Caffarelli (famiglia)
I Caffarelli sono un'importante e antica famiglia della nobiltà municipale romana le cui origini si vogliono far tradizionalmente risalire alla gens Juvenalia, annoverando tra i suoi componenti papa Adeodato II. StoriaOriginiLa prima attestazione della sua presenza si ritiene sia in un'iscrizione del 1157 presso Porta Metronia dove allora erano stabiliti, in cui si ricordano tre senatori di questa famiglia, il primo dei quali fu Parenzo senior vissuto attorno al 1100[1]. Sembra tuttavia non provata la presunta parentela tra questi e l'antica e potente famiglia romana dei Parenzi fiorente tra XI e XIII secolo[2]. Il primo componente documentato ad usare questo cognome fu Stefano Capharellus vissuto alla fine del secolo XII in qualità di Senatore di Roma nel 1189[3], da allora la famiglia viene annoverata tra quelle del ceto romano dei mercatores attiva anche in ambito internazionale e che per lungo tempo ricoprì ripetutamente la carica di Conservatore di Roma. AscesaIl nome della famiglia è ancora vivo in quanto legato in passato al possesso a Roma di una grande tenuta lungo la via Appia originata dall'unificazione di tenute ivi preesistenti attuata nel 1500 e che corrisponde al parco della Caffarella. Tra i titoli feudali di cui godette, si ricordano Assergi con titolo ducale (con le annesse località di Filetto, Camarda e Aragno) acquisiti all'inizio del secolo XVII dopo la dissoluzione della famiglia di Beatrice Cenci precedenti titolari, e Torano ceduto dai Colonna nel 1520. La famiglia Caffarelli nel passato si era ingrandita, come altre famiglie nobili romane, tanto da possedere tenute e casali che si snodavano da Roma ad Ardea lungo le vie Appia e Ardeatina all'interno dell'agro romano e includeva le tenute di Valle Lata, Tufetto, Carroceto, Campo del Fico e Casalazzara, acquisite con atto notarile il 30 marzo 1461 da Antonio Caffarelli che così le sottraeva alla potente famiglia dei Colonna, i quali però mantenevano Ardea e il dominio politico su tutto il Lazio meridionale e i suoi centri. Nella città di Aprilia, sorta dall'esproprio di tali territori, esiste una tenuta Caffarelli. XVI, XVII e XVIII secoloDai fratelli Ascanio (+1575) e Prospero (+1579) discendono per via femminile i due rami dei Caffarelli sopravvissuti fino ad oggi: quelli che avevano il palazzo al Campidoglio e quelli con i palazzi alla Valle. Con la morte di Giuseppe Caffarelli (+1871) si sono estinti i Caffarelli del Campidoglio. A subentrare nella primogenitura ordinata nel 1670 da Baldassarre Caffarelli fu indicato da Pio IX il conte Giuseppe Negroni[4], che ne assunse il cognome e le armi. I Caffarelli alla Valle si sono estinti con Anna Caffarelli (+1693) che dispose una primogenitura con l’obbligo di assumere il cognome e le armi Caffarelli. Per morte di Alessandro Minutillo Caffarelli (+1773) la primogenitura passò a Filippo Vergara, duca di Craco, suo nipote ex sorore che aggiunse il cognome e inserì nello stemma anche quello Caffarelli[5]. ResidenzeNoti sono il Palazzo Caffarelli al Campidoglio fatto costruire nella prima metà del Cinquecento da Ascanio sulle proprietà della sua famiglia adiacenti al Palazzo dei Conservatori[6], il Palazzo Vidoni Caffarelli in Via del Sudario e il palazzo Negroni Caffarelli in Via dei Condotti. Duchi di Assergi (1658)
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Militari
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