D'argento alla fascia di rosso, accompagnato da nove uccelli di nero, cinque in capo, 1, 2 e 2, quello di mezzo ed in capo coronato d'oro, e quattro in punta rivoltati, 2 e 2.
La famiglia Valva (anticamente Balba) è stata una famiglia nobileitaliana[1].
Storia
Famiglia originatasi dai Conti dei Marsi, quantunque non manchino autori che senza alcun fondamento la considerano di origine normanna[2]. Il capostipite fu Oderisio Berardi, figlio di Berardo "il Francisco", il quale, entrato in possesso del feudo di Valva (la contemporanea Corfinio, denominata Valva dal Medioevo fino al 1928), grazie alla legge longobarda del X secolo, cambiò il proprio cognome con quello del feudo posseduto[3]. Sempre nello stesso periodo di tempo, suo nipote Borrello Valva fondò la famiglia Borrello, che da lui prese il nome[4]. Oltre al feudo di Valva, governato da ultimo con il titolo di marchese, ha posseduto i feudi di Caggiano, Carbonara, Castelnuovo, Pescopagano, Pietrapalomba e Ruvo[5]. Ha inoltre goduto di nobiltà a Napoli, anche se come famiglia al di fuori dei Sedili, e fu rivestita dell'Ordine di Malta nel 1611[5]. La casata sopravvisse fino al XIX secolo, quando l'ultimo discendente Giuseppe Maria, figlio di Matteo, morì senza eredi diretti nel 1831[5]. La sorella di questi, Gaetana, sposò nel 1779 Diego d'Ayala, nobile di Taranto, il quale – tramite l'assenso del cognato – unì sia il proprio cognome che il proprio stemma con quelli della moglie, fondando così la famiglia d'Ayala-Valva[5].
Albero genealogico
Di seguito è riportato l'albero genealogico della famiglia Valva dal capostipite Oderisio, vissuto nel X secolo, fino all'ultimo discendente Giuseppe Maria, deceduto nel 1831, per la maggior parte stilato secondo le ricostruzioni dei genealogisti Francesco Zazzera, Giuseppe Campanile, Biagio Aldimari e Carlo De Lellis[6]:
^Membro della famiglia dei Berardi, entrato in possesso della baronia di Valva, cambiò il proprio cognome con il nome del feudo, divenendo così il fondatore della famiglia Valva. Morì prima del 1014.
^Fu marchese di Valva. Si sposò con Teresa Colle, da cui non ebbe figli. Morì nel 1831 e con lui si estinse la famiglia Valva in quanto ne costituiva l'ultimo discendente.
^Si sposò con Diego d'Ayala. Il marito unì sia il proprio cognome che il proprio stemma con quelli della moglie, fondando così la famiglia d'Ayala-Valva.
Biagio Aldimari, Memorie historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastiere, Napoli, Giacomo Raillard, 1691, ISBN non esistente.
Giuseppe Campanile, Notizie di nobiltà, Napoli, Luca Antonio di Fusco, 1672, ISBN non esistente.
Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, vol. 6, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1875, ISBN non esistente.
Carlo De Lellis, Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. 1-2-3, Napoli, Onofrio Savio, Giovanni Francesco Paci e Roncagliolo eredi, 1654, 1663 e 1671, ISBN non esistente.
Cesare d'Engenio Caracciolo, Enrico Bacco, Ottavio Beltrano e al., Breve descrittione del Regno di Napoli, Napoli, Ottavio Beltrano e Novello de' Bonis, 1671, ISBN non esistente.
Virgilio Orsini, Campo di Giove dai primitivi alla seggiovia, Sulmona, Tipografia Labor, 1970, ISBN non esistente.
Francesco Zazzera, Della nobiltà dell'Italia, Napoli, Giovanni Battista Gargano e Lucrezio Nucci, 1615, ISBN non esistente.