Inquartato d'oro all'aquila bicipite di nero, coronata del campo, e d'argento al leone di rosso movente dalla campagna d'azzurro; e sul tutto d'oro a due pali d'azzurro.
I Valenti furono un'antica e nobile famiglia mantovana di origini longobarde che si trasferì a Mantova già nel XIV secolo.
Nel 1518 il marchese di Mantova Francesco II Gonzaga, per i servigi resi, concesse alla famiglia il privilegio di accompagnare al loro cognome quello dei Gonzaga, sicché d'allora in poi la famiglia si chiamò Valenti Gonzaga.[1]
L'ultima rappresentante della casata, Teresa, sposò il conte Francesco Arrivabene (1787-1881) a cui passò titoli ed armi della propria famiglia a patto che questi aggiungesse al proprio il cognome della casata della sposa, dando così origine agli Arrivabene-Valenti Gonzaga.
Storia e personalità illustri
I membri più illustri della famiglia furono:
Valente Valenti (XV secolo), cavaliere al servizio dei Gonzaga;
Carlo Francesco Valenti Gonzaga (XVII secolo), marchese; Ministro di Stato del duca Ferdinando Carlo Gonzaga[2];
Odoardo Valenti Gonzaga (XVII secolo), ambasciatore del duca Carlo II presso la Repubblica di Venezia e cavaliere dell'Ordine del Redentore;
Silvio Valenti Gonzaga (1690-1756), cardinale Segretario di Stato e collezionista di opere d'arte;
Lucrezia Valenti Gonzaga (1720-1775), nipote del cardinale Silvio, che sposò Bonaventura Guerrieri Gonzaga, ufficiale dell'esercito imperiale;