carriera, è di 59 cm, realizzato nel 1978 dallo statunitense Franklin Jacobs (altezza 1,73 m, record 2,32 m) e nel 2005 dallo svedese Stefan Holm (altezza 1,81 m, record 2,40 m).[8] Tra le donne il miglior differenziale è di 35 cm ed è stato stabilito nel 2011 dall'italiana Antonietta Di Martino (altezza 1,69 m, record 2,04 m).[8]

Maschili

Statistiche aggiornate al 16 novembre 2023.[9]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,45 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Spagna (bandiera) Salamanca 27 luglio 1993
Record olimpico 2,39 m Stati Uniti (bandiera) Charles Austin Stati Uniti (bandiera) Atlanta 28 luglio 1996
Record africano 2,38 m Sudafrica (bandiera) Jacques Freitag Sudafrica (bandiera) Oudtshoorn 5 marzo 2005
Record asiatico 2,43 m Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Belgio (bandiera) Bruxelles 5 settembre 2014
Record europeo 2,42 m Svezia (bandiera) Patrik Sjöberg Svezia (bandiera) Stoccolma 30 giugno 1987
Record nord-centroamericano 2,45 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Spagna (bandiera) Salamanca 27 luglio 1993
Record oceaniano 2,36 m Australia (bandiera) Tim Forsyth Australia (bandiera) Melbourne 2 marzo 1997
Record oceaniano 2,36 m Australia (bandiera) Brandon Starc Germania (bandiera) Eberstadt 26 agosto 2018
Record sudamericano 2,33 m Colombia (bandiera) Gilmar Mayo Colombia (bandiera) Pereira 17 ottobre 1994
Record nazionale 2,39 m Italia (bandiera) Gianmarco Tamberi Monaco (bandiera) Principato di Monaco 15 luglio 2016

Femminili

Statistiche aggiornate al 7 agosto 2024.[10]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,10 m Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich Francia (bandiera) Parigi 7 luglio[3] 2024
Record olimpico 2,06 m Russia (bandiera) Elena Slesarenko Grecia (bandiera) Atene 28 agosto 2004
Record africano 2,06 m Sudafrica (bandiera) Hestrie Cloete Francia (bandiera) Saint-Denis 31 agosto 2003
Record asiatico 2,00 m Kazakistan (bandiera) Nadežda Dubovickaja Kazakistan (bandiera) Almaty 8 giugno 2021
Record europeo 2,10 m Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich Francia (bandiera) Parigi 7 luglio[3] 2024
Record nord-centroamericano 2,05 m Stati Uniti (bandiera) Chaunté Lowe Stati Uniti (bandiera) Des Moines 26 giugno 2010
Record oceaniano 2,03 m Australia (bandiera) Nicola Olyslagers Stati Uniti (bandiera) Eugene 17 settembre 2023
Record sudamericano 1,96 m Argentina (bandiera) Solange Witteveen Italia (bandiera) Oristano 8 settembre 1997
Record nazionale 2,03 m Italia (bandiera) Antonietta Di Martino Italia (bandiera) Milano 24 giugno 2007

Maschili indoor

Statistiche aggiornate al 16 novembre 2023.[11]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,43 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Ungheria (bandiera) Budapest 4 marzo 1989
Record africano 2,32 m Nigeria (bandiera) Anthony Idiata Grecia (bandiera) Patrasso 15 febbraio 2000
Record asiatico 2,41 m Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Irlanda (bandiera) Athlone 18 febbraio 2015
Record europeo 2,42 m Germania Ovest (bandiera) Carlo Thränhardt Germania Est (bandiera) Berlino 26 febbraio 1988
Record nord-centroamericano 2,43 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Ungheria (bandiera) Budapest 4 marzo 1989
Record oceaniano 2,34 m Nuova Zelanda (bandiera) Hamish Kerr Slovacchia (bandiera) Banská Bystrica 14 febbraio 2023
Record sudamericano 2,31 m Brasile (bandiera) Thiago Moura Serbia (bandiera) Belgrado 20 marzo 2022
Record nazionale 2,38 m Italia (bandiera) Gianmarco Tamberi Rep. Ceca (bandiera) Hustopeče 13 febbraio 2016

