Antonio Lanza (filologo)Antonio Lanza (Roma, 1949) è un filologo e storico della letteratura italiano. BiografiaLanza è stato professore ordinario di Letteratura italiana nell'Università degli Studi dell'Aquila dal 2009 al 2013. È stato membro del Consiglio scientifico della Società Dantesca Italiana fino al 2015.[1] Filologo e studioso di storia della letteratura italiana del Medioevo e del Rinascimento, si è occupato in particolare delle polemiche tra umanisti e tradizionalisti e della storia della cultura fiorentina tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento. Sulla scia degli studi di Domenico Guerri, Lanza ha sostenuto che la tenzone tra Dante e Forese Donati sia in realtà una tenzone quattrocentesca, impropriamente attribuita al Poeta e al suo amico. Ha pubblicato numerose edizioni di testi toscani antichi, tra cui quelle del Paradiso degli Alberti di Giovanni Gherardi, del Trecentonovelle di Franco Sacchetti, delle varie redazioni della Novella del Grasso legnaiuolo, delle Rime di Cecco Angiolieri, dei Poemetti dello Za, delle Poesie autentiche del Burchiello e della Commedìa.[2] Dirige le riviste «Letteratura italiana antica», «La Parola del testo»[3] e «Rivista internazionale di ricerche dantesche» (tutte e tre pubblicate per i tipi di Fabrizio Serra editore); dal 2012 al 2015 ha diretto «Studi danteschi», organo ufficiale della Società Dantesca Italiana. Dal 1988 al 2012 ha diretto la sezione dantesca de «La Rassegna della letteratura italiana», mentre nei primi anni Novanta la collana L'arco muto presso De Rubeis Editore.[4] È direttore delle collane «I Saggi di Letteratura italiana antica», «Dantesca», «Classici italiani» e «Orti Oricellari».[5] Si è occupato parallelamente di storia del jazz (è autore delle voci di jazz della Quinta Appendice dell'Enciclopedia Italiana) e ha svolto corsi sul West Coast jazz presso la Casa del Jazz in Roma.[6] Opere
Note
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