I suoi testi teatrali sono stati messi in scena da Valter Malosti, Renato Chiocca e Toni Servillo; pubblicati da Einaudi i Due monologhi, ossia Oscillazioni e Solo RH, portato in scena nell'edizione del Festival delle Mura 2007 da Roberto Herlitzka. Nel 2012 il regista Michele Angrisani scrive il copione di uno spettacolo teatrale liberamente tratto dal romanzo Il ponte. Un crollo; questo verrà poi portato in scena dalla compagnia teatrale Il Canovaccio, per la regia di Antonello Pagotto e con Diego De Francesco nella parte del protagonista.
Nell'anno 2016 realizza il romanzo autobiografico Works in cui, attraverso il racconto di diversi lavori svolti nel corso della propria vita, nonché alcune proprie vicissitudini personali, dipinge un vasto affresco del corrotto e furbesco mondo del lavoro italiano, nonché, più in generale, della società italiana tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Zero.[3] Il romanzo, votato tra i dieci migliori romanzi del ventennio 2000-2019 dai 600 addetti ai lavori interpellati dalla rivista "L'indiscreto" per il suo canone,[4] dove peraltro Trevisan è tra i pochi autori a figurare con più di un titolo,[5] è stato oggetto di sei ristampe e di una "edizione ampliata", con un brano inedito in chiusura, nel 2022.[6][7]
Nel settembre 2017, per la produzione del Teatro di Roma, un suo testo viene inserito nel progetto collettivo Ritratto di una nazione, in cui assieme a Trevisan partecipano altri drammaturghi italiani come Michela Murgia e Marco Martinelli, progetto con la regia di Fabrizio Arcuri. Nel 2017 vince il Premio Riccione con Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel, andato poi in scena a Brescia, Palermo, Trieste e Milano con la regia di Giorgio Sangati e Maria Paiato in veste di attrice protagonista a fine 2021. Già nella precedente edizione del premio (2015) aveva ottenuto la "Menzione Franco Quadri" con Cerchio rosso. Studio per un affresco.
La sua ultima apparizione in video avviene nel 2021, nel film documentario La Rua. La magia di Vicenza, di Daniele Cazzola, in cui Trevisan recita la parte del Giano Bifronte, anche da coautore del ruolo da lui interpretato. A ottobre viene sottoposto a un accertamento sanitario obbligatorio, e passa dieci giorni al reparto di psichiatria dell'ospedale di Montecchio Maggiore.[8] A gennaio 2022, nella sua casa di Crespadoro, dopo aver scritto a penna un foglietto di spiegazioni si autoinfligge un'overdose di psicofarmaci. Vedendo il suo cane abbandonato in giardino, un vicino chiama i carabinieri, i quali trovano il corpo senza vita di Trevisan.[9][10][11]
Trilogia di Thomas, postfazione di Emanuele Trevi, Torino, Einaudi, 2024, ISBN 978-88-062-6351-5 (contiene Un mondo meraviglioso, I quindicimila passi e Il ponte).
3 drammi brevi (2008), contiene Fulvio Falzarano non compra nulla ma viene a prendere un caffè con me, La scrittura del territorio e Fulvio Falzarano e Pierluigi Cecchin da Righetti.
Una notte in Tunisia (2011)
Cerchio rosso. Studio per un affresco (2015)
Il delirio del particolare. Ein Kammerspiel (2020), vincitore del Premio Riccione nel 2017.
Libretti
Note sui sillabari (2007)
Madre con cuscino (2009)
Saggi
Tristissimi giardini, Collana Contromano, Roma-Bari, Laterza, 2010, ISBN 978-88-420-9029-8.
Billy Budd, Billy Budd. An inside reading, Mantova, Oligo, 2022, ISBN 978-88-857-2389-4.