5. Panzer-Division (Wehrmacht)
La 5. Panzer-Division[2] era una divisione corazzata della Wehrmacht. Costituita nel 1938, prese parte alle principali campagne tedesche della seconda guerra mondiale distinguendosi su molti campi di battaglia. StoriaCampagna di Polonia e Francia
Il 24 novembre 1938, a Oppeln (l'odierna Opole), nella Slesia tedesca, prese vita la 5. Panzer-Division, l'ultima ad essere costituita prima dell'inizio della seconda guerra mondiale.[3] La prima occasione per la divisione di entrare in combattimento si ebbe nel settembre 1939 con la campagna di Polonia, inquadrata nella XIV Armata del generale Wilhelm List, a sua volta inglobata nell'Heeresgruppe Süd del generale Gerd von Rundstedt. I 152 Panzer I, 144 Panzer II, 3 Panzer III, 14 Panzer IV e 22 Panzerbefehlswagen[3] (carri comando disarmati) entrarono in territorio polacco dal confine sud proseguendo per Sandomierz e Przemyśl.[4] Finite le ostilità la divisione corazzata venne rimpatriata al confine con il Basso Reno nel dicembre 1939 e assegnata alla IV Armata, con cui, assieme alla 7. Panzer-Division, entrò in territorio belga forte di 97 Panzer I, 120 Panzer II, 52 Panzer III, 32 Panzer IV e 26 Panzerbefehlswagen.[5] Dopo aver attraversato il fiume Mosa a Dinant, i suoi carri armati affrontarono e sconfissero la 1ª Division Cuirasée de Reserve francese[6] (dotata dei potenti carri armati B1, ma colta impreparata e senza carburante) e proseguirono verso la Francia nel maggio 1940 combattendo per la conquista di Arras, Cambrai e Lilla, riuscendo a raggiungere Rouen e Brest[4] prima che Philippe Pétain firmasse l'armistizio con la Germania. L'avanzata nei Balcani e in GreciaIl 13 settembre 1940 la 5. Panzer-Division venne mandata in Polonia per riorganizzarsi,[4] cedendo il 15. Panzer-Regiment (15º reggimento corazzato) alla 11. Panzer-Division ottenendo in cambio il 55. Kradschützen-Abteilung (55º battaglione motociclisti),[5] e passando sotto la XII Armata. Il 5 aprile 1941 le forze della divisione furono inviate in Bulgaria in vista dell'operazione Marita, l'invasione dei Balcani, che prese il via alcuni giorni dopo. In questo momento il reggimento corazzato rimanente, il numero "31", racchiudeva in sé 9 Panzer I, 40 Panzer II, 51 Panzer III, 16 Panzer IV e 5 carri comando. In seguito alla rapida e facile conquista della Jugoslavia le forze del reparto della Wehrmacht puntarono verso la Grecia incominciando ad incontrare le prime difficoltà: il 24 aprile infatti, passata la città di Lamia, i carri armati vennero bersagliati da un preciso fuoco di artiglieria inglese e il giorno successivo, combattendo contro truppe neozelandesi a Molos, 15 carri vennero distrutti dal fuoco nemico.[5] Nonostante queste difficoltà la divisione continuò a spingere verso il mar Egeo le truppe del Commonwealth, riuscendo ad entrare ad Atene e Corinto contribuendo quindi in misura significativa alle sorti della campagna. La parentesi di CretaNel maggio 1941, terminati i combattimenti in Grecia, 5 Panzer II e 17 Panzer III del 31. Panzer-Regiment insieme a due compagnie del 55º battaglione motociclisti[7] vennero trasportati via mare verso Creta per supportare i fallschirmjäger che a breve avrebbero invaso l'isola, ma durante il viaggio via nave la Royal Navy attaccò le imbarcazioni affondando gran parte dei carri armati. Sul fronte orientaleVerso la fine del giugno 1941 la divisione venne spostata a Berlino. I vertici dell'Oberkommando der Wehrmacht avevano in mente di utilizzarla in Nordafrica, tanto che i mezzi vennero dipinti di giallo sabbia per l'evenienza, ma un cambio di idee costrinse a far ritornare tutto all'iniziale grigio scuro:[5] nell'ottobre 1941 infatti, la 5. Panzer-Division venne chiamata al fronte orientale in seno al XXXXVI[8] Panzerkorps (Corpo corazzato) per muovere contro la capitale sovietica, Mosca, insieme ad altre unità dell'Heeresgruppe Mitte. Il fallimento della battaglia di Mosca costrinse le truppe attaccanti a ritirarsi fino a Gzhatsk incalzate dalla nuova offensiva dell'Armata Rossa. A luglio del 1942 il parco carri armati della 5ª Panzer ammontava a 26 Panzer II, 55 Panzer III, 13 Panzer IV e 9 carri comando;[9] nello stesso periodo passò nei ranghi della IX Armata partecipando ad azioni antipartigiane attestandosi prima a Sychevka e poi di nuovo a Gzhatsk. Dopo alcuni combattimenti a Orël sotto la II Armata, nel marzo 1943, la divisione venne messa a riposo fino al luglio dello stesso anno.[10] Al momento della battaglia di Kursk si trovava nel settore di Brjansk, e nonostante posta in riserva.[4] l'evolversi della situazione la obbligò ad entrare in contatto con le forze sovietiche, non riuscendo ad arrestarne l'avanzata e ripiegando ad ovest nei sei mesi successivi a Roslavl', Homel', a nord del fiume Pryp"jat' fermandosi finalmente a Kovel', in Ucraina, nel maggio 1944 (militando nella II Armata corazzata, IV, IX e di nuovo II Armata, cambiando spesso soprattutto tra queste ultime due).[4] Il 31 agosto 1944 la divisione venne inviata in Curlandia alle dipendenze del XXXX Corpo corazzato, inquadrata nella III Armata corazzata.[4] La situazione disperata impose ai soldati tedeschi una nuova ritirata fino alla Prussia Orientale, difendendo Königsberg e Pillau, ora nella IV Armata. I sopravvissuti alle dure battaglie vennero traghettati nella penisola di Hel arrendosi definitivamente l'8 maggio 1945. Chi non riuscì a seguire la divisione resistette fino ad aprile nel tentativo di impedire ai sovietici la presa di Danzica.[9] Ordine di battaglia1938 - 1940: dalla creazione alla campagna di Francia[3][4][7]
1943: fronte orientale.[7]
DecorazioniIn tutto furono 24 gli uomini appartenenti alla 5. Panzer-Division che ricevettero la Spilla d'Onore dell'Esercito, mentre ad altri 57 venne concessa la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro, delle quali sei con Fronde di Quercia e una con Fronde di Quercia e Spade. 128 soldati furono premiati con la Croce Tedesca in oro e due con quella d'argento.[7][14] Comandanti
Dati tratti da:[4] Note
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