Vincenzo Rogadeo
Don Giovanni Vincenzo Rogadeo barone di Calvanico e Torrequadra, nobile di Bitonto e patrizio di Ravello (Bitonto, 24 agosto 1834 – Bitonto, 27 gennaio 1899) è stato un politico e nobile italiano considerato tra più influenti di fine '800 in Puglia. BiografiaNato da Eustachio e Chiara de Lerma dei duchi di Castelmezzano, discendenva da una famiglia nobile originaria di Ravello, un cui ramo si era stabilito in Puglia all'inizio del XIII secolo. Studiò a Napoli dove conobbe Giuseppe Mazzini, del quale fu fervente ammiratore, e dove ebbe contatto con i carbonari. Successivamente aderì al programma di Giuseppe Garibaldi. Fu proprio l'eroe dei due mondi che il 6 settembre 1860 durante il governo dittatoriale lo nominò primo governatore di Puglia. In virtù di questo incarico cercò di adoperarsi per il riscatto sociale ed economico del Sud Italia.[1] Fu senatore del Regno d'Italia dal 1889 e sindaco della città di Bitonto nel 1870. Come sindaco della città promosse un "consorzio per oli tipici", un "gabinetto di lettura" e una "scuola serale di disegno", oltre che occuparsi della viabilità e accessi ferroviari. Fu anche preside del rinomato Orfanotrofio "Maria Cristina di Savoia" di Bitonto. Muore nel 1899. Riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Bitonto. Note
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