Femminili indoor

Statistiche aggiornate al 19 marzo 2022.[12]

Misura Atleta Luogo Data
Record mondiale 2,08 m Svezia (bandiera) Kajsa Bergqvist Germania (bandiera) Arnstadt 4 febbraio 2006
Record africano 1,97 m Sudafrica (bandiera) Hestrie Cloete Regno Unito (bandiera) Birmingham 18 febbraio 2001
Record asiatico 1,98 m Kazakistan (bandiera) Svetlana Zalevskaya Russia (bandiera) Samara 2 marzo 1996
Record asiatico 1,98 m Kazakistan (bandiera) Nadežda Dubovickaja Serbia (bandiera) Belgrado 19 marzo 2022
Record europeo 2,08 m Svezia (bandiera) Kajsa Bergqvist Germania (bandiera) Arnstadt 4 febbraio 2006
Record nord-centroamericano 2,02 m Stati Uniti (bandiera) Chaunté Lowe Stati Uniti (bandiera) Albuquerque 26 febbraio 2012
Record oceaniano 2,00 m Australia (bandiera) Eleanor Patterson Serbia (bandiera) Belgrado 19 marzo 2022
Record sudamericano 1,94 m Argentina (bandiera) Solange Witteveen Rep. Ceca (bandiera) Brno 9 febbraio 2000
Record nazionale 2,04 m Italia (bandiera) Antonietta Di Martino Slovacchia (bandiera) Banská Bystrica 24 giugno 2007

Legenda:

Record mondiale: record mondiale
Record olimpico: record olimpico
Record africano: record africano
Record asiatico: record asiatico
Record europeo: record europeo
Record nord-centroamericano: record nord-centroamericano e caraibico
Record oceaniano: record oceaniano
Record sudamericano: record sudamericano
Record nazionale: record italiano

Migliori atleti

Lo svedese Patrik Sjöberg detiene la terza prestazione mondiale e il record europeo con 2,42 m
Blanka Vlašić nel 2009 saltò a un solo centimetro dal record mondiale di Stefka Kostadinova
La russa Anna Čičerova con la misura di 2,07 m si colloca al quarto posto tra le migliori altiste outdoor di sempre

Maschili outdoor

Statistiche aggiornate al 22 settembre 2021.[13]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,45 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Spagna (bandiera) Salamanca 27 luglio 1993
2. 2,43 m Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Belgio (bandiera) Bruxelles 5 settembre 2014
3. 2,42 m Svezia (bandiera) Patrik Sjöberg Svezia (bandiera) Stoccolma 30 giugno 1987
3. 2,42 m Ucraina (bandiera) Bohdan Bondarenko Stati Uniti (bandiera) New York 14 giugno 2014
5. 2,41 m Unione Sovietica (bandiera) Igor' Paklin Giappone (bandiera) Kōbe 4 settembre 1985
6. 2,40 m Unione Sovietica (bandiera) Rudol'f Povarnicyn Unione Sovietica (bandiera) Donec'k 11 agosto 1985
6. 2,40 m Romania (bandiera) Sorin Matei Cecoslovacchia (bandiera) Bratislava 20 giugno 1990
6. 2,40 m Stati Uniti (bandiera) Charles Austin Svizzera (bandiera) Zurigo 7 agosto 1991
6. 2,40 m Russia (bandiera) Vjačeslav Voronin Regno Unito (bandiera) Londra 5 agosto 2000
6. 2,40 m Canada (bandiera) Derek Drouin Stati Uniti (bandiera) Des Moines 25 aprile 2014
6. 2,40 m Ucraina (bandiera) Andrij Procenko Svizzera (bandiera) Losanna 3 luglio 2014

