La Salernitana approda per la prima volta nella storia in Serie B, ma l'esperienza risulterà molto sfortunata.
Contro l'Anconitana-Bianchi dell'ex tecnico Ferenc Hirzer, infatti, a circa 5 minuti dalla fine l'arbitro assegna un gol viziato da fallo di mano da un giocatore dell'Anconitana-Bianchi. L'indignazione dei salernitani conseguente a tale decisione non è molto contenuta: l'arbitro scrive nel suo referto di aver ricevuto un calcio e punisce diversi giocatori campani con delle squalifiche pesanti: il difensore Zaramela, per esempio, sarà squalificato fino al termine del campionato. I campani concludono così al penultimo posto il girone unico di Serie B, ma si tolgono alcune soddisfazioni, come il pareggio in casa per 1-1 contro la capolista Fiorentina, il 5-0 rifilato al Casale e il 7-1 alla Sanremese.
La Salernitana dal 1929 al 1943 adotterà nuovamente come colore sociale il bianco-celeste, ma in alcune gare giocherà con la maglia interamente celeste.[2]
Fonte: Serie B 1938-1939, su calciometro.it. URL consultato il 12 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2014). Legenda: Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.
^Allenatore dal 4 aprile 1939, fonte: Vitale, pag. 82.
^Sanzione del D.D.S., la partita venne sospesa al minuto 85 per incidenti sul risultato di 2–1 e fu assegnata la vittoria a tavolino all'Anconitana-Bianchi, fonte: Vitale, pag. 85.
Bibliografia
Giovanni Vitale, Salernitana storia di gol sorrisi e affanni, International Printing Editore, 2010, ISBN9788878680944.