Autostrada dei LaghiLa cosiddetta Autostrada dei Laghi è il risultato della necessità, sentita negli anni venti del XX secolo, di unire Milano alle vicine città di Como e Varese e con le zone turistiche del lago di Como e del lago Maggiore. Oggi si compone di tre autostrade ufficialmente classificate come A8 (intera estensione), A9 (intera estensione) e A8/A26 (per il tratto Gallarate - Sesto Calende-Vergiate) gestite da Autostrade per l'Italia dal 1962[1]; i relativi percorsi si sviluppano totalmente entro il territorio della Regione Lombardia. StoriaFu l'ingegnere Piero Puricelli, conte di Lomnago, che concepì l'idea dell'autostrada come "via per sole automobili" cioè riservata al traffico veloce (niente carri, carrozze, biciclette o pedoni) e col pagamento di un pedaggio per coprire le spese di costruzione e di gestione. Un'idea davvero avveniristica, perché le auto in circolazione a quell'epoca erano poche. Nel 1923 circolavano complessivamente sulle strade italiane 84.685 autoveicoli, di cui 57.000 automobili, 25.000 autocarri e 2.685 autobus. Nel 1921 Piero Puricelli, imprenditore di costruzioni stradali e industriali, aveva fondato la Società Anonima Autostrade. Il 21 settembre del 1924 viene inaugurato a Lainate il primo tratto, da Milano a Varese (attualmente classificato come A8), di quella che diverrà l'autostrada dei Laghi e che sarà la prima autostrada a pedaggio realizzata in Italia. Il nastro inaugurale fu tagliato da una Lancia Trikappa di casa Savoia con a bordo il re in persona Vittorio Emanuele III, accompagnato da Puricelli, e seguita dal lungo corteo di automobilisti invitati. Tra essi, il cronista del quotidiano La Tribuna di Roma scrisse: Viaggio attraentissimo su un cemento liscio come un parquet, senza callaie insidiose o ciclisti o simili da mandare all'altro mondo... I lavori per la Milano-Varese costarono 90 milioni di lire e, nei calcoli preventivi, si era fatto assegnamento su un transito giornaliero di mille auto. La cifra venne raggiunta e raddoppiata nel 1938. La nuova strada era a una sola corsia per senso di marcia e a una sola carreggiata (larga dagli 11 ai 14 metri di cui 8 o 10 pavimentati[2]), più che sufficienti per ospitare il passaggio delle poche decine di auto che vi circolavano ogni giorno. Il percorso era per lo più rettilineo (il più lungo tratto era di 18 km), le curve non avevano un raggio inferiore ai 400 metri, le pendenze non erano superiori al 3%. Il calcestruzzo ad alta resistenza, materiale usato per la pavimentazione dell'autostrada, era composto da lastre spesse dai 18 ai 20 cm[2]. Il trasporto dei materiali necessari per la costruzione dell'autostrada, in particolare il pietrisco (il quale veniva estratto dalle cave Puricelli di Bisuschio in Lombardia), avveniva attraverso treni fino alle stazioni più vicine ai vari cantieri[2]. Non c'era un vero e proprio casello, ma il pagamento del pedaggio avveniva nell'area di servizio e sosta, che era obbligatoria. Vennero costruiti 17 caselli e 100 km di nuove strade di raccordo. Nei primissimi anni l'autostrada chiudeva alle 1:00 e riapriva alle 6:00[2]. Meno di un anno dopo, il 28 giugno 1925, fu inaugurato il tratto da Lainate a Como (attualmente classificato come A9), per una lunghezza di 24 chilometri e un costo di 57 milioni. Sempre nel 1925 fu realizzato il tratto Gallarate-Sesto Calende, di 11 chilometri, classificato ora come A8/A26. Dal 1924 in avanti, a Lainate cominciarono ad arrivare tecnici da varie nazioni per studiare e copiare questa nuova strada veloce per auto, a pagamento. Era nata qui una delle prime autostrade del mondo. Tuttavia l'Autostrada dei Laghi venne costruita senza una normativa precisa, in quanto la prima definizione normativa ufficiale risale solo al 1933 con il Regio Decreto n. 1740 del 1933 che definiva le autostrade come strade riservate ai soli autoveicoli[3]. Nel 1965 venne costruita la seconda carreggiata portando l’arteria alla configurazione che oggi associamo a un’autostrada.[4] Il 24 dicembre 1968 venne aperto al traffico il tronco da Como a Monte Olimpino (allacciamento provvisorio), nel solo senso di marcia verso Como.[5] Il tratto Como-Chiasso con la nuova dogana di Brogeda fu completato e aperto al traffico il 1º dicembre 1971.[6][7] Dati del cantiere
La prima autostrada del mondo?L'Autostrada dei Laghi viene spesso citata da fonti soprattutto italiane quale prima autostrada del mondo. In realtà è stata preceduta sia come progettazione che come apertura al traffico dalle seguenti autostrade:
Va comunque precisato che le parkways statunitensi, se pur riservate al solo traffico automobilistico, in origine erano principalmente destinate alla guida panoramica e ricreativa e solo successivamente si sono evolute in importanti percorsi urbani e per pendolari, mentre la Long Island Motor Parkway e l’AVUS erano costruite per il doppio utilizzo di tracciato per gare automobilistiche e per il traffico motorizzato. Di contro l’autostrada dei Laghi, secondo il suo ideatore Piero Puricelli, era concepita sin da subito per unire due o più destinazioni nella maniera più rapida possibile, secondo il concetto moderno di autostrada. Questo la rende, sebbene non tecnicamente, almeno concettualmente la prima al mondo, come fu certificato nel "V Congresso Mondiale della Strada" tenutosi a Milano nel 1926. Curiosità storiche
Autostrada A8L'autostrada A8 collega Milano a Varese con un percorso di 42,6 km. Autostrada A9L'autostrada A9 collega Lainate (MI) a Como e a Chiasso (Svizzera) con un percorso di 32,4 km. Autostrada A8/A26L'autostrada A8/A26, conosciuta attualmente come diramazione Gallarate-Gattico, collega l'A8 all'A26 con un percorso di 23,2 km (il tratto aperto nel 1925 era più corto e collegava l'A8 a Sesto Calende). Note
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