Valperga (famiglia)
I Valperga furono un gruppo di famiglie nobili riunite in consortile[1] formatosi nei primi decenni dell'XI secolo[2] nel Canavese occidentale. Nei due secoli successivi si divisero in numerosi rami, spesso in contrasto tra loro. Tra i vari membri della famiglia sono da ricordare Arduino e Guido II Valperga. Ebbero residenza nell'omonimo castello del paese di Valperga, nel Canavese. Storia della famiglia ValpergaGià prima dell'anno mille il consortile Dro, famiglie di probabile origine burgunda, possedeva la signoria delle terre più occidentali del Canavese tra le valli dell'Orco e del Malone. Gli appartenenti a una di esse, spesso denominati de Canavise, dopo la morte del re d'Italia Arduino d'Ivrea, assunsero il titolo di conti di Valperga e si professarono diretti discendenti di Arduino e di suo figlio Reghino; tale parentela non è certificata da alcuna documentazione. Il castello di Valperga, probabilmente costruito in epoca precedente dai Dro, divenne la loro dimora.[3] Le famiglie in cui erano divisi i conti per anni furono in lotta per il dominio sul vicino e importante borgo commerciale di Corgnate (l'attuale Cuorgnè). Le famiglie fecero pace solo nel 1327, per opera del vescovo di Asti Guido II Valperga. Nel 1339 si acuì in Canavese la guerra tra i feudatari, soprattutto fra i conti di Valperga e quelli di San Martino, gli uni ghibellini e gli altri guelfi: la lotta durò per molti anni, con molte atrocità ed alla fine (1362) entrambe le casate si sottomisero ai Savoia. Tale guerra verrà descritta dal cronista novarese Pietro Azario nell'opera De bello canepiciano. I rami della famigliaSecondo alcune genealogie, i conti di Valperga, di Masino e di San Martino avrebbero rappresentato nel XII secolo il ramo canavesano dei conti di Pombia, discendenti dai figli di Ardizzone, secondogenito di Guido II di Pombia che per primo compare in Canavese. Un ramo della famiglia si stabilì a Mantova e fu al servizio dei Gonzaga. Giacomo Antonio Valperga nel 1614 fu nominato cavaliere dell'Ordine del Redentore.[5] Nel castello di Masino, in quella che è oggi la prima sala della visita, si trova la Galleria degli Antenati, che raccoglie i ritratti dei membri del casato fino a Carlo Francesco III, vissuto nell'Ottocento. Personaggi illustri
ArmaFasciato d'oro e di rosso, alla pianta di canapa, d'argento, sradicata, attraversante.[7] Note
Bibliografia
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