Femminili outdoor

Statistiche aggiornate al 7 agosto 2024.[14]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,10 m Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich Francia (bandiera) Parigi 7 agosto 2024
2. 2,09 m Bulgaria (bandiera) Stefka Kostadinova Italia (bandiera) Roma 30 agosto 1987
3. 2,08 m Croazia (bandiera) Blanka Vlašić Croazia (bandiera) Zagabria 31 agosto 2009
4. 2,07 m Bulgaria (bandiera) Ljudmila Andonova Germania Est (bandiera) Berlino 20 luglio 1984
4. 2,07 m Russia (bandiera) Anna Čičerova Russia (bandiera) Čeboksary 22 luglio 2011
6. 2,06 m Svezia (bandiera) Kajsa Bergqvist Germania (bandiera) Eberstadt 26 luglio 2003
6. 2,06 m Sudafrica (bandiera) Hestrie Cloete Francia (bandiera) Saint-Denis 31 agosto 2003
6. 2,06 m Russia (bandiera) Elena Slesarenko Grecia (bandiera) Atene 28 agosto 2004
6. 2,06 m Germania (bandiera) Ariane Friedrich Germania (bandiera) Berlino 14 giugno 2009
6. 2,06 m Russia (bandiera) Marija Lasickene Svizzera (bandiera) Losanna 6 luglio 2017

Maschili indoor

Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[15]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,43 m Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Ungheria (bandiera) Budapest 4 aprile 1989
2. 2,42 m Germania Ovest (bandiera) Carlo Thränhardt Germania Est (bandiera) Berlino 26 febbraio 1988
3. 2,41 m Svezia (bandiera) Patrik Sjöberg Grecia (bandiera) Il Pireo 1º febbraio 1987
3. 2,41 m Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Irlanda (bandiera) Athlone 18 febbraio 2015
5. 2,40 m Stati Uniti (bandiera) Hollis Conway Spagna (bandiera) Siviglia 10 marzo 1991
5. 2,40 m Svezia (bandiera) Stefan Holm Spagna (bandiera) Madrid 6 marzo 2005
5. 2,40 m Russia (bandiera) Ivan Uchov Grecia (bandiera) Il Pireo 25 febbraio 2009
5. 2,40 m Russia (bandiera) Aleksej Dmitrik Germania (bandiera) Arnstadt 8 febbraio 2014
9. 2,39 m Germania Ovest (bandiera) Dietmar Mögenburg Germania Ovest (bandiera) Colonia 24 febbraio 1985
9. 2,39 m Germania (bandiera) Ralf Sonn Germania (bandiera) Berlino 1º marzo 1991

Femminili indoor

Statistiche aggiornate al 2 marzo 2021.[16]

Misura Atleta Luogo Data
1. 2,08 m Svezia (bandiera) Kajsa Bergqvist Germania (bandiera) Arnstadt 6 febbraio 2006
2. 2,07 m Germania (bandiera) Heike Henkel Germania (bandiera) Karlsruhe 8 febbraio 1992
3. 2,06 m Bulgaria (bandiera) Stefka Kostadinova Grecia (bandiera) Atene 20 febbraio 1988
3. 2,06 m Croazia (bandiera) Blanka Vlašić Germania (bandiera) Arnstadt 6 febbraio 2010
3. 2,06 m Russia (bandiera) Anna Čičerova Germania (bandiera) Arnstadt 4 febbraio 2012
3. 2,06 m Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich Slovacchia (bandiera) Banská Bystrica 2 febbraio 2021
7. 2,05 m Belgio (bandiera) Tia Hellebaut Regno Unito (bandiera) Birmingham 3 marzo 2007
7. 2,05 m Germania (bandiera) Ariane Friedrich Germania (bandiera) Karlsruhe 15 febbraio 2009
7. 2,05 m Russia (bandiera) Marija Lasickene Russia (bandiera) Mosca 9 febbraio 2020
10. 2,04 m Germania (bandiera) Alina Astafei Germania (bandiera) Berlino 3 marzo 1995
10. 2,04 m Russia (bandiera) Elena Slesarenko Ungheria (bandiera) Budapest 7 marzo 2004
10. 2,04 m Italia (bandiera) Antonietta Di Martino Slovacchia (bandiera) Banská Bystrica 9 febbraio 2011

