Arcidiocesi di Beroe
L'arcidiocesi di Beroe (in latino: Archidioecesis Beroënsis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaBeroe, corrispondente alla città di Stara Zagora nell'odierna Bulgaria, è un'antica sede arcivescovile autocefala della provincia romana di Tracia nella diocesi civile omonima e nel patriarcato di Costantinopoli. Secondo la tradizione greca, primo vescovo della città fu Carpo, discepolo di san Paolo, menzionato nella seconda lettera a Timoteo (4,13[1]). Beroe è menzionata nella Notitia Episcopatuum dello pseudo-Epifanio, composta durante il regno dell'imperatore Eraclio I (circa 640); in questo documento appare al 16º posto tra le arcidiocesi autocefale del patriarcato. La città venne occupata dai Bulgari nel IX secolo e non compare più in nessuna Notitia dopo questo periodo.[2] Si conoscono con certezza due vescovi di Beroe: il vescovo ariano Demofilo, che attorno al 370 riuscì a farsi trasferire sulla sede di Costantinopoli; e l'apollinarista Eunomio, che occupò la sede poco dopo Demofilo. Secondo Raymond Janin, il vescovo Sebastiano attribuito da Le Quien a questa sede, appartiene invece alla diocesi greca di Berrea. Dal XVIII secolo Beroe è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 13 ottobre 2000. CronotassiArcivescovi greci
Arcivescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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