Vincitori nelle competizioni internazionali

Giochi olimpici

Sede e anno Uomini Donne
Atene 1896 Stati Uniti (bandiera) Ellery Clark Specialità non inclusa nel programma olimpico
Parigi 1900 Stati Uniti (bandiera) Irving Baxter
Saint Louis 1904 Stati Uniti (bandiera) Samuel Jones
Londra 1908 Stati Uniti (bandiera) Harry Porter
Stoccolma 1912 Stati Uniti (bandiera) Alma Richards
Anversa 1920 Stati Uniti (bandiera) Richmond Landon
Parigi 1924 Stati Uniti (bandiera) Harold Osborn
Amsterdam 1928 Stati Uniti (bandiera) Bob King Canada (bandiera) Ethel Catherwood
Los Angeles 1932 Canada (bandiera) Duncan McNaughton Stati Uniti (bandiera) Jean Shiley
Berlino 1936 Stati Uniti (bandiera) Cornelius Johnson Ungheria (bandiera) Ibolya Csák
Londra 1948 Australia (bandiera) John Winter Stati Uniti (bandiera) Alice Coachman
Helsinki 1952 Stati Uniti (bandiera) Walt Davis Sudafrica (bandiera) Esther Brand
Melbourne 1956 Stati Uniti (bandiera) Charles Dumas Stati Uniti (bandiera) Mildred McDaniel
Roma 1960 Unione Sovietica (bandiera) Robert Šavlakadze Romania (bandiera) Iolanda Balaș
Tokyo 1964 Unione Sovietica (bandiera) Valerij Brumel' Romania (bandiera) Iolanda Balaș
Città del Messico 1968 Stati Uniti (bandiera) Dick Fosbury Cecoslovacchia (bandiera) Miloslava Rezková
Monaco di Baviera 1972 Unione Sovietica (bandiera) Jüri Tarmak Germania Ovest (bandiera) Ulrike Meyfarth
Montréal 1976 Polonia (bandiera) Jacek Wszoła Germania Est (bandiera) Rosemarie Ackermann
Mosca 1980 Germania Est (bandiera) Gerd Wessig Italia (bandiera) Sara Simeoni
Los Angeles 1984 Germania Ovest (bandiera) Dietmar Mögenburg Germania Ovest (bandiera) Ulrike Meyfarth
Seul 1988 Unione Sovietica (bandiera) Gennadij Avdeenko Stati Uniti (bandiera) Louise Ritter
Barcellona 1992 Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Germania (bandiera) Heike Henkel
Atlanta 1996 Stati Uniti (bandiera) Charles Austin Bulgaria (bandiera) Stefka Kostadinova
Sydney 2000 Russia (bandiera) Sergej Kljugin Russia (bandiera) Elena Elesina
Atene 2004 Svezia (bandiera) Stefan Holm Russia (bandiera) Elena Slesarenko
Pechino 2008 Russia (bandiera) Andrej Sil'nov Belgio (bandiera) Tia Hellebaut
Londra 2012 Stati Uniti (bandiera) Erik Kynard Russia (bandiera) Anna Čičerova
Rio de Janeiro 2016 Canada (bandiera) Derek Drouin Spagna (bandiera) Ruth Beitia
Tokyo 2020 Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim
Italia (bandiera) Gianmarco Tamberi
ROC (bandiera) Marija Lasickene
Parigi 2024 Nuova Zelanda (bandiera) Hamish Kerr Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich

Mondiali

Sede e anno Uomini Donne
Helsinki 1983 Unione Sovietica (bandiera) Gennadij Avdeenko Unione Sovietica (bandiera) Tamara Bykova
Roma 1987 Svezia (bandiera) Patrik Sjöberg Bulgaria (bandiera) Stefka Kostadinova
Tokyo 1991 Stati Uniti (bandiera) Charles Austin Germania (bandiera) Heike Henkel
Stoccarda 1993 Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Cuba (bandiera) Ioamnet Quintero
Göteborg 1995 Bahamas (bandiera) Troy Kemp Bulgaria (bandiera) Stefka Kostadinova
Atene 1997 Cuba (bandiera) Javier Sotomayor Norvegia (bandiera) Hanne Haugland
Siviglia 1999 Russia (bandiera) Vjačeslav Voronin Ucraina (bandiera) Inha Babakova
Edmonton 2001 Germania (bandiera) Martin Buß Sudafrica (bandiera) Hestrie Cloete
Parigi Saint-Denis 2003 Sudafrica (bandiera) Jacques Freitag Sudafrica (bandiera) Hestrie Cloete
Helsinki 2005 Ucraina (bandiera) Jurij Krymarenko Svezia (bandiera) Kajsa Bergqvist
Osaka 2007 Bahamas (bandiera) Donald Thomas Croazia (bandiera) Blanka Vlašić
Berlino 2009 Russia (bandiera) Jaroslav Rybakov Croazia (bandiera) Blanka Vlašić
Taegu 2011 Stati Uniti (bandiera) Jesse Williams Russia (bandiera) Anna Čičerova
Mosca 2013 Ucraina (bandiera) Bohdan Bondarenko Stati Uniti (bandiera) Brigetta Barrett
Pechino 2015 Canada (bandiera) Derek Drouin Russia (bandiera) Marija Lasickene
Londra 2017 Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Atleti Neutrali Autorizzati (bandiera) Marija Lasickene
Doha 2019 Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Atleti Neutrali Autorizzati (bandiera) Marija Lasickene
Oregon 2022 Qatar (bandiera) Mutaz Essa Barshim Australia (bandiera) Eleanor Patterson
Budapest 2023 Italia (bandiera) Gianmarco Tamberi Ucraina (bandiera) Jaroslava Mahučich

Note

  1. ^ AA.VV., L'atletica leggera per tutti, Gremese, p. 77.
  2. ^ a b Olimpiadi 1968, la rivoluzione di Fosbury: quel salto in alto cambiò tutto, su gazzetta.it, 20 ottobre 2018. URL consultato il 2 marzo 2021.
  3. ^ a b c Diamond League 2024 - Parigi - Risultati, su ps-cache.web.swisstiming.com. URL consultato il 27 agosto 2024.
  4. ^ Regola 2.c del Regolamento Tecnico Internazionale 2016-2017.
  5. ^ RTI 2016-2017: le novità, su fidal.it, 5 novembre 2015. URL consultato il 9 novembre 2015.
  6. ^ La Ackermann 25 anni fa a Berlino abbatteva nell'alto il muro dei 2 metri, su gazzetta.it, 27 agosto 2002. URL consultato il 14 marzo 2022.
  7. ^ Fonte: La Stampa, 15 agosto 2007, pag. 52.
  8. ^ a b (EN) 50 cm club, su scholm.com, 3 agosto 2014. URL consultato il 2 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2010).
  9. ^ (EN) Records - High jump men, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
  10. ^ (EN) Records - High jump women, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
  11. ^ (EN) Records - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 16 novembre 2023.
  12. ^ (EN) Records - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 19 marzo 2022.
  13. ^ (EN) All time Top lists - High jump men outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 22 settembre 2021.
  14. ^ (EN) All time Top lists - High jump women outdoor, su worldathletics.org. URL consultato il 7 luglio 2024.
  15. ^ (EN) All time Top lists - High jump men indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.
  16. ^ (EN) All time Top lists - High jump women indoor, su worldathletics.org. URL consultato il 2 marzo 2021.